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06 maggio 2014

Linciamenti: la 20° vittima della barbarie

Dallo scorso febbraio, ben 37 persone sono state linciate in Brasile. Venti di loro sono morte. Fabiane Maria de Jesus è l'ultima vittima di questa barbarie

Dallo scorso febbraio, ben 37 persone sono state linciate in Brasile. Venti di loro sono morte. Fabiane Maria de Jesus è l'ultima vittima di questa barbarie, significativamente fomentata dai deliri giustizialisti di personaggi come la "opinionista" televisiva  Rachel Sherazade, di cui vi abbiamo già parlato e mostrato un video in questo articolo.

Massacrata di botte dopo essere stata scambiata per una sequestratrice di bambini, Fabiane Maria de Jesus, 33 anni, è la 20° persona uccisa quest'anno in Brasile dalla "giustizia fai da te". La vittima, una casalinga di Guarujá (San Paolo), è morta ieri mattina a causa delle ferite alla testa, due giorni dopo essere stata aggredita.
 

LA DONNA UCCISA PER LINCIAMENTO E' LA VENTESIMA VITTIMA DI GIUSTIZIA SOMMARIA DI QUEST'ANNO di Daniela Garcia - Correio Braziliense 05.05.2014

traduzione in italiano di Carlinho Utopia


Da febbraio, almeno altre 37 persone sono state vittime di linciaggio nel paese. Gli esperti fanno notare che sarebbe stato l'impatto del video di un adolescente di Rio de Janeiro, preso a bastonate e legato nudo ad un lampione alla fine del mese di gennaio, a scatenare l'ondata di crimini.

Secondo la famiglia, Fabiane è stata il bersaglio delle aggressioni a partire dalla pubblicazione su un social network (Facebook) del supposto identikit di una donna che ha avrebbe rapito dei bambini per utilizzarli in riti satanici a Guaruja. La famiglia e la polizia affermano che la morte della donna è stata il risultato di illazioni e voci senza fondamento. Una delle classiche "bufale", come si suol dire in gergo. "Non è stato registrato alcun sequestro di bambini a Guaruja. Si è trattato di una voce circolata nelle reti sociali in varie località, e che alla fine è arrivata anche qui. Si tratta di fatti totalmente falsi", ha affermato l'ispettore capo Luiz Ricardo Lara, del 1 ° distretto di Polizia della città sul litorale di São Paulo.

Dopo essere stati informati della morte della donna, i famigliari della vittima si sono recati ieri alla polizia per consegnare le immagini scioccanti del pestaggio e anche per segnalare i nomi di alcuni sospetti "giustizieri". L'ispettore ha detto ieri che gli la polizia sta indagando per scoprire gli autori del linciaggio, che saranno accusati di omicidio.

 

"Abbiamo bisogno di accendere un dibattito sulla irresponsabilità delle persone che pubblicano quello che vogliono sui social network. Hanno distrutto una famiglia. Sono sicuro che chi gestisce questa pagina non aveva alcuna intenzione di uccidere una donna, ma è comunque responsabile." In una nota, gli amministratori della pagina Guaruja Alerta si sono rifiutati di commentare, per "non intralciare le indagini della polizia."

 

NON GUARDARE QUESTO VIDEO!

 

Testo di: Ricardo Targino [ Media Ninja ]
traduzione in italiano Carlinho Utopia


Non guardare questo video se non sei certo di poter tornare indietro dal cuore dell'inferno. Io non ho visto questo video, e non lo vedrò.

Lo condivido perché anche voi non lo vediate! Come esercizio di umanità dialettica. Pseudo-pedagogia. Basito di fronte all'inaccettabile certezza che non è finzione.

Una cultura della violenza è alla radice della barbarie che si trova all'interno della stessa civiltà del capitale. Anche se io non voglio vedere questo video, esso esiste come documento storico di un tempo, testimonianza della enorme complessità di esistere collettivamente nel Brasile dell'anno 2014.

In questo scenario no-fiction i mostri sono persone reali, giustizieri che si sono fatti assassini collettivamente. Tutto questo alla luce del giorno e anche dei social network. Mostri alimentati da ciò che c'è di peggio in noi.

In questa realtà che stiamo vivendo, altri mostri escono dagli armadi e solo la nostra immaginazione e la capacità di sognare possono servire in senso trasformatore nella dinamica di questa crisi senza precedenti che colpisce la stessa possibilità di sopravvivenza umana sul pianeta.

Nello stesso giorno in cui un'orda di assassini ha strappato questa vita umana, è nato 196 anni fa, il tedesco Karl Marx, il cui fantasma continua ad aggirarsi per il mondo come minaccia ed invito. La violenza della poesia del suo pensiero continua ad essere più che viva: "Il mulino dei castighi è riemerso nuovamente all'interno della civiltà. La barbarie ricompare, ma cresciuta nel grembo della stessa civiltà ed appartenendole, una barbarie così lebbrosa, una barbarie che è la lebbra della civiltà."

Per Marx, " Gli uomini fanno la propria storia, ma non la fanno in modo arbitrario, in circostanze scelte da loro stessi, bensì nelle circostanze che trovano immediatamente davanti a sé, determinate dai fatti e dalle tradizioni."

Nessuna rivoluzione sarà in grado di liberarci dal mostro che esiste in ognuno di noi dal giorno alla notte. Solo coltivando permanentemente l'utopia, giardino indiscreto dei sogni che si dichiarano, saremo in grado di denutrire questi mostri che la cultura della violenza alimenta dentro ognuno di noi.

 

ATTENZIONE IMMAGINI MOLTO FORTI! SCENE CHE POTREBBERO URTARE LA VOSTRA SENSIBILITA'

 

Video presente sul sito UOL Mais

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