23.09.14
Rafael Braga, l'uomo che è stato condannato per porto di disinfettante e candeggina
Nero, povero e senzatetto: il capro espiatorio perfetto. Rafael è stato condannato a 5 anni di reclusione
Rafael Vieira Braga, 26 anni, raccoglitore di rifiuti riciclabili (lattine di bibite) è stato arrestato il 20 giugno 2013 durante la più grande manifestazione della storia brasiliana, che si svolse nella Avenida Presidente Vargas, nel centro di Rio de Janeiro.
Quel giorno la Tropa de Choque (la polizia antisommossa) della polizia militare di Rio sgomberò quasi un milione di persone dalla strada, in una vera e propria operazione militare. Spensero le luci del viale e sparando proiettili di gomma, granate stordenti e gas lacrimogeni, inseguirono i manifestanti in un raggio di oltre 5 km, tra il centro e la zona sud della città.
Il giudice non ha tenuto conto della dichiarazione di Rafael, che usava quei prodotti per pulire il marciapiede dove dormiva durante la notte ed anche per guadagnarsi qualche spicciolo pulendo i parabrezza delle auto. E nemmeno ha tenuto conto del rapporto degli artificieri della polizia civile (vedi foto), che scrissero testualmente che il materiale trovato aveva una "infima possibilità di poter funzionare come bottiglia Molotov ".
E a nulla sono servite le mobilitazioni, tra le altre, di ONG come Amnesty International. Si è adottata la bizzarra tesi secondo la quale il possesso di un prodotto liberamente commercializzato (il Pinho Sol) possa configurare il reato di possesso di ordigno esplosivo!
L'immagine mostra la parte della perizia realizzata dalla polizia civile sui prodotti che Rafael Braga portava con se. Come è possibile condannare qualcuno a 5 anni per possesso di materiale adatto alla fabbricazione di bottiglie molotov, quando i periti attestano che lo stesso è "pochissimo adatto" ed ha una "infima possibilità" di servire allo scopo?
Il 26 Agosto 2014 gli avvocati dell'Istituto Difesa dei Diritti Umani hanno presentato ricorso al Tribunale di Rio per il rilascio o la riduzione della pena. I giudici hanno concesso solo due mesi di riduzione della pena: una ulteriore drammatica beffa!
L'ennesimo caso che conferma la selettività razziale e di classe della giustizia e della società brasiliana. Le carceri brasiliane sono stracolme di giovani neri, poveri e dal bassissimo grado di istruzione. Povero, nero e senza amici influenti, Rafael non è stato altro che l'ennesimo signor nessuno, che si trovava nel luogo e nel momento sbagliato, quando gli agenti della repressione erano alla ricerca di un capro espiatorio per giustificare i loro soprusi contro il diritto alla libera manifestazione.
È emblematico che di tutti gli arrestati per manifestazioni di piazza dalle giornate del giugno 2013 ad oggi, Rafael sia l'unico ad essere stato condannato.
Su Facebook è tuttora attiva una pagina/evento dedicata alle iniziative di lotta per la liberazione di Rafael Braga
"Campanha pela Liberdade: Rafael Braga e Todxs Presxs Políticxs"