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22 giugno 2014

Nuova grande occupazione del MTST (Movimento dei Lavoratori Senza Tetto) all'alba di questa mattina nel quartiere Morumbi di San Paolo

 

testo e foto: Midia Ninja - traduzione: Carlinho Utopia
video: TvBrasil

Oltre 800 persone hanno partecipato all'alba di oggi (21.06.14) all'occupazione di un terreno di 200.000 m2 nel quartiere Morumbi, a São Paulo. L'azione è stata realizzata in poche ore, con l'arrivo di 14 autobus ed il montaggio di oltre 200 baracche di bambù e teloni di plastica.

 

Il quartiere è una delle aree più colpite dalla speculazione immobiliare nella capitale, con aumenti selvaggi degli affitti, che espellono intere famiglie verso altri quartieri con meno strutture. La disuguaglianza è esplicita: edifici con appartamenti dal valore di circa 800 mila reais coesistono con comunità praticamente senza infrastrutture, come Olária, Viela da Paz e Vila Praia.

 

"Le comunità che stanno occupando  sono state espulse dalla speculazione immobiliare... Arrivano trattori, camion, rimuovono tutto dicendo che si tratta di riserve ambientali. Ora questa gente vivrà nel quartiere Morumbi!" dice Ana Paula, coordinatrice del MTST durante la prima assemblea dell'occupazione, mentre una parte delle persone stavano ancora montando le loro tende. "Domani questo terreno si riempirà di tutti i compagni e le compagne delle comunità qui intorno, che sono alla ricerca di un'abitazione. Organizzeremo una colazione per tutti e provvederemo alle strutture per coloro che resteranno qui." conclude.

 

"Quattro anni fa, 144 famiglie hanno perso le loro case qui vicino, ora è il momento di reclamare ciò che è loro di diritto", dice Luis, uno degli occupanti. "La terra è abbandonata da 30 anni: abbiamo scoperto che è uno dei pochi spazi destinati dal Plano Diretor Estratégico (Piano Regolatore) ad alloggi popolari e per questo vogliamo fare pressione sul governo perché venga realmente destinato a questo scopo", spiega Guilherme Boulos, coordinatore nazionale del movimento. La polizia militare è arrivata mentre si montavano le prime tende, ma dopo un dialogo con gli occupanti si è limitata ad un presidio a distanza con la presenza di alcuni mezzi.

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