Nella serata del 15 giugno, si è svolta a Rio de Janeiro una manifestazione contro la Coppa del Mondo in occasione della prima partita dei mondiali al Maracanã, tra  Bosnia e Argentina.

 

La manifestazione è partita dalla Piazza Saens Pena e si è diretta verso lo stadio. A metà strada, un plotone della polizia militare ha attaccato i manifestanti con gas lacrimogeni e granate stordenti. I manifestanti non hanno reagito e hanno proseguito su una strada parallela. Pochi metri più avanti, la polizia ha nuovamente circondato ed attaccato la manifestazione .

 

A questo punto, i pochi manifestanti rimasti  hanno  risposto con lanci di pietre e bottiglie molotov. Una molotov è esplosa nei pressi del blocco della polizia, costringendola a ritirarsi. In quel momento, i manifestanti si sono ritirati verso la Plaza VII.

 

In Avenida 28 Settembre, un poliziotto in tenuta antisommossa su una moto ha avvicinato un gruppo di manifestanti, ha estratto la pistola e ha sparato nella loro direzione, senza nemmeno farsi scrupolo delle molte telecamere e dei giornalisti presenti che seguivano la scena. Un manifestante è rimasto colpito da schegge alla caviglia. Poco dopo, un poliziotto in borghese, infiltrato nella manifestazione, ha anche lui estratto la pistola minacciando un gruppo di manifestanti e di giornalisti e cineoperatori. Poi è andato via a bordo di un'auto guidata da un altro uomo, gettando il veicolo in mezzo alla folla e sparando diversi colpi che fortunatamente non sono andati a segno.

 

La manifestazione si è conclusa in Piazza Noel Rosa. I manifestanti hanno fatto sapere che durante la prossima partita al Maracanã torneranno di nuovo in piazza per protestare contro la Coppa del Mondo della FIFA.