Video 2015
versioni italiane e sottotitoli: Carlinho Utopia
DICEMBRE 2015
OTTOBRE - NOVEMBRE 2015
16.11.15
15.11.15
09.10.15
19.10.15
21.10.15
SETTEMBRE 2015
04.09.15
AGOSTO 2015
01.08.15
11.08.15
Record di omicidi per la polizia di San Paolo
Mai così tanti come nel primo semestre del 2015
16.08.15
Massacro di Osasco: le perizie confermano che le armi utilizzate per le esecuzioni di massa che hanno fatto 18 morti e 7 feriti sono in dotazione alla polizia e all'esercito
LUGLIO - GIUGNO 2015
08.06.15
Le madri di Ayotzinapa incontrano le Mães de Maio
L'incontro a San Paolo tra i parenti delle vittime e dei 43 desaparecidos di Ayotzinapa in Messico, e le Madri di Maggio che hanno perso i loro figli per mano della polizia in Brasile.
Ricordate il caso di Alan, il ragazzo di 15 anni che filmò la sua morte? Il 09 luglio, il telegiornale di Rede Globo ha diffuso le immagini riprese dalle telecamere montate all'interno ed all'esterno della vettura della polizia militare a bordo della quale, nel febbraio scorso, c'erano i poliziotti che lo hanno ucciso. Alan è stato ucciso mentre rideva e scherzava con i suoi amici della favela Palmeirinha di Rio de Janeiro, uno dei quali, Chauan, 19 anni, se l'è "cavata" con una ferita non mortale al petto. Leggi tutto
26.06.15
"Valentim (Tim Tim) mi ha insegnato a camminare, e che il tempo è signore di delicatezze, di sfide, e di novità costanti ed interminabili. Valentim mi ha insegnato sui percorsi, sul camminare e sulle destinazioni, che l'arrivare non vale di più che l'andare, che l'incontro è prezioso e necessario..."
13.07.15
Deize Carvalho è oggi una leader della favela Cantagalo e una delle principali voci di denuncia degli abusi della polizia. Suo figlio, Andreu Luis da Silva de Carvalho, è stato ucciso il 1 gennaio 2008, all'età di 17 anni, picchiato e torturato a morte da sei agenti della DEGASE (Dipartimento Generale di Azioni Socio-educative).
09.07.15
Ogni Lutto Una Lotta (Cada Luto Uma Luta)
di Ana Paula Oliveira e Victor Ribeiro
"Ogni volta che parlo di mio figlio, divento più forte"
Ana Paula Oliveira, madre di Johnatha (19 anni), che è stato ucciso dalla polizia (UPP - Unità di Polizia di Pacificatrice), nella favela Manguinhos a Rio de Janeiro, il 14 maggio 2014.
22.07.15
La resistenza di un gruppo di famiglie della favela Vila Autodromo di Rio de Janeiro, minacciate di sgombero a causa delle opere per le olimpiadi.
24.07.15
14.07.15
29.07.15
Belo Monte, annuncio di una guerra
Documentario indipendente interamente finanziato attraverso una raccolta fondi in rete. Regia: André Vilela D’Elia. Brasile, 2012
Quello di Belo Monte è un progetto devastante che risale ai tempi della dittatura militare, poi sospeso e ripreso con forza dai governi Lula e Rousseff. Belo Monte è una grande diga che il governo brasiliano progetta di costruire sul fiume Xingu, in Amazzonia. Il Parco del fiume Xingu è un'isola verde circondata dalla deforestazione.La diga sarà la terza più grande del mondo, e inonderà una vasta porzione di terra, prosciugherà alcune parti del fiume Xingu, devasterà la foresta pluviale... Leggi tutto
MAGGIO - APRILE 2015
16.04.15
Sangue Latino - Eduardo Galeano
Un'intervista a Eduardo Galeano registrata in Uruguay nel novembre del 2009 e trasmessa in Brasile, nell'ambito della bella serie televisiva "Sangue Latino" di Canal Brasil.
06.05.15
Documentario realizzato da Silvio Tendler per la “Campagna contro gli agrotossici e per la vita” mostra in 50 minuti gli enormi danni causati da un modello agricolo basato sull’agribusiness.
09.05.15
Dal lutto alla lotta. Una bellissima e toccante testimonianza di tre mamme Fatima Pinho, Fatinha Silva e Ana Paula Oliveira) che hanno perso i loro figli, uccisi da poliziotti militari dell'UPP (Unità di Polizia Pacificatrice) di Rio de Janeiro. Il video è stato realizzato dalla fotografa Katja Schilirò
09.05.15
Mães Coragem | Madri coraggio dal LUTTO alla LOTTA
"...lui se n'è andato, ma non per questo tutto è finito. Non è finita, sta appena incominciando!"
Fatima Pinho, madre di Paulo Roberto, assassinato nel 2013 da poliziotti dell'UPP (Unità Polizia Pacificatrice) nella favela di Manguinhos a Rio de Janeiro. Paulo Roberto aveva solo 18 anni.
13.05.15
Cabula, il massacro di Salvador da Bahia
Il massacro nella favela di Vila Moisés, nell'area di Cabula, periferia di Salvador da Bahia. Nella notte del 6 febbraio, vicinissimo alla zona abitata del quartiere, 12 persone, giovani e adolescenti, sono stati arrestati e giustiziati con diversi colpi da poliziotti militari
16.05.15
Gli indios Ka'apor rischiano la loro vita per espellere i madereiros (i deforestatori illegali) dalle loro terre. Il 26 aprile scorso, il leader Eusébio Ka’apor è stato assassinato da dei killer in una imboscata. La Ong Reporter Brasil è stata nella terra indígena Alto Turiaçu, nel Maranhão, per indagare sulla storia. [guarda le foto]
17.05.15
Mães de Maio, nove anni di lotta
San Paolo, 15 maggio 2006. Inserito per la prima volta nel calendario ufficiale dello Stato di São Paulo, il Giorno delle Madri di Maggio ha ispirato la manifestazione di protesta contro gli assassini commessi dallo stato dopo la fine della dittatura.
Sono nove anni che le madri del movimento non fanno altra cosa: parlare, raccontare, denunciare le centinaia di vittime causate dalle azioni della Polizia Militare e degli squadroni della morte che, nel maggio 2006, produssero più morti e desaparecidos nello stato di São Paulo di quanti la dittatura militare era riuscita a fare in tutto il paese in più di 21 anni.[leggi l'articolo]
30.05.15
Favela Metrô Mangueira: le Olimpiadi si avvicinano
Favela Metrô Mangueira di Rio de Janeiro, 28 maggio. Senza alcun preavviso polizia militare e squadre di demolitori del comune carioca hanno sgomberato intere famiglie della comunità, già decimata in occasione della preparazione dei mondiali di calcio. Diverse abitazioni sono state rase al suolo senza nemmeno dare il tempo agli abitanti di mettere in salvo le loro povere cose, i loro elettrodomestici, nulla. Persone, famiglie, bambini, che ora si trovano per strada senza sapere dove andare. Il governo tenta dal 2010 di rimuovere gli abitanti da quell'area che dista appena 700 metri dallo Stadio Maracanã, che ospiterà l'apertura dei giochi olimpici l'anno prossimo. La maggior parte delle case sono già state demolite e gli abitanti (circa 600 famiglie) sfrattati lo scorso anno, nell'imminenza della Coppa del Mondo di calcio. Le immagini di quelle demolizioni, delle rimozioni forzate e della resistenza degli abitanti fecero, allora, il giro del mondo.
30.05.15
Mães de Maio, bisogna rompere il silenzio
Il 12 maggio scorso, sulla spiaggia della città di Santos (San Paolo) il Movimento delle Mães de Maio (Madri di Maggio) ha realizzato un atto simbolico in memoria delle vittime dei cosiddetti "crimini di maggio del 2006". Fu nel maggio del 2006 che la polizia militare e gli squadroni della morte fecero a San Paolo circa 600 vittime in un'azione di rappresaglia. Ricordare e lottare perché sia fatta giustizia per le vittime di allora vuol dire anche e soprattutto lottare contro uno sterminio che continua senza tregua in tutto il Brasile e che colpisce migliaia di giovani neri e poveri delle favelas e delle periferie.[leggi tutto]
30.05.15
"Giornalista" brasiliano cerca di intervistare un giovane ucciso dalla polizia
Dopo aver esibito due minorenni in stato d'arresto, cosa questa che già sarebbe vietata per legge, un "giornalista" di una televisione brasiliana dello stato del Sergipe, tenta d'intervistarne un terzo che è già morto...
"Tolleranza Zero" è uno degli innumerevoli programmi sensazionalisti che vanno in onda all'ora di cena sulle televisioni brasiliane, che esaltano le azioni della polizia contro il crimine, offrendo ai telespettatori quanti più dettagli sanguinari possibile.
Tre minorenni sono stati arrestati, dopo un inseguimento, per aver rapinato un minimarket. Senza il minimo rispetto per la dignità della persona, musica di suspense in sottofondo, il "giornalista" intervista e mostra due dei giovani, stesi a terra e ammanettati, gli domanda quanti anni hanno e dove abitano. Il video che vi proponiamo, contrariamente a quello andato in onda, oscura i volti dei due minorenni. Lì accanto un terzo giovane appare steso a terra, ammanettato e con il volto riverso sull'asfalto. Il "giornalista" si avvicina e domanda anche a lui quanti anni abbia. Dopo alcuni secondi di silenzio, il "giornalista" sente un poliziotto dire: "Questo qui è già morto" e allora, dopo una risatina, dice: "Sembra incredibile, stavo cercando di intervistare uno che è già morto! Ma guardate qui (dice indicando il cofano aperto dell'auto) il materiale che è stato rubato..."
MARZO 2015
22.03.15
Contro il genocidio del popolo nero, non un passo indietro!
L'intervento di Hamilton Borges, leader della Campanha Reaja/Quilombo Xis, all'assemblea della Corte Interamericana dei Diritti Umani (CIDH) dell'Organizzazione degli Stati Americani.
02.03.15
La rivolta della favela Maré
Lunedì 23 febbraio, una manifestazione pacifica di abitanti del complesso di favelas della Maré, indetta insieme ad organizzazioni per i diritti umani per protestare contro l'escalation di violenza provocata dall'occupazione militare che va avanti ormai da un anno, e che ha provocato negli ultimi giorni morti e feriti tra la popolazione, è stata ferocemente repressa dalla polizia e dall'esercito. Una pioggia di gas lacrimogeni si è abbattuta addirittura dentro le case, mentre sulla tangenziale che passa nei pressi della favela, si è assistito a vere e proprie scene di guerra. Sono intervenuti i blindati dell'esercito e le truppe antisommossa della polizia. In varie situazioni gli agenti ed i militari hanno aperto il fuoco contro gli abitanti che, esasperati, si sono riversati in strada mettendo in atto una vera e propria resistenza a colpi di pietre, bottiglie e fuochi d'artificio.
24.03.15
Madri in prima linea: dal lutto alla lotta!
Questo breve video con le testimonianze di madri i cui figli sono stati assassinati dalla polizia, è stato presentato all'udienza dell' Organizzazione degli Stati Americani (OEA), alla Corte Interamericana per i Diritti Umani (CIDH), il 20 marzo scorso, a Washington.
12.03.15
Panelaço, impeachment e odio di classe
Il "panelaço" è la versione brasiliana del "cacerolazo" negli altri paesi dell'America Latina, manifestazione di protesta molto rumorosa che consiste nel battere pentole e coperchi. Domenica 8 marzo, durante il discorso televisivo della presidente Dilma Rousseff, dalle verande dei quartieri di lusso delle principali città brasiliane, in migliaia si sono esibiti in un "panelaço" contro Dilma ed il suo partito, il PT (Partido dos Trabalhadores). Il video è parte del programma "Havana Connection", condotto dal giornalista e blogger Leonardo Sakamoto insieme a Guilherme Boulos, professore e coordinatore nazionale del MTST (Movimento Lavoratori Senza Tetto), Laura Capriglione, giornalista e scrittrice e Jean Willis, giornalista e deputato federale del PSOL.
29.03.15
Un cortometraggio di Clara Ianni e Debora Silva Maria, presentato alla 31° Biennale di San Paolo nel 2014. [Leggi tutto]
02.03.15
L'Assemblea Legislativa dello Stato di São Paulo (Alesp) ha insediato lo scorso 20 febbraio la Comissão da Verdade da Democracia “Mães de Maio”, che ha l'obbiettivo di fare luce sui crimini commessi dallo Stato dopo la fine della dittatura militare.
FEBBRAIO 2015
10.02.15
Diego, 22 anni, moto-taxista pacificato dalla polizia
Diego Algavez, 22 anni, lavorava già da 4 anni come moto-taxista nella favela Vila Cruzeiro, Complexo da Penha, a Rio de Janeiro. Domenica mattina, 8 febbraio, è stato assassinato con un colpo di fucile alla nuca da poliziotti militari della UPP (Unità di polizia pacificatrice). Diego era un giovane lavoratore, benvoluto nella sua comunità e senza nessun precedente penale. Secondo le testimonianze, il giovane si sarebbe fermato all'alt dato dai poliziotti ed è stato colpito appena sceso dalla moto, dopo che aveva posato il casco sulla sella del mezzo e si trovava di spalle ai poliziotti.
Il giorno successivo, come si vede nel video, i colleghi moto-taxisti di Diego hanno inscenato una protesta contro la polizia sfilando sulle loro moto per le strade della favela. La polizia ha sparato alcuni lacrimogeni di "avvertimento"...
13.02.15
Questo video amatoriale è stato postato su facebook nei giorni scorsi. Nel filmato, un gruppo di 4 poliziotti militari "esorcizzano" un giovane, evidentemente ubriaco e probabilmente disturbato psicologicamente, nella città di Goianira, area metropolitana di Goiânia (Stato di Goiás).
Nel video, che nella versione integrale postata sul social network, ha una durata di 9 minuti, un poliziotto militare "esorcista" tiene tra le mani la testa del giovane (identificato come Leandro) ed intima ripetutamente al "demonio" di uscire dal suo corpo "in nome di Gesù".
Gli altri poliziotti tengono vigorosamente bloccato il ragazzo, tenendolo per il collo e addirittura in due gli salgono sulle gambe, tanto che il ragazzo grida che lo stanno maltrattando e che lo vogliono uccidere. Durante il filmato si sente chiaramente la voce di qualcuno chiedere che venga chiamato un pastore.
Il poliziotto "esorcista", in un momento del suo rituale, ordina allo "spirito dell'alcolismo" di abbandonare il corpo di Leandro. Il video si interrompe ad "esorcismo" ancora in corso. A quanto dice l'autore del video, sembrerebbe che successivamente all'arrivo del fratello di Leandro e di un pastore, "il demonio" abbia finalmente lasciato il corpo del giovane. La Polizia Militare di Goiás ha fatto sapere di aver identificato i poliziotti del video, ma non ne ha divulgato i nomi. Un'indagine interna alla corporazione valuterà se ci sono gli estremi per sanzioni disciplinari agli esorcisti in divisa.
15.02.15
Brasile: i fantasmi del passato
Un eccellente documentario realizzato nel 2014 da Frédérique Zingaro e Mathilde Bonnassieux per la rete televisiva franco-tedesca Arte.
La dittatura militare in Brasile è durata 21 anni, dal 1964 al 1985. Il 10 dicembre 2014, Giornata Internazionale dei Diritti Umani, 50 anni dopo il colpo di stato, la Commissione Nazionale sulla Verità, incaricata dalla presidente Dilma Rousseff nel maggio 2012 di far luce sui crimini commessi in quegli anni sanguinari, ha presentato le sue conclusioni.
Il Brasile ha fatto un lavoro innegabile sulla memoria, che si è dimostrato però parziale e deludente per le vittime della dittatura e, soprattutto, continuerà a rimanere l'unico paese dell'America Latina che non giudicherà i suoi aguzzini, graziati con un'amnistia nel 1979.
L'impunità garantita ai militari di ieri è la stessa quasi sempre accordata a quelli di oggi. Le torture, i desaparecidos e gli assassini del regime di ieri, si perpetuano oggi nelle azioni della polizia militare.
"La dittatura non è mai finita", sostiene Débora Maria Da Silva, leader delle Mães de Maio (Madri di Maggio), in un intervista nel corso del documentario. La presidente Dilma Rousseff, ella stessa vittima della dittatura, ha rivendicato il suo passato di militante rivoluzionaria, durante la campagna elettorale, ed è stata rieletta alla Presidenza, ma ha prontamente chiuso il vaso di Pandora, per non ridare vita a vecchi fantasmi, ancora pericolosi.
GENNAIO 2015
15.01.15
09.01.15 Violenta repressione a S. Paolo
Lo scorso 9 gennaio molte migliaia di persone (30.000 secondo gli organizzatori, 5000 secondo la polizia) sono scese in piazza a San Paolo per manifestare contro i nuovi aumenti dei prezzi dei trasporti "pubblici" (in realtà gestiti da imprese private che fanno grandissimi profitti). La prima grande manifestazione del 2015 è stata repressa con violenza inaudita dalla polizia militare.
22.01.15
Un video filmato dai Munduruku della riunione con l'allora presidentessa della Funai, Maria Augusta Assirati, che, dopo aver ammesso le pressioni del governo contrario alla demarcazione della terra indigena per favorire la costruzione della diga sul Rio Tapajos, ha poi rassegnato le dimissioni nove giorni dopo.
19.01.15
San Paolo 16.01.15 - Secondo Atto contro la tariffa
Per la seconda settimana consecutiva, la manifestazione organizzata dall' MPL (Movimento Passe Livre) contro l'aumento della tariffa del trasporto pubblico a San Paolo (da 3 a 3,50 reais), che ha radunato circa 15.000 partecipanti, è stata violentemente dispersa dalla polizia militare.
22.01.15
Gli indigeni proclamano l’auto demarcazione della terra che può fermare la diga di São Luiz do Tapajós, il nuovo progetto di punta del governo brasiliano. Posta su suolo sacro, l’area verrebbe allagata dalla diga. "Noi non ce ne andiamo", dice il cacique (il capo indigeno). Leggi l'articolo
28.01.15
La polizia semina terrore e panico all'interno di una stazione della metropolitana al termine della quinta manifestazione di questo mese contro l'aumento delle tariffe dei trasporti urbani. La manifestazione si era svolta pacificamente.Malgrado la repressione delle scorse settimane, anche ieri in migliaia sono scesi in piazza.
31.01.15
42.000 adolescenti saranno assassinati entro il 2019
Uno studio pubblicato ieri, 28 gennaio 2015, denominato IHA (Indice di Omicidi Adolescenza), elaborato sulla base dei dati del 2012, stima che più di 42.000 adolescenti di età compresa tra i 12 ed i 18 anni corrono il rischio di essere assassinati nei comuni brasiliani con più di 100.000 abitanti.
31.01.15
Lo sterminio quotidiano della gioventù brasiliana
Continua a crescere, implacabile e senza sosta, il numero degli adolescenti assassinati in Brasile.
I dati percentuali degli assassini di adolescenti nelle città con più di 100.000 abitanti, presentati questa settimana dalla Segreteria dei Diritti Umani, sono spaventosi.
Video 2013/14
versioni italiane e sottotitoli: Carlinho Utopia
DICEMBRE 2014
22.12.14
Il video intitolato "Madri - effetti psicologici della violenza della polizia nelle famiglie" propone i resoconti di alcune delle madri i cui figli sono stati uccisi dalla polizia nello Stato di San Paolo, in Brasile, tra il 12 e il 21 maggio 2006.
12.12.14
Thiago "giustiziato" dalla polizia mentre chiede aiuto.
Thiago, 22 anni, "giustiziato" dalla polizia militare di san paolo con 10 colpi di pistola mentre chiede aiuto. [approfondisci]
09.12.14
Cadê Davi Fiúza? | Dov'è Davi Fiúza?
Una serie infinita di assassini e "sparizioni" di giovani neri e poveri delle periferie di Salvador da Bahia, con l'evidente coinvolgimento della polizia. Il caso del giovane desaparecido Davi Fiúza, di 16 anni. La denuncia dei genitori, di Amnesty International e di altri movimenti di difesa dei diritti umani. Per saperne di più leggi l'articolo
SETTEMBRE 2014
29.09.14
DILEMMA NELLE PRESIDENZIALI BRASILIANE:
L'APPARATO ESCRETORE È RIPRODUTTIVO?
Il candidato a presidente della Repubblica brasiliana, Levy Fidelix, sostiene di no, ma, considerando la sua stessa esistenza in vita, verrebbe proprio da pensare il contrario!
Questo breve estratto dal dibattito elettorale tra tutti i candidati alla presidenza, andato in onda ieri sera, 28 settembre, dagli studi della televisione brasiliana Record, sarebbe esilarante, se non facesse riferimento ad una realtà drammatica. Il candidato Fidelix esprime il meglio dell'omofobia a sfondo religioso in un paese, il Brasile, che è tristemente in testa a tutte le classifiche mondiali della violenza contro omosessuali, transessuali e lesbiche: un omicidio motivato da ragioni omofobe ogni 28 ore. Il 44% dei morti per omofobia in tutto il mondo sono brasiliani...
P.S. dopo il suo intervento televisivo, i "like" sulla pagina di Levy Fidelix sono aumentati del 470%
24.09.14
Poliziotto militare uccide ambulante
San Paolo. Poliziotto militare uccide Carlos Augusto Braga, un venditore ambulante di 30 anni sparandogli alla testa. L'episodio viene filmato da decine di cellulari... leggi l'articolo
18.09.14
dell'occupazione São João. Oltre 200 famiglie di lavoratori senzatetto, circa 800 persone, tra cui moltissime donne (anche in stato di gravidanza) e bambini, migranti africani e latinoamericani...
AGOSTO 2014
20.08.14
il Brasile è uno stato genocida? In una trasmissione televisiva ne hanno discusso Flávio Gomes, giurista e Deborah Maria da Silva, fondatrice e coordinatrice del Movimento Mães de Maio. Leggi l'articolo
19.08.14
Il vignettista Carlos Latuff racconta le persecuzioni e le minacce di morte ricevute affrontando il tema che considera l'argomento tabù in Brasile: la violenza e la corruzione della polizia. In un'intervista a Media Ninja a Rio de Janeiro, Latuff sostiene la legalizzazione delle droghe e la smilitarizzazione della sicurezza pubblica come possibili misure per ridurre la violenza contro la gioventù nera.
05.08.14
Jonathan, pacificato a 19 anni
Rio, favela di Manguinhos. Ana Paula, una madre coraggio che chiede giustizia per suo figlio e per tutte le vittime della violenza della UPP (polizia pacificatrice). Leggi l'articolo
04 agosto 2014
Video amatoriale che documenta l'esecuzione sommaria da parte di poliziotti del CORE, di un giovane di 19 anni. Allyson Fernandes Silva de Lima, 19 anni, aveva le mani in alto in segno di resa, ma è stato fatto inginocchiare e poi "giustiziato". L'agghiacciante episodio, avvenuto al Morro do Banco a Rio de Janeiro. Leggi l'articolo
MAGGIO 2014
31.05.14
Il prezzo della Coppa del Mondo
Documentario del giornalista danese Mikkel Keldorf sui costi sociali ed umani della Coppa del Mondo Fifa 2014.
26.05.14
Senza luce... não vai ter copa!
In Brasile almeno 242.000 famiglie, circa 1 milione di persone, vivono senza energia elettrica in casa. Il giornalista Rafael Luis Azevedo, ha viaggiato per 1300 km. nell'entroterra del Ceará per raccontare il quotidiano di alcune persone che non vedranno la Coppa del Mondo.
23.05.14
Un rap #NãoVaiTerCopa di un gruppo di giovani delle periferie di Fortaleza, nello stato del Ceará in Brasile. Prodotto dal collettivo Nigéria - Comunicação e Audiovisual
20.05.14
Parodia in chiave "No Coppa" della canzone "Pra frente Brasil", composta nel 1970 da Miguel Gustavo per incoraggiare la nazionale brasiliana ai mondiali di calcio.
18.05.14
La lotta dei senza tetto davanti allo stadio della Coppa
San Paolo, 15 Maggio 2014. Blocco stradale del MTST (Movimento Lavoratori Senza Tetto) nei pressi dell'Arena Corinthians, lo stadio che inaugurerà i Mondiali.
01.05.14
Intervista ad una donna delle favelas Pavão-Pavãozinho dove, il 22 aprile scorso, la UPP (Unità di Polizia Pacificatrice) ha ucciso il giovane Edilson Santos da Silva, 27 anni. Il giovane è stato ucciso nel corso delle proteste degli abitanti della favela seguite alla tortura ed all'uccisione, sempre da parte di agenti della UPP, del popolare ballerino Douglas "DG" Rafael Pereira.
FEBBRAIO 2014
06.02.14
Un bambino nero, nudo, incatenato ad un palo per la gola, con un blocco di ferro per biciclette. Sul corpo i segni inequivocabili delle botte e della tortura. Un'orecchio tagliato da una coltellata. A ridurlo in quello stato un gruppo di giovani uomini delle zone "bene" che si fanno chiamare "I giustizieri" e che praticano lo "sport" della caccia ai ladri (presunti), ai mendicanti, ai marginali.
Un paio di giorni dopo, Rachel Sheherazade, "giornalista opinionista" al telegiornale di prima serata della rete nazionale SBT, commenta così...
02.02.14
Cortometraggio sugli sgomberi forzati e le demolizioni al Morro da Providência, la più antica comunità (favela) di Rio de Janeiro, per conto della speculazione immobiliare che si accompagna alle "grandi opere" per i mondiali di calcio del 2014 e le olimpiadi del 2016.
NOVEMBRE 2014
27.11.14
Azione di solidarietà alla lotta del popolo messicano, per la verità e giustizia per i 43 studenti desaparecidos di #Ayotznapa, che si è svolta il 26 novembre davanti al consolato messicano di San Paolo in Brasile.
25.11.14
#JovemNegroVivo #GiovaneNeroVivo /2
Nel 2012, 56 mila persone sono state assassinate in Brasile. Di queste 30 mila erano giovani tra i 15 ed i 29 anni e, del totale, il 77% erano NERI. Questa non può più essere la realtà dei giovani brasiliani. Amnesty International Brasil Anistia Internacional Brasil) ha lanciato la campagna #JovemNegroVivo (Giovane Nero Vivo) che ha l'obbiettivo di mobilitare la società brasiliana per rompere il muro d'indifferenza di fronte allo sterminio di giovani neri in Brasile. Firma il manifesto di Amnesty International Brasile.
25.11.14
#JovemNegroVivo #GiovaneNeroVivo /1
30.000 giovani assassinati all'anno. 2500 al mese. 82 al giorno. 7 ogni due ore. Il 77% sono neri. Più scioccante di questa realtà c'è solo l'indifferenza. Firma il manifesto di Amnesty International Brasile.
25.11.14
Chi ha ucciso Ricardo? Quem matou Ricardo?
Ricardo Ferreira Gama, 30 anni, addetto alle pulizie presso l'università di Santos (San Paolo). Ucciso il 2 di agosto del 2013 da 4 uomini incappucciati, due giorni dopo essere stato aggredito da una pattuglia di poliziotti militari proprio di fronte all'università. Oggi, 25/11/14, i suoi compagni dell'università manifesteranno ancora una volta per domandare ciò che continua a rimanere senza risposta: #QuemMatouRicardo?
23.11.14
E Leblon si trasformo' in Palmares!
Rio de Janeiro, 20 novembre, Giornata della Coscienza Nera. Festosa invasione della spiaggia più "esclusiva" di Rio da parte dei Lavoratori Senza Tetto (MTST) dell'occupazione "Zumbi dos Palmares".
17.11.14
Gustavo, 10 anni, dà una lezione di cittadinanza e di antirazzismo
Gustavo Gomes Silva dos Santos è un alunno di quinta elementare di una scuola pubblica di Vila Curuçá, a São Paulo. La televisione Rede TVT lo ha intervistato durante le attività del “Leituraço”, un'iniziativa promossa dal comune per diffondere la conoscenza di racconti e storie della cultura africana ed afro-brasiliana. Ascoltate cosa ha da dire Gustavo circa l'importanza della cultura afro-brasiliana in funzione della lotta al razzismo.
04.11.14
Polizia Militare di San Paolo: licenza d'uccidere
Cresce senza soste la letalità della polizia militare, figlia della dittatura militare. Servizio della Rede TVT, nov.2014.
GIUGNO 2014
19.08.14
La festa negli stadi non vale le lacrime delle favelas
Abitanti delle favelas e manifestanti sono scesi in piazza per denunciare le azioni violente ed i molti assassini di innocenti causati dalla Polizia Militare di Rio de Janeiro e dalle cosiddette Unità di Polizia Pacificatrice (UPP).
22.06.14
La Coppa del Mondo per gran parte della popolazione in condizioni di povertà, è un naufragio. Le persone reali che sono sopravvissute alle onde giganti della violenza e dell'esclusione si aggrappano ai loro diritti rifiutandosi di consegnare le conquiste sociali. Sidnéia è venditrice ambulante di pizzette, vive nell'occupazione di terra denominata "Coppa del Popolo", a São Paulo, proprio nei pressi dello stadio che sta ospitando la Coppa...
19.06.14
Sulle note di "Bella Ciao", giovani cileni solidarizzano con un gruppo di manifestanti "No Coppa" all'uscita dello stadio Maracanã di Rio de Janeiro dopo l'incontro tra Chile e Spagna, (18.06.14)
Cosa pensava Socrates della FIFA e della Coppa del Mondo in Brasile nel 2014. Questa intervista a Socrates, è andata in onda il 26 ottobre 2011. Si tratta di una delle sue ultime apparizioni televisive prima di lasciarci, poco più di un mese dopo, il 4 dicembre 2011. "...penso che per il paese sarebbe molto meglio se non si facesse questa Coppa. La FIFA arriva qui, porta il "Circo" e poi si porta via tutto. In un mese si porta via tutto! A noi cosa resta?"
02.06.14
Favela Metrô-Mangueira resiste!
Rio de Janeiro, Favela Metrô-Mangueira, gennaio 2014. Sgomberi forzati di centinaia di famiglie, case demolite, violenza della polizia. Il tutto per "ripulire" un'area che si trova nei pressi dello stadio Maracanã. La Coppa del Mondo è alle porte e su quell'area dovrebbe sorgere un parcheggio. La voce della favela...
APRILE / MARZO 2014
25.04.14
Rio. L'urlo di rabbia della madre di DG contro la polizia
Proteste contro la UPP (Unità di Polizia Pacificatrice) durante la sepoltura di Douglas Pereira "DG" a Rio de Janeiro.
23.04.14
Rio de Janeiro: la rivolta delle favelas
Ancora morti, barricate e rivolte a Rio de Janeiro. Le favelas Pavão, Pavãozinho e Cantagalo si rivoltano dopo l'uccisione da parte della polizia pacificatrice di "DG" un giovane e popolare ballerino. Nel corso delle proteste la polizia ha ucciso un altro giovane con disabilità mentali.
Parla la madre di "DG"
08.04.14
Contro Copertina della Coppa del Mondo
Una parodia musicale di Daniel Santos sulle note di When I Was Your Man - Bruno Mars.
23.03.14
Scusami Neymar (Desculpe, Neymar)
Canzone scritta ed interpretata dal compositore brasiliano Edu Krieger contro l'organizzazione dei mondiali in Brasile.
16.03.14
"Sono morto alla maré" (Morri na Maré)
un documentario sull'impatto della violenza sui bambini della favela Complexo da Maré, a Rio de Janeiro, raccontato attraverso lo sguardo dei bambini stessi. È stato realizzato dai giornalisti francesi Marie Naudascher e Patrick Vanier, entrambi radicati a Rio.
GENNAIO 2014
17.01.14
"Sulla strada della Coppa" (A caminho da copa)
Espropri, demolizioni, sfratti e rimozioni forzate che colpiscono sempre e solo le classi più povere e gli abitanti delle favelas, eseguite violentemente dalle forze di polizia. E' con queste modalità che le grandi opere per la Coppa del Mondo e per le Olimpiadi avanzano in Brasile. "Stiamo assistendo a rimozioni che ricordano pratiche naziste. Case marcate senza preavviso in un giorno, per essere demolite il giorno dopo. Trattori che passano sopra le case..." (Juca Kfouri, sociologo e commentatore sportivo, in un passo del documentario)
OTTOBRE 2014
16.10.14
Belém, vigliacchi in divisa
In una strada della periferia di Belém, nello stato brasiliano del Pará, un uomo aggredisce e colpisce ripetutamente una donna nell'assoluta indifferenza dei poliziotti militari presenti. Video amatoriale filmato domenica 12 ottobre 2014.
09.10.14
UPP in azione
Poliziotti militari della UPP (Unità di polizia pacificatrice) obbligano un abitante della favela Vila Kennedy, a Rio de Janeiro, a battere ripetutamente la testa contro un muro, ad implorarli di non ucciderlo e ad esaltare le UPP. Il video è stato inviato ieri, 08.10.14, al giornale Extra.
04.10.14
Mi gridarono negra!
"Me gritaron negra" di Victoria Santa Cruz
Brano tratto dal documentario
"Victoria - Black and Woman"
Perù, 1978
La poetessa Victoria Santa Cruz (La Victoria, Lima, 27.10.1922 - Lima, 30.08.2014) è stata una compositrice, coreografa e disegnatrice peruviana, particolarmente dedicata all'arte afro-peruviana e all'antirazzismo. Il suo poema Me Gritaron Negra è una bandiera della lotta contro il razzismo.
LUGLIO 2014
30.07.14
7 a 1 (solo) l'ultimo numero imbarazzante per il Brasile.
L'ULTIMO VIDEO DI CARLA DAUDEN,
l'ultimo (il terzo in ordine di tempo) dei suoi atti d'accusa, pubblicato in collaborazione con Il Guardian. Il suo primo video, "No, io non andrò in Brasile per la Coppa del Mondo" pubblicato su Youtube nel giugno del 2013fu visualizzato da milioni di persone in tutto il mondo. Carla Dauden è una filmaker brasiliana di 23 anni, residente negli Stati Uniti, che in sei minuti di video, spiegava i motivi delle proteste e raccontava a tutto il mondo, perché il Brasile non dovrebbe spendere milioni di dollari per l'organizzazione dei mega-eventi sportivi in calendario: Confederation Cup, Mondiali 2014 e Olimpiadi 2016. L'appello venne registrato prima che iniziassero le proteste che hanno portato nella strade di tutto il paese milioni di manifestanti.
28.07.14
Claudia da Silva Ferreira
Attenzione: Il video contiene immagini forti.
Sono liberi e sono tornati "al lavoro" i 6 poliziotti militari di Rio de Janeiro, che a marzo scorso hanno ucciso la giovane Claudia Ferreira e ne hanno trascinato il corpo appeso alla loro auto per oltre 300 metri. Claudia da Silva Ferreira aveva 38 anni. Madre di 4 figli, nera, addetta alle pulizie in un ospedale, abitante della favela di Congonho nella zona nord di Rio de Janeiro, quella domenica mattina era uscita per comprare pane e caffè e, "scambiata per una trafficante di droga e armata", fu colpita dai poliziotti militari con 2 colpi, uno alla gola ed un altro alla schiena. Leggi l'articolo
26.07.14
Bope: banda armata con il patrocinio dello stato
Luiz Eduardo Soares, antropologo, scienziato politico e scrittore, esperto in sicurezza pubblica e già Segretario nazionale di Sicurezza Pubblica nel primo governo Lula (poi allontanato a causa di varie pressioni politiche) sintetizza l'assurdo degli arresti di attivisti e manifestanti. La polizia militare e le sue truppe speciali "BOPE", costituiscono un'associazione a delinquere armata con la benedizione ed il patrocinio dello stato.
22.07.14
Video incastra poliziotti giustizieri
Un video registrato dalle telecamere interne della loro vettura incastra i due poliziotti che hanno assassinato il giovane Matheus (14 anni). il video riprende i due poliziotti militari di Rio de Janeiro mentre arrestano e poi conducono su una collina due adolescenti di 14 e 15 anni per "giustiziarli". Il più giovane, Matheus Alves dos Santos, è stato ritrovato morto 5 giorni dopo, grazie alla coraggiosissima testimonianza del secondo ragazzo, di 15 anni, che è sopravvissuto (fingendosi morto dopo il secondo degli spari che lo hanno raggiunto) ed ha denunciato l'accaduto.
21.07.14
Continua l'ondata repressiva contro i movimenti sociali. L'avvocatessa per i diritti umani Eloisa Samy, ha chiesto asilo politico al consolato dell'Uruguay a Rio de Janeiro. In questo video, Eloisa Samy, rende la sua testimonianza ed espone le ragioni per cui sostiene di essere perseguitata politicamente dallo Stato brasiliano.
16.07.14
Arresti preventivi ed arbitrari prima della finale della Coppa del Mondo
Sabato 12 luglio 2014. Alla vigilia della finale della Coppa del Mondo, decine di attivisti arrestati "preventivamente". Leggi l'articolo.
05.07.14
Quando "dittatura" non è più solo metafora... immagini di ordinaria repressione di stato a San Paolo, durante il dibattito pubblico che si è svolto in Piazza Roosevelt il 1 luglio 2014.
01.07.14
L'ultimo saluto al piccolo Felipe
Luiz Felipe, 4 anni. è stato "pacificato" per sempre dalla polizia in una favela di Rio a mezz'ora dallo stadio Maracanã, il 25 giugno 2014. In questo video, realizzato dal Coletivo Mariachi, le immagini del suo funerale, la commozione, la rabbia e la sete di giustizia della favela, la voce dei suoi abitanti...
DICEMBRE / GIUGNO 2013
14.12.13
SI, puoi ancora andare ai mondiali, SE...
Il suo primo video, pubblicato su Youtube nel giugno scorso, fu visualizzato da milioni di persone in tutto il mondo. Nel nuovo video, Carla
Dauden ci racconta che SI... si potrebbe forse andare ai mondiali in Brasile, SE...
24.06.13
Ecco come si prepara la Coppa del Mondo in Brasile
Come rimuovere forzatamente gli abitanti di una favela in 5 semplici passi. Una breve animazione di poco più di 2 minuti lo spiega in modo chiaro. Il finale del video, invece, non è un cartone animato, ma la tragica, violenta realtà.
23.06.13
un breve documento di cronaca, dalla grandissima intensità narrativa, su una giornata di lotta del movimento per le strade di Rio de Janeiro e sulla violenta repressione della polizia. Questo lavoro, prodotto dalla Três Filmes è stato realizzato da media-attivisti brasiliani.
21.06.13
No, io non vado in Brasile per la Coppa del Mondo
Carla Dauden è una filmaker brasiliana di 23 anni, residente negli Stati Uniti, che in sei minuti di video, spiega i motivi delle proteste e racconta a tutto il mondo, perché il Brasile non dovrebbe spendere milioni di dollari per l'organizzazione dei mega-eventi sportivi in calendario: Confederation Cup, Mondiali 2014 e Olimpiadi 2016.
08.06.13
Coppa del Mondo 2014: Chi vince questa partita?
Questo video è stato in parte realizzato con i filmati di abitanti, video-attivisti, media indipendenti e collaboratori della resistenza contro la violazione dei diritti umani nel contesto internazionale dei mega-eventi.
07.06.13
Carlos Latuff - intervista: "Coppa e Olimpiadi: chi ci guadagna?"
Carlos Latuff, cartoonista brasiliano conosciuto a livello internazionale per il suo impegno sociale e politico, affronta, in questa intervista, la questione degli sfratti e delle rimozioni forzate prodotte dalle grandi opere per la Coppa del Mondo e le Olimpiadi. Il video, grazie anche ad altri contenuti filmati, offre uno spaccato sulle gravi violazioni dei diritti umani e sulla grande offensiva della speculazione immobiliare e dei grandi capitali multinazionali (sostenuti dal governo) in occasione di questi mega-eventi.