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30.12.15

VIDEO: ELIANE BRUM SULLA VIOLENZA RAZZISTA DELLA POLIZIA BRASILIANA

Fonte Rede Globo - 29.12.15

Breve intervista televisiva alla grande giornalista e scrittrice brasiliana Eliane Brum, che tanto spesso abbiamo tradotto sul questo sito, sul tema della violenza della polizia brasiliana contro i neri delle periferie e delle favelas.

 

La Brum, come d'abitudine, non le manda certo a dire e con poche frasi centra perfettamente il cuore della questione.


La polizia militare brasiliana, quella che più uccide al mondo. I bersagli della mattanza (più di otto morti al giorno, stando "solo" alle cifre ufficiali) hanno colore, indirizzo e classe sociale ben definite: sono giovani, neri e poveri delle periferie e delle favelas. 

 

Questa quotidiana mattanza avviene con la connivenza di una larga fascia della società brasiliana, che accetta il fatto che alcune vite valgano meno di altre.

Se a morire fossero bambini e giovani bianchi dei quartieri benestanti, la società lo tollererebbe? Quindi la discussione su quale polizia vogliamo avere, è la discussione sul tipo di società che vogliamo, e su che tipo di persone siamo.

 

La polizia militare agisce con una logica di guerra nella quale il cittadino è spesso visto come il nemico. La Costituzione del 1988 non ha affrontato il tema della riforma della polizia, e quella militare è eredità non solo della dittatura, ma anche eredità schiavocratica e razzista. Quanti ancora dovranno morire, perché si metta finalmente al centro dell'agenda politica la riforma della polizia e la sua smilitarizzazione?

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Eliane Brum

Eliane Brum

 

è nata a Ijuí, nel sud del Brasile, nel 1966. Scrittrice, reporter e documentarista, vive ad Altamira, città amazzonica nella quale si è stabilmente trasferita nel 2017. Ha vinto moltissimi premi nazionali e internazionali di giornalismo ed è la reporter brasiliana più premiata della storia.

Nel 2021 è stata tra le vincitrici dell'antico e prestigioso Premio Cabot di giornalismo della Columbia University. In Brasile, nel 2019, con il suo libro “Brasil, Construtor de Ruínas: um olhar sobre o país, de Lula a Bolsonaro”, ha vinto il Premio Vladimir Herzog de Anistia e Direitos Humanos, che riconosce il lavoro di giornalisti, reporter fotografici e disegnatori che attraverso il loro lavoro quotidiano difendono la democrazia, la cittadinanza ed i diritti umani.

Collabora con El País e The Guardian. Ha pubblicato un romanzo, "Uma Duas" (2011), ed altri sette libri. Ad ottobre del 2021 ha pubblicato la sua ultima opera "Banzeiro òkòtó: Uma viagem à Amazônia Centro do Mundo". I suoi libri sono stati tradotti in diversi paesi. In Italia ha pubblicato “Le vite che nessuno vede” (Sellerio 2020) ed un suo testo in "Dignità! Nove scrittori per Medici senza Frontiere" (Feltrinelli 2011).

 

Site: elianebrum.com | Twitter, Instagram e Facebook: @brumelianebrum

 

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