20 giugno 2014
SAN PAOLO PER NOI (...o era Genova?)
Carlinho Utopia
Esattamente un anno fa, il Movimento Passo Livre di San Paolo diede l'avvio alle grandi manifestazioni che portarono in piazza milioni di brasiliani.
La loro lotta non era "solo per i 20 centavos" di aumento dei trasporti "pubblici" (che di pubblico non hanno nulla, visto che sono gestiti da compagnie private) ma per una idea differente di città e di "pubblico".
Quel movimento riuscì ad impedire l'aumento delle tariffe degli autobus (già carissime al limite dell'insostenibilità) e conquistò l'appoggio della gente, dei cittadini, di quelli che quotidianamente devono affrontare il problema della mobilità urbana in una città di 20 milioni di abitanti.
Per il movimento non fu che l'inizio di una lotta che è continuata fino a ieri sera, quando in circa 5000 sono tornati in piazza non solamente per "ricordare" quelle giornate del giugno 2013, ma per continuare a chiedere trasporti pubblici degni e gratuiti per tutti: Tariffa Zero, come sintetizzano.
Tra le rivendicazioni del movimento anche l'immediata reintegrazione dei 42 lavoratori della metropolitana licenziati dopo gli scioperi ad oltranza delle scorse settimane.
La manifestazione si è svolta in maniera festosa e pacifica, accompagnata da numerose bande musicali; i manifestanti hanno improvvisato anche incontri di calcio "alternativi" per le strade, e hanno dato simbolicamente fuoco a tornelli di cartone (quelli che si trovano salendo su un qualunque autobus brasiliano, le "catracas", come si chiamano in portoghese, diventate ormai un vero e proprio simbolo di rivolta "catraca livre!").
Ma ieri sera è successo un fatto davvero nuovo e significativo: la polizia non si vedeva e si limitava ad "accompagnare a distanza" (molta!) e sorvolando con elicotteri la zona della manifestazione. Nelle ultime settimane abbiamo assistito a manifestazioni in cui le truppe della polizia militare presenti erano addirittura superiori al numero dei manifestanti e "accompagnavano" le manifestazioni letteralmente accerchiandole da ogni lato. Ieri sera, invece, non c'è stata traccia di polizia in tutta la vasta area interessata dalla manifestazione che ha, tra l'altro, bloccato una delle arterie principali di San Paolo, per creare momenti di "festa popolare" con musica, calcio e performances teatrali di strada.
In testa al corteo si sono inseriti un centinaio o poco più di "Black Bloc" (foto in basso a sinistra) che hanno incominciato tutta una serie di azioni, attaccando, tra l'altro, quattro agenzie bancarie. Gruppi di manifestanti del movimento hanno cercato, in diverse occasioni, di impedirne le azioni creando dei cordoni di protezione, senza però riuscirvi. (foto in basso a destra)
Intorno alle 19, i Black Bloc hanno attaccato una concessionaria della Mercedes, distruggendo tutte le auto di lusso in esposizione a colpi di estintori e mazze. Il tutto è avvenuto alla presenza di decine e decine di fotoreporter e cineoperatori delle televisioni che hanno accompagnato e trasmesso le scene di devastazione dei "soliti vandali dei movimenti" praticamente in diretta. La polizia, solitamente così solerte e brutale nel reprimere le manifestazioni addirittura prima che queste abbiano luogo, è arrivata sul luogo circa 20 minuti dopo... a devastazione compiuta e Black Bloc dileguati!
Lascio al lettore, oltre alla visione del video in basso (da vedere fino in fondo), ulteriori commenti e/o analisi... 13 anni fa chi vi scrive queste poche righe era a Genova, durante le giornate del G8 ed oggi si domanda, con angoscia infinita, se riusciremo ad arrivare alla fine di questa maledettissima Coppa del Mondo senza lasciare un altro Carlo Giuliani a terra.