"O dia em que o morro descer e não for carnaval, ninguém vai ficar pra assistir o desfile final..."
16.08.15
Pagliacci in divisa arrestano un clown per oltraggio... e come nei vecchi film americani, alla fine arriva anche la cavalleria!
È successo il 14 agosto, nella città di Cascavel, nello stato brasiliano del Paraná, lo stesso in cui il governatore Beto Richa scatenò la polizia militare nella più feroce repressione contro gli insegnanti in sciopero che la storia brasiliana ricordi, ormai tristemente ricordato come "il massacro dei professori di Curitiba". Venerdì la polizia militare, in forze, se l'è presa con "Tico Bonito", un artista della clownerie che presentava sulla strada il suo spettacolo, nell'ambito di un festival di teatro per ragazzi.
07.08.15
"Hai ucciso mio figlio!": omicidi commessi dalla Polizia Militare nella città di Rio de Janeiro
Presentato il 3 agosto a Rio de Janeiro, il rapporto di Amnesty International presenta un'indagine esclusiva sulle esecuzioni extragiudiziali, omicidi e altre violazioni dei diritti umani commessi da polizia militare nella città di Rio de Janeiro.
29.07.15
Belo Monte, imprese di costruzione e specchietti di Eliane Brum
La relazione contaminata tra i governi Lula - Dilma e le grandi imprese di costruzione ha creato il suo monumento: è Belo Monte.
Questa immensa diga sul fiume Xingu è, tanto quanto la Petrobras coinvolta nell' Operazione Lava Jato, il simbolo delle relazioni pericolose tra lo stato brasiliano e le grandi imprese costruttrici nella storia recente del paese.
28.07.15
Sentenza-lampo a Salvador da Bahia assolve tutti i poliziotti responsabili del massacro di Cabula
Con una decisione dalla rapidità inusuale per gli standard della giustizia brasiliana, la giudice Marivalda Almeida Moutinho ha assolto lo scorso venerdì (24.07) nove poliziotti militari accusati di aver giustiziato 12 persone di età compresa tra i 16 e i 27 anni alla vigilia del carnevale di quest'anno a Salvador.
10.07.15
Ricordate il caso di Alan, il ragazzo di 15 anni che filmò la sua morte? Il 09 luglio, il telegiornale di Rede Globo ha diffuso le immagini riprese dalle telecamere montate all'interno ed all'esterno della vettura della polizia militare a bordo della quale, nel febbraio scorso, c'erano i poliziotti che lo hanno ucciso. Alan è stato ucciso mentre rideva e scherzava con i suoi amici della favela Palmeirinha di Rio de Janeiro, uno dei quali, Chauan, 19 anni, se l'è "cavata" con una ferita non mortale al petto.
26.06.15
"Mamma, dove dormono le persone marroni?"
di Eliane Brum
La domanda di un bambino che denuncia la vita tra i muri del "Condominio Brasile". La società dei muri avrà sempre bisogno di forgiare mostri al loro esterno, per continuare a giustificare i suoi privilegi e mantenerli intatti.
08.06.15
Non è finita (la dittatura). Deve finitre!
L'incontro a San Paolo tra i parenti delle vittime e dei 43 desaparecidos di Ayotzinapa in Messico, e le Madri di Maggio che hanno perso i loro figli per mano della polizia in Brasile.
05.06.15
"Il brasiliano cordiale" di Luiz Ruffato
Uno degli stereotipi più radicati sulla cultura brasiliana è che siamo un popolo allegro, amichevole e festoso. (...) Forse dovremo ripensare il carattere del brasiliano. Dire che noi brasiliani siamo naturalmente allegri è disconoscere l'insoddisfazione latente che prende vigore nei treni, autobus e vagoni della metropolitana affollati. Dire che noi brasiliani siamo tolleranti è disconoscere il nostro maschilismo, la nostra omofobia, il nostro razzismo. Dire che noi brasiliani siamo solidali è disconoscere la nostra immensa vigliaccheria nel farci carico di cause collettive. La frustrazione, come avverte una canzone del gruppo Rational MC, è una macchina che produce cattiveria. In fondo, stiamo spingendo la società verso la strada senza uscita dell'autismo sociale.
25.05.15
Il Brasile è un paese per pochi
di Luiz Ruffato.
A seconda di dove ci collochiamo nella scala sociale, potremo usufruire di ciò che il Brasile offre di migliore o di peggiore al mondo, perché qui, nello stesso spazio, coesistono tempi di civiltà completamente diversi. La complessità del nostro paese è tanto grande quanto l'estensione delle sue terre. Si attribuisce al grande compositore e musicista Tom Jobim la frase che forse meglio riassume la difficoltà di comprenderlo (o del nostro comprenderlo al suo interno): "Il Brasile non è per principianti". Non lo è davvero, perché, contrariamente al recente motto proclamato dal governo (ndt. Brasil, pais de todos - Brasile un paese di tutti), il Brasile non è di tutti, è di pochi.
22.05.15
Gli Amarildo (i desaparecidos) di Bahia
Rute Fiuza, madre di Davi, 16 anni, sequestrato e fatto sparire sette mesi fa dalla polizia militare di Salvador da Bahia, non ha più avuto notizie di suo figlio. Jurandi Silva, padre di Geovani, 22 anni, è riuscito, grazie ad un video, ad ottenere l'imputazione per 11 poliziotti militari che, dopo aver fermato e sequestarato suo figlio, lo hanno torturato e ucciso brutalmente, facendolo letteralmente a pezzi. "Ci sono tanti casi in cui non si ritrovano i figli. Immaginatevi di vivere con il dolore di un figlio scomparso. Io almeno ho sepolto il mio. Voglio dire, ho sepolto alcune parti di lui, ma perlomeno l'ho sepolto. Quel dolore l'ho tolto dal mio cuore" (...)
12.08.15
"Africano", il razzismo nella TV brasiliana
"Pânico na Band" è uno dei peggiori programmi televisivi brasiliani, farcito di stereotipi sessisti, omofobi e razzisti, molto lontani dall'essere considerati umorismo, o anche solo intrattenimento. L'ultima novità è la creazione del personaggio di Africano, messo in scena dall'attore Eduardo Sterblitch, un uomo bianco, vestito di nero e con il volto dipinto di nero, il famoso e abominevole “black face”, come rappresentazione di un africano che allude all'idea tribale, rude, che si esprime in maniera incomprensibile, che danza dinoccolato, che ha un pene grande, che sbeffeggia le religioni di origine africana, ossia, una costruzione animalesca e razzista dei popoli africani e del popolo afro-brasiliano.
31.07.15
Tre uomini sospettati ingiustamente di aver ucciso un delegato della Polizia Civile di San Paolo sono stati torturati da poliziotti militari della ROTA, il famigerato "squadrone d'elite" della polizia militare di San Paolo. Le torture sono durate per circa sette ore. Oltre alle percosse, una delle vittime ha ricevuto scariche elettriche ai genitali, un altro è stato rinchiuso in un frigorifero. Ora sono scomparsi...
29.07.15
Belo Monte, annuncio di una guerra
Documentario indipendente interamente finanziato attraverso una raccolta fondi in rete. Regia: André Vilela D’Elia. Brasile, 2012
Quello di Belo Monte è un progetto devastante che risale ai tempi della dittatura militare, poi sospeso e ripreso con forza dai governi Lula e Rousseff. Belo Monte è una grande diga che il governo brasiliano progetta di costruire sul fiume Xingu, in Amazzonia...
13.07.15
Tortura in Brasile. La lotta di Deize
Deize Carvalho è oggi una leader della favela Cantagalo e una delle principali voci di denuncia degli abusi della polizia. Suo figlio, Andreu Luis da Silva de Carvalho, è stato ucciso il 1 gennaio 2008, all'età di 17 anni. Nella versione ufficiale della polizia, molto simile a quella di tanti altri casi, Andreu sarebbe caduto da un muro, nel tentativo di fuggire. Secondo la denuncia dei pubblici ministeri, tre anni dopo, il giovane sarebbe invece stato picchiato e torturato a morte da agenti della DEGASE (Dipartimento Generale di Azioni Socio-educative).
29.06.15
"La missione di perdonare appartiene a Dio; quella della polizia è di favorire l'incontro"
Esecuzione sommaria ed alterazione della scena del crimine riprese in flagrante e trasmesse in diretta televisiva in tutto il Brasile. Programmi abituati a spettacolarizzare le azioni violente della polizia e a trasformare assassini in eroi, hanno finito per produrre, in questo caso, ed in tempo reale, la controprova delle loro bugie. Ma il paese appare assuefatto alla barbarie...
11.06.16
Ignorare ed umiliare un insegnante si puo'. Soffocarlo e ferirlo no. di Eliane Brum
Il massacro degli insegnanti di Curitiba. Quello che si puo' infliggere ad un educatore senza provocare indignazione mostra la grandezza del baratro in cui si trova la scuola pubblica in Brasile
06.06.15
Il silenzioso ritorno degli squadroni della morte in Brasile
Gruppi paramilitari di sterminio come le "Scuderie Le Cocq" (o Squadrone Le Cocq), figli della dittatura militare e che si davano per estinti, tornano allo scoperto in Brasile...
03.06.15
È lampante la differenza tra come il governo dello Stato di San Paolo tratta la morte di un giovane bianco di classe media e quella di un giovane nero delle favelas. Nel primo caso, il governatore stesso, Alckmin, è andato al Congresso Nazionale. Nel secondo, silenzio assoluto. Mercoledì della scorsa settimana (27/05) un giovane nero, Lucas Custodio, 16 anni, è stato ucciso dalla polizia a San Paolo, nella favela Sucupira, Grajaú, estremo sud della città di São Paulo. La polizia militare non si è pronunciata, la Segreteria di Sicurezza Pubblica non si è pronunciata e il governatore Geraldo Alckmin è rimasto in silenzio.
23.05.15
La letalità della polizia brasiliana sulla prima pagina del New York Times del 22 maggio
Un reportage sulla prima pagina del New York Times di venerdì 22 maggio affronta il tema dell'altissimo numero di omicidi praticati dalla polizia in Brasile. Il filo conduttore dell'articolo è il caso del piccolo Eduardo de Jesus Ferreira, 10 anni, ucciso all'inizio del mese di aprile mentre giocava sulla porta di casa nella favela Complexo do Alemão, a Rio de Janeiro. Dopo aver intervistato diverse fonti legate allo studio della letalità poliziesca nel paese, i reporter che firmano il testo arrivano ad una conclusione: le vite spezzate per mano della polizia militare in Brasile sono una situazione banale, generalmente accettata e naturalizzata da gran parte della popolazione.
19.05.15
Periperi, morte e insorgenza popolare nella periferia di Salvador da Bahia
Mattina del 12 maggio 2015, periferia di Salvador da Bahia, zona Subúrbio Ferroviário, occupazione Zeferina, nel quartiere Periperi, la polizia entra sparando. Le pallottole hanno attraversato le case. Non si trattava di un conflitto a fuoco. Era solo un altro gioco. I poliziotti militari si comportano come se le comunità periferiche fossero lo scenario virtuale di un videogame, nel quale bisogna eliminare l'altro, visto come un ostacolo al raggiungimento del livello successivo del gioco. La morte di Dayllane, 21 anni, uccisa dalla polizia militare, ha provocato una rivolta popolare(...) Il tutto è avvenuto nel giorno in cui si commemoravano i 10 anni della Campanha Reaja ou Será Morta, Reaja ou Será Morto.
05.09.15
04.09.15