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16.07.14

 

Prigioni politiche, sospensione dei diritti democratici, criminalizzazione del dissenso,

repressione violenta della polizia a manifestanti e giornalisti

BRASILE: L'EREDITÀ DELLA COPPA DEL MONDO SARÀ
LO
"STATO DI ECCEZIONE" PERMANENTE ?

Dilma Rousseff ai tempi della dittatura militare ed alcuni degli attivisti arrestati sabato 12

"L'unica cosa che avanzerà di questa democrazia saranno le elezioni, nelle quali potremo scegliere al secondo turno chi ci manderà ad arrestare."
Leo Vinicius

"Brasile: arresti preventivi ed arbitrari prima della finale della Coppa del Mondo"  [video originale realizzato da America Latina Cooperativa a questo link. Sottotitoli in italiano: Carlinho Utopia] Sabato 12 luglio 2014. Alla vigilia della finale della Coppa del Mondo, decine di attivisti vengono arrestati "preventivamente" e con accuse gravissime del tutto infondate.

Sospensione dei diritti: eredità da ricordare

di Vladimir Safatle

pubblicato sul sito Folha de São Paulo

 

 

Non sarò certo il primo a ricordare che, tra i vari lasciti della Coppa del Mondo, uno dei più duraturi sarà certamente l'estensione dell'area di sospensione dei diritti. Il Brasile era già noto per la sua storia di violenza della polizia, di disprezzo per i diritti civili e per la prossimità tra banditi e polizia. In questa Coppa del Mondo, a dispetto delle politiche di sicurezza contro le manifestazioni politiche, tale processo è arrivato molto vicino alla perfezione.

 

Mentre tutti si apprestavano ad assistere alla finale tra le nazionali di Germania e Argentina, la polizia militare di Rio de Janeiro ha mostrato in piazza Saens Peña, perché contiene la parola "militare" nel suo nome.

 

Trasformando pubbliche piazze in vere piazze di guerra nelle quali le persone sono state forzatamente confinate per ore, picchiando giornalisti, residenti, avvocati e attivisti in modo indiscriminato (almeno in questo loro sono democratici) ed arrestando per "associazione a delinquere" persone il cui crimine più grande è stato esprimersi politicamente, le "forze dell'ordine" sono riuscite a imporre uno standard di eccellenza in materia di mancanza di distinzione tra democrazia e passato dittatoriale.

A São Paulo, in occasione delle manifestazioni per la liberazione di persone arrestate perché protestavano, invece di rimanere a casa a guardare la gloriosa campagna della nostra grande "Famiglia Scolari" nella sua lotta sofferta ed emozionante contro i teutonici, la polizia aveva mostrato quanto davvero poco si lasci intimidire da certe "idee astratte", come il rispetto per il diritto di popolare alla contestazione e alle garanzie costituzionali. In questo punto, la FIFA ha fatto bene a scegliere paesi come il Brasile e la Russia scelta per ospitare la Coppa del Mondo. Il livello della politica di sicurezza interna dei due paesi è, oggi, praticamente lo stesso.

 

Il problema, come diceva il filosofo italiano Giorgio Agamben, è che le pratiche di eccezione, quando compaiono a causa di situazioni, diciamo, eccezionali (come Coppe, Olimpiadi, un'invasione di argentini, guerre o catastrofi naturali) non scompaiono più. Esse finiscono per diventare una sorta di giurisprudenza muta, che può esistere tra le righe, senza bisogno di essere chiaramente enunciate per essere effettivamente seguite.

Così, al ritmo di Coppe del Mondo e Giochi Olimpici, Il Brasile butta via le sue maschere per mostrare la più chiara assenza di complessi in relazione ai suoi arcaismi.  Ma, per un paese che è riuscito, nel 19 ° secolo, ad essere allo stesso tempo, liberale e schiavocratico, qual'è, dopo tutto, la difficoltà nell'essere, adesso, democratico e con una polizia fuorilegge?

 

A PROPOSITO DELLE RECENTI PRIGIONI ILLEGALI

Alcune considerazioni del magistrato João Batista Damasceno, membro della AJD (Associação Juízes para a Democracia) estratte dall' articolo pubblicato sul sito Viomundo

 

"Dal punto di vista sostanziale non c'è modo di difendere questi arresti. Si è violato il diritto costituzionale di libertà di manifestazione del pensiero e del diritto di riunione."

 

"In pratica, si sono implementate misure tipiche di uno Stato d'Assedio, senza che lo stesso sia stato decretato. Questa mancanza di responsabilità è criminale" mette in guardia. "In uno Stato di Diritto effettivo, le autorità coinvolte in una situazione come questa sarebbero chiamate a spiegarsi e potrebbero essere incriminate."

 

"La polizia di Rio de Janeiro si è convertita in una sorta di "polizia paranormale" che compie investigazioni sul futuro. Sarebbe comico se non fosse tragico in uno Stato di Diritto e non rappresentasse un pericolo di ritorno ai tempi oscuri della dittatura militare, quando con il noto AI-5 venne soppresso l'istituto dell' Habeas Corpus."

 

Domanda. A proposito. Tra le cose sequestrate dalla polizia di Rio nelle abitazioni degli arrestati, ci sono maschere anti gas lacrimogeni, occhiali protettivi, maschere di carnevale, computers, libri dalla copertina rossa ed una pistola.

 

Risposta. "La pistola è stata sequestrata nella casa di un adolescente che milita politicamente. Solo che è di suo padre, che ha un porto d'armi. I media tradizionali hanno questa informazione, ma non la pubblicano.

Arresti determinati dal possesso di maschere carnevalesche, bandiere rosse e addirittura di libri di letteratura - per il semplice fatto di avere una copertina rossa - è la prova del ritorno della stupidità nelle pratiche poliziesche dei tempi della dittatura. Si è cambiato il nome, ma la politica è la stessa."

Manifestare non è "associazione a delinquere"
MANIFESTO DI SOCIOLOGI E RICERCATORI

pubblicato sul sito Carta Capital

 

In un manifesto, sociologi e ricercatori contestano i reati che sono stati attribuiti a movimenti orizzontali e spontanei.

Fin dalle proteste di giugno dello scorso anno, la polizia e la magistratura hanno attribuito ai manifestanti reati come la "cospirazione" e "l'associazione a delinquere". Sabato 12, per esempio, 19 manifestanti sono stati arrestati preventivamente sulla base dell' accusa di "formazione di banda armata".

Per gli studiosi dei movimenti sociali, tuttavia, questi nuovi gruppi non dovrebbero essere trattati in questo modo. I sociologi che studiano questi movimenti sostengono che queste caratterizzazioni non hanno senso per questi movimenti, in quanto sono organizzati in forma orizzontale, spontanea e senza leader.

 

Leggi di seguito il testo integrale del manifesto:

 

Nelle ultime settimane, le operazioni di polizia hanno preso di mira i manifestanti che hanno partecipato a proteste di piazza. Molti di loro sono accusati di cospirazione e associazione a delinquere. Come studiosi dei nuovi movimenti sociali nelle università e negli istituti di ricerca scientifica, riteniamo che i quadri giuridici utilizzati dalla polizia e dalla magistratura sono in profondo disaccordo con quanto l'osservazione e l'analisi delle scienze sociali ha dimostrato.

I movimenti sono orizzontali, senza capi o leader - Una delle caratteristiche più evidenti dei nuovi movimenti sociali è la loro orizzontalità. L'osservazione e l'analisi di centinaia di sociologi in Brasile e all'estero hanno ripetutamente dimostrato che questi movimenti rifiutano strutture di comando verticali.

Questo significa che non si può trovare nel processo di organizzazione sociale, una persona o un gruppo di persone le cui determinazioni vengano rispettate come ordini dagli altri partecipanti. Così, indicare alcuni manifestanti che partecipano a questi movimenti come leader o capi banda è in contrasto con le dinamiche sociali che abbiamo osservato e registrato nei nostri studi.

 

L'adesione a proteste di piazza è spontanea, non ci sono forme di associazione a delinquere - La nostra osservazione e analisi ha anche dimostrato che le proteste di piazza dei nuovi movimenti non sono caratterizzate da una pianificazione preliminare dei partecipanti. I partecipanti alle manifestazioni si riuniscono spontaneamente rispondendo a una chiamata che normalmente si limita ad indicare il luogo della protesta e la causa per la quale si manifesta.

 

Centinaia o migliaia di persone che si riuniscono non costituiscono una organizzazione, né precedente nè successiva alle manifestazioni.

Il fatto che le reti sociali consentano alle persone che hanno partecipato o hanno intenzione di partecipare a manifestazioni di comunicare e interagire non è sufficiente a caratterizzarle come organizzazione in quanto questa interazione è spontanea, informale e non strutturata.

Pertanto, riteniamo che l'attribuzione di presunti atti illeciti in manifestazioni a bande o associazioni per delinquere guidati da capi o dirigenti non trova sostegno in decine di indagini che abbiamo condotto sui nuovi movimenti sociali.

 

Firmatari:

Prof. Dr. Pablo Ortellado, Universidade de São Paulo
Profa. Dra. Rosana Pinheiro-Machado, Universidade de Oxford
Dr. Rudá Ricci, diretor-geral do Instituto Cultiva
Prof. Dr. David Graeber, London School of Economics
Prof. Dr. Paolo Favero, Universidade da Antuérpia
Prof. Dr. Gustavo Lins Ribeiro, Universidade de Brasilia
Prof. Dr. Giuseppe Cocco, Universidade Federal do Rio de Janeiro
Prof. Dr. Luiz Eduardo Soares, Universidade Estadual do Rio de Janeiro
Prof. Dr. Fabio Malini, Universidade Federal do Espírito Santo
Prof. Dr. Rodrigo Guimarães Nunes,

Pontifícia Universidade Católica do Rio de Janeiro
Prof. Dr. Robson Sávio Reis Souza,

Pontifícia Universidade Católica de Minas Gerais
Prof. Dr. José Mauricio Domingues, Universidade Federal do Rio de Janeiro
Profa. Dra. Miriam Guindani, Universidade Federal do Rio de Janeiro
Carlos Basília, Fiocruz
Pedro Teixeira, Fiocruz
Itamar Buratti, Instituto de Direitos Humanos
Franciele Alves da Silva, Universidade Estadual de Maringá

La Coppa delle Coppe by Carlinho Utopia

L'IMPORTANZA (E LA COMPLICITÀ) DEI MEDIA NELLA REPRESSIONE

Un esempio ecclatante ce lo riferisce il Prof. Pablo Ortellado in una breve nota che abbiamo ripreso dalla sua pagina Facebook il 15.07

 

"Oggi, durante la manifestazione di solidarietà a Fabio Hideki, il suo avvocato difensore, Luiz Eduardo Greenhalgh, ha chiarito alcuni dettagli del caso. Malgrado la perquisizione del suo zainetto sia stata filmata e ci sia anche la testimonianza di Padre Julio Lancelotti, la polizia ha mostrato una bottiglia molotov sostenendo di averla trovata nello zainetto. Fabio è stato picchiato sulla vettura della polizia durante il percorso verso il Distrettio di Polizia e nel Distretto stesso. Fabio ha è disponibile ad identificare i suoi aggressori. Il giudice aveva respinto la prima richiesta di scarcerazione (Habeas Corpus) perché "persuaso della colpevolezza di Fabio dal servizio andato in onda sull'emittente televisiva SBT". Tra l'altro le immagini proposte nel programma SBT Reporter (che mostrano soltanto Fabio nell'atto di chiedere ai manifestanti di formare un cordone su un lato del corteo) non sono nemmeno state inserite tra gli atti del processo."

Antonio Sanzio, sindacalista, fondatore del PT

IL BRASILE VIVE UNO "STATO DI ECCEZIONE"

Articolo pubblicato sul sito Brasil 247

 

Intervista a Antonio Sanzio, già detenuto politico ai tempi della dittatura militare, sindacalista, fondatore del PT dello Stato del Rio Grande do Sul (il PT è il Partido dos Trabalhadores, il partito dell'ex presidente Lula e dell'attuale presidente Dilma Rousseff, al governo attualmente in Brasile), e padre dell'attivista Elisa Quadros Pinto Sanzi, conosciuta come "Sininho", arrestata il 12 luglio a Porto Alegre ed accusata addirittura di essere "leader" di una supposta "banda armata"

 

 

Come ha appreso dell'arresto?

Degli amici mi hanno chiamato alle 18:00 dicendo che mia figlia era stata arrestata e inviata al DEIC (Dipartimento di Indagini Criminali di Stato), e noi allora siamo andati là. Il mandato d'arresto è temporaneo e riguarda un'indagine della polizia specializzata in crimini informatici. I dettagli non li conosciamo perché tutto si sta svolgendo a Rio de Janeiro, dove lei sarà sentita nella stazione di polizia specializzata per poi rimanere a disposizione della giustizia per cinque giorni. Oggi probabilmente il suo avvocato farà una richiesta di "Habeas Corpus", perché  l'arresto è assolutamente illegale, illegittimo e inutile, visto che sarebbe giustificato, in teoria, per agevolare le indagini. Ma mia figlia non si è mai rifiutata di testimoniare, ed in questo modo gli arresti servono unicamente per intimidire coloro che vengono arrestati.

 

Lei vuole intendere quindi che è stato disposto uno "stato di eccezione"?

Stiamo vivendo nel paese uno stato di eccezione che non è nemmeno di polizia, ma uno stato giudiziario di eccezione.

Le misure che sono state adottate in funzione della Coppa del Mondo sono assolutamente criminali. Il governo federale e quelli statali sono subordinati indecentemente alla FIFA che, stando alle ultime informazioni riguardanti la vendita dei biglietti, non è esattamente la più seria organizzazione al mondo. La FIFA attualmente dirige il Brasile. Viviamo in uno stato di eccezione. Se fossimo ancora in un regime militare si potrebbe capire la logica dei miliziani, ma noi stiamo vivendo, in teoria, in uno stato democratico di diritto, con un governo guidato da una ex prigioniera politica che ha combattuto proprio contro questo tipo di barbarie che adesso si applicano nel paese.

 

Oltre all'attivismo, che cosa ne sai di degli atti di sua figlia?

Lei non si è mai nascosta, mai omessa, è un' attivista pubblica come me e come sua madre. Come qualsiasi altro militante del movimento. Mai, nemmeno, per così dire simbolicamente, si è mascherata, perché molte persone usano la maschera più in senso simbolico, ai confini con una certa estetica. Lei è un'attivista pubblica! Gli incontri cui ha partecipato sono stati tutti pubblici! Quello che stanno cercando di fare è creare un "fattoide" al fine di screditare il movimento dello scorso anno. Perché non si tratta solo di lei. Lei sta "facendo vetrina".

In questo momento centinaia di giovani attivisti in tutto il paese vengono criminosamente criminalizzati.

Questo accade nel Rio Grande do Sul nel Minas Gerais, in tutto il paese. Si tratta di una orchestrazione nazionale che  sta tentando la demoralizzazione della legittima militanza che i giovane hanno deciso di riprendersi.

Non so cosa farò lunedi. Andrò in ufficio, chiamerò persone che mi sono amiche, e che fano parte di questo governo e gli chiederò: 'É per questo che noi fummo arrestati (ndt. durante il periodo della dittatura militare), uccisi e processati?"

E non è perché è mia figlia.

 

Lei vuol dire che i media hanno avuto un ruolo in tutto questo?

Ma è ovvio... Ciò che interessa ai media in questo paese, e non solo alla Rede Globo, è la criminalizzazione di qualunque possibilità di contestazione dello "stato di eccezione" e di disuguaglianza che stiamo vivendo.

 

Sua figlia aveva intenzione di partecipare alle manifestazioni in programma per questo fine settimana a Rio de Janeiro?

No, lei stava a Porto Alegre e sarebbe rimasta qui fino alla fine della Coppa. E poi avevamo programmato di fare visita a dei parenti, cugini che non vedeva da molti anni. è assurdo! Questa gente ha completamente perso il giudizio! Perché pagheranno politicamente per questo. Queste cose possiamo forse dimenticarle in questo momento, ma da qui a qualche

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