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06 febbraio 2014

"ADOTTA UN BANDITO!"

In Brasile va in scena la barbarie supportata dai media e dai loro disgustosi opinionisti, come nel caso di Rachel Sherazade...

Rio De Janeiro, Brasile. Venerdì notte, zona Flamengo (area residenziale e turistica della città). Un bambino nero, nudo, incatenato ad un palo per la gola, con un blocco di ferro per biciclette. Sul corpo i segni inequivocabili delle botte e della tortura. Un'orecchio tagliato da una coltellata.
A ridurlo in quello stato un gruppo di giovani uomini delle zone "bene" che si fanno chiamare "I giustizieri" e che praticano lo "sport" della caccia ai ladri (presunti), ai mendicanti, ai marginali... Nessuno tra i passanti e gli abitanti della zona chiama i soccorsi.
Qualcuno fotografa il ragazzo, però, e mette la foto su internet.
In suo soccorso arriva una donna, attivista di una ONG che opera nel settore del disagio sociale, ed il ragazzo viene liberato dai pompieri e poi caricato su un'ambulanza. Sui social networks, la donna che è intervenuta per soccorrere il ragazzo, sta ricevendo insulti e minacce di morte.
Un paio di giorni dopo, Rachel Sheherazade,"giornalista opinionista" al telegiornale di prima serata della rete nazionale SBT, commenta così...  (guarda il video)

Adotta un bandito
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