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30 giugno 2014

COPPA PER CHI?

NEGLI STADI DEI MONDIALI LA "TORCIDA" BRASILIANA È BIANCA E RICCA

Se mai ce ne fosse stato bisogno, anche l'istituto brasiliano di ricerca e statistica Datafolha conferma, dati alla mano, ciò che già appariva chiaro a qualunque osservatore, anche solo televisivo: a fare il tifo per la seleção brasiliana negli stadi dei mondiali è la sola "elite bianca".

 

Carlinho Utopia

Datafolha non lascia dubbi: delle 693 persone intervistate agli ingressi dello stadio Mineirão di Belo Horizonte, lo scorso 28 giugno, il 67% ha dichiarato di essere bianca. Alla domanda sulla condizione economica, il 90% ha dichiarato di appartenere alle cosiddette classi A o B. Nel dettaglio, il 61% degli intervistati in classe B; il 29% in classe A e solo il 9% in quella C. I numeri si rivelano ben lontani dalla realtà sociale del Brasile, dove quest'ultimo strato sociale (la classe C), la classe media brasiliana cresciuta nell'era Lula, corrisponde al 49% della popolazione.

 

Questa elitaria torcida verde-oro presente sugli spalti dello stadio Mineirão non rappresenta il paese nemmeno in termini etnici. Tra i brasiliani, il 41% si dichiara meticcio ed il 15% nero. Nello stadio, i meticci non hanno superato il 24%, ed i neri erano solo il 6% - meno della metà di quello che indica il livello nazionale.

Il grado di scolarizzazione degli intervistati è altissimo: ben l' 86%  possiede un livello di istruzione medio-superiore, quando la media nazionale della popolazione brasiliana è di appena il 16%. Tre su quattro tifosi presenti allo stadio sono uomini.

 

Anche rispetto all'identità nazionale, la ricerca ha fornito percentuali "bulgare": il 91% degli intervistati ha dichiarato di provare più orgoglio che non vergogna di essere brasiliano. In un sondaggio condotto in tutto il paese all'inizio di maggio, la quota era stata del 77%.

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