26.07.14
Video intervista a Luiz Eduardo Soares
Il "BOPE", le truppe speciali della Polizia Militare,
sono una banda armata con la benedizione ed il patrocinio dello stato.
Antropologo, scienziato politico e scrittore, esperto in sicurezza pubblica e già Segretario nazionale di Sicurezza Pubblica nel primo governo Lula (poi allontanato a causa di varie pressioni politiche), Luiz Eduardo Soares sintetizza l'assurdo degli arresti di attivisti e manifestanti. [video originale di Midia Ninja - versione italiana e sottotitoli: Carlinho Utopia]
"Un momento difficile per quelli della mia generazione
che hanno lottato contro la dittatura militare e che
credevano di aver definitivamente voltato pagina."
"Uomo in uniforme nera, qual'è la tua missione? Invadere la favela e lasciare corpi per terra!"
Questa strofa è cantata alla luce del sole, davanti a migliaia di testimoni, per le strade di Rio de Janeiro, da poliziotti militari in uniforme, con alla testa i loro ufficiali. Se la Giustizia, il Ministero degli Interni e la polizia Civile agissero con equità, applicando alle truppe del BOPE (le squadre speciali della Polizia Militare che agiscono nelle favelas carioca) la stessa chiave di interpretazione che hanno applicato alle conversazioni telefoniche tra manifestanti ed attivisti politici, i membri del BOPE ed i loro superiori, compresi il Segretario della Sicurezza ed il Governatore, sarebbero in carcere, accusati di associazione per delinquere e formazione di banda armata.
E siccome, oltre ad annunciarlo nel loro "inno", la polizia militare effettivamente ha ucciso migliaia di persone nelle favelas, compiendo così ciò che la strofa minaccia, la condanna per omicidio o addirittura per strage ripetuta e continuata, sarebbe certa. Perché due pesi e due misure?