BRASIL DOCU/FILM
film e documentari brasiliani sottotitolati in italiano
Angeli del Sole (Anjos do sol)
Anno di produzione: 2006
Regia: Rudi "Foguinho" Lagemann
Brasil - versione italiana e sottotitoli: Carlinho Utopia
Angeli del Sole (Anjos do sol) è uno straordinario film brasiliano del 2006, secondo la critica, uno dei migliori film brasiliani di denuncia di sempre. Opera prima del regista Rudi "Foguinho" Lagemann.
Il film, che tratta dello sfruttamento sessuale di bambini ed adolescenti, ha ricevuto vari premi e riconoscimenti, ma non è mai arrivato nelle sale italiane e non ne esiste una versione italiana. Il film è basato su fatti realmente accaduti e, ciò che è peggio, che continuano ad accadere ogni giorno, in Brasile.
Si calcola che siano almeno centomila, in Brasile, le bambine che si prostituiscono.
Un fenomeno che viene finanziato dalla squallida corrente internazionale del turismo sessuale.
Un fenomeno che coincide con quello di una schiavitù mai davvero abolita, mai davvero superata, perché questi bambini altro non sono che schiavi.
E infatti, così come sono frequenti sui giornali i casi di prostituzione infantile, altrettanto frequenti sono i casi di lavoratori condotti con l'inganno in fazendas sperdute nella foresta dove finiscono in stato di schiavitù. Quasi mai, quando sono scoperti, i «padroni» soffrono pene superiori a qualche multa.
Gli angeli, bambini o adulti, sono invece sempre condannati alla miseria, alla vergogna e all'oblio.
Tra gli interpreti, Antonio Calloni (nel ruolo di Saraiva), Vera Holtz, Chico Diaz, Roberta Santiago, Otávio Augusto, Mary Sheyla, Darlene Glória (nel ruolo di Vera), Bianca Comparato e la debuttante Fernanda Carvalho, la protagonista, che aveva appena 11 anni quando il film fu girato.
Ultima fermata 174 (Ultima parada 174)
Anno di produzione: 2008
Regia: Bruno Barreto
Brasil - versione italiana e sottotitoli: Carlinho Utopia
Uno straordinario film brasiliano del 2008 firmato dal regista Bruno Barreto. Candidato all'Oscar come miglior film straniero e mai arrivato nelle sale italiane. Basato su una storia vera, quella del giovane Sandro Barbosa do Nascimento, bambino di strada sopravvissuto al tragico massacro della Chiesa Candelaria di Rio de Janeiro (23 luglio 1993, 8 giovani tra cui 6 bambini, vennero assassinati nei pressi della chiesa della Candelaria ad opera degli squadroni della morte, per lo più poliziotti militari organizzati in gruppi di sterminio). Il 12 giugno del 2000, alle due del pomeriggio, Sandro prende in ostaggio un autobus a Rio De Janeiro. Nel cuore della città si consumò un evento drammatico che divennne anche un caso mediatico, catalizzando per alcune ore l'attenzione dei media brasiliani e di tutto il mondo.
Vinicius de Moraes (Doc.)
Anno di produzione: 2005
Regia: Miguel Faria Jr.
Brasil - versione italiana e sottotitoli: Carlinho Utopia
Documentario che cattura l’essenza del grande poeta Vinicius de Moraes, anima di movimenti culturali che hanno cambiato per sempre la musica brasiliana. L’essenza creativa dell’artista e le trasformazioni di Rio de Janeiro attraverso immagini rare di archivio, interviste e interpretazioni di molti dei suoi classici.
Con Ricardo Blat e Camila Morgado e testimonianze di Chico Buarque, Gilberto Gil, Maria Betânia, Edu Lobo, Caetano Veloso, Carlos Lyra, Baden Powell, Ferreira Gullar, Toquinho e molti altri.
Olga
Anno di produzione: 2004
Regia: Jayme Monjardim
Brasil - versione italiana e sottotitoli: Carlinho Utopia
"Ho lottato per ciò che c'è di più giusto e di più buono e di migliore al mondo."
OIga Benário Prestes
Olga è un film ispirato alla biografia scritta da Fernando Morais sulla tedesca, ebrea e comunista Olga Benario Prestes. Olga Benario (Camila Morgado) è un attivista comunista fin dalla giovinezza; ricercata dalla polizia fugge a Mosca, dove, viene addestrata militarmente. Incaricata di accompagnare Luís Carlos Prestes (Caco Ciocler) in Brasile per guidare la rivolta comunista del 1935, si innamora di lui durante il viaggio. Dopo il fallimento della rivolta, Olga è arrestata insieme a Prestes. Incinta di sette mesi, è deportata nella Germania nazista dal governo Vargas e partorisce sua figlia Anita Leocadia in carcere. Separata dalla figlia, Olga viene poi deportata al campo di concentramento di Ravensbrück....
Quanto vale?
Titolo originale "Quanto vale ou é por quilo?"
Regia di Sergio Bianchi (Brasile 2005)
con Silvio Guindane, Cláudia Mello, Caco Ciocler, Leona Cavalli e Lázaro Ramos
versione italiana e sottotitoli: Carlinho Utopia
L'antico commercio degli schiavi e l'attuale sfruttamento della povertà attraverso il marketing sociale. Un apologo critico, provocatorio e implacabile contro i valori neoliberisti della società brasiliana. Il business della solidarietà, del volontariato, delle ong, messo alla berlina in un film caustico e amaro, che mette in parallelo la condizione dell’antica schiavitù dei neri con gli aggrovigliati interessi economici che trasformano l’impegno sociale in marketing.
“Si stima che esistano da 14.000 a 22.000 organizzazioni assistenziali, ONG e associazioni in tutto il Brasile. Si spende per affitti, manutenzione delle proprieta’, tasse municipali, statali e federali, insediamenti di uffici, stipendi del personale, viaggi aerei, computer, diarie e hotel, conti di ristoranti, taxi, stampa, propaganda, jingles, agenzie di pubblicita’… In tutto il paese, solo tra le organizzazioni che prestano assistenza ai minori bisognosi si calcola un giro di piu’ di 100 milioni di dollari all’anno. Ogni bambino bisognoso corrisponde in questo nuovo mercato alla creazione di 5 posti di lavoro” (dialogo dal film).
Brasile, una storia sconveniente
Anno di produzione: 2000
Regia: Phil Grabsky - BBC History Channel
Eng - versione italiana e sottotitoli: Carlinho Utopia
Forse non tutti sanno che il Brasile è il paese che più di ogni altro ha importato schiavi, almeno 10 volte di più rispetto agli USA, per esempio. Sono stati oltre 4 milioni gli schiavi importati dall'Angola... Perché questa è una storia che molti ancora preferiscono non raccontare? Quella della schiavitù è una storia sconveniente per l'elite brasiliana, non c'è nessun dubbio su questo. Una storia infinita, che non si è certamente conclusa con l'abolizione ufficiale della schiavitù, che il Brasile, ultimo tra i grandi paesi del "nuovo mondo", ha decretato nel 1888."Brasil, an inconvenient history", un documentario molto interessante e ancora attualissimo malgrado sia stato realizzato nel 2000 da Phil Grabsky per la BBC History Channel.
Brasile: i fantasmi del passato
Anno di produzione: 2014
di Frédérique Zingaro e Mathilde Bonnassieux
realizzato per la rete televisiva franco-tedesca Arte
versione italiana e sottotitoli: Michaela Uccelli e Carlinho Utopia
Il 15 ottobre scorso (2014) è morto a 83 anni Carlos Alberto Brilhante Ustra, noto torturatore ai tempi della dittatura militare brasiliana, nelle cui mani sono morte o desaparecidas centinaia di persone. È morto in libertà, senza scontare un solo giorno di prigione, come tutti gli altri assassini del regime. Il Brasile li ha amnistiati tutti, lasciando aperti per sempre i suoi conti con il passato.
Belo Monte. Annuncio di una guerra
Anno di produzione: 2012
Regia: André Vilela D’Elia
versione italiana e sottotitoli: Clelia Pinto e Carlinho Utopia
Documentario indipendente interamente finanziato attraverso una raccolta fondi in rete.
Quello di Belo Monte è un progetto devastante che risale ai tempi della dittatura militare, poi sospeso e ripreso con forza dai governi Lula e Rousseff. Belo Monte è una grande diga che il governo brasiliano progetta di costruire sul fiume Xingu, in Amazzonia.
Il Parco del fiume Xingu è un'isola verde circondata dalla deforestazione.
La diga sarà la terza più grande del mondo, e inonderà una vasta porzione di terra, prosciugherà alcune parti del fiume Xingu, devasterà la foresta pluviale e ridurrà la popolazione ittica da cui i popoli indigeni dell’area, tra cui i Kayapó, gli Arara, gli Juruna, gli Araweté, gli Xikrin, gli Asurini e i Parakanã, dipendono per sopravvivere.
I mezzi di sussistenza per migliaia di indigeni che dipendono dalla foresta e dal fiume, andranno distrutti, mentre l’afflusso di uomini e operai porterà loro violenze e malattie, mettendo a rischio le loro vite.
Nell’arco di due anni, il Collettivo Cinedelia ha realizzato tre spedizioni sul fiume Xingu, 120 ore di girato, 87 interviste a persone coinvolte nelle decisioni politiche, a studiosi, indigeni e comunità colpite dalla costruzione delle diga di Belo Monte.