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San Paolo: democrazia accerchiata e violentata

Le manifestazioni di San Paolo contro il nuovo aumento delle tariffe dei trasporti promosse dal Movimento Passe Livre represse con inaudita violenza dalla polizia. Abbiamo seguito le vicende pubblicando una serie di post e video tra il 9 ed il 22 gennaio sulla nostra pagina Facebook che vi riproponiamo di seguito:

San Paolo, 21.01.16

Ancora una volta la polizia reprime con violenza una manifestazione (la quinta) contro l'aumento delle tariffe dei trasporti pubblici a San Paolo. Feriti e arresti. A seguire la nota di Amnesty International

LO STATO BOMBARDA LA COSTITUZIONE CON LA VIOLENTA REPRESSIONE ALLA MANIFESTAZIONE DI SAN PAOLO
Oggi, durante la 5° manifestazione convocata contro l'aumento delle tariffe dei trasporti pubblici, ancora una volta il governo di San Paolo ha impedito il diritto di libera manifestazione, garantito dalla Costituzione Federale. "La polizia ha accerchiato i manifestanti e poi li ha attaccati, come abbiamo visto nei video della stampa e dei media-attivisti. La repressione violenta e l'interruzione di una protesta pacifica violano la Costituzione", ha affermato Atila Roque, direttore di Amnesty International Brasile. "È deplorabile che, invece di promuovere un dibattito politico sulla questione del trasporto pubblico, rivendicazione delle manifestazioni, lo stato risponda ai giovani con spari e bombe, sfidando il diritto alla democrazia e alla protesta". La manifestazione era stata convocata dal Movimento Passe Livre ed altri collettivi giovanili di San Paolo che discutono sulla mobilità urbana ed il diritto alla città.

Come sono andate le cose:

La Polizia Militare ha accerchiato la manifestazione fin dal suo concentramento, al Terminal degli autobus Parque D. Pedro II, nel centro della città con l'intento di imporre ai manifestanti il percorso del corteo. Dopo tre ore di negoziati, i manifestanti si sono mossi in corteo e, scortati da un imponente spiegamento di polizia, si sono diretti verso Praça da República, dove li attendeva un vero scenario dai guerra, con due blindati delle truppe antisommossa e centinaia di poliziotti. I manifestanti volevano proseguire fino all'Assemblea Legislativa di San Paolo, ma la polizia glielo ha impedito, violando chiaramente il diritto alla libera manifestazione. Tutte le vie di accesso alla Piazza sono state bloccate dalla polizia e la locale stazione della metropolitana chiusa. I manifestanti hanno alzato le braccia ed hanno cercato di avanzare intonando lo slogan "Senza Violenza!", e sono stati immediatamente attaccati con decine di bombe di gas lacrimogeno, granate stordenti e spari con pallottole di gomma, oltre ad essere colpiti dai manganelli e dagli scudi dei poliziotti. Come si vede in questo video, la polizia ha sparato più di 15 bombe in 30 secondi per disperdere la moltitudine 

Fino a questo momento non si conosce il numero preciso dei feriti, ma almeno tre manifestanti hanno riportato gravi ferite e quattro sarebbero stati arrestati. Non si registrano danni al patrimonio pubblico da parte dei manifestanti.

14.01.16

Foto scattata pochi minuti fa di fronte al Teatro Municipale di San Paolo, uno dei luoghi dove si concentreranno i due cortei previsti oggi contro l'aumento delle tariffe dei trasporti pubblici. Il clima è molto teso e lo spiegamento di forze della polizia militare imponente in tutto il centro della città. Si teme una replica della brutale e assurda repressione dello scorso martedì. Nella foto, uno dei nuovi blindati di fabbricazione israeliana impiegati dalla polizia militare

12.01.16

San Paolo, ultim'ora. Situazione gravissima. Uno schieramento di polizia imponente e fortemente armato ha impedito lo svolgimento della manifestazione contro l'aumento delle tariffe dei trasporti e reprime con brutalità inaudita i manifestanti pacifici. La polizia ha accerchiato i manifestanti prima ancora che il corteo potesse mettersi in movimento. molti feriti e arresti.

 

Di seguito una sequenza di post di Padre Julio Lancellotti e di Atila Roque, direttore di Amnesty Internacional Brasil che rendono bene l'idea della grave situazione ancora in corso

 

Padre Lancellotti:

"Sono nell'Avenida Paulista dove ho appena assistito ad un massacro promosso della polizia militare, molte bombe di gas lacrimogeno e truculenza. Siamo in mezzo ad una guerra."

 

"Con molti altri mi sono rifugiato in un negozio e ci hanno asfissiato con i lacrimogeni. Siamo usciti spinti ed insultati dalla polizia militare, accerchiati da ogni lato."

 

"L'azione della polizia militare è vendetta deliberata contro manifestanti che nemmeno sono riusciti a muoversi dal luogo del concentramento e sono stati duramente attaccati. Oltre agli effetti del gas, una grande sofferenza davanti a tanta violenza."

 

"Non esiste libertà di manifestazione a San Paolo, è stata soppressa dalla Forza e dalle bombe, di cui io stesso sono stato vittima, non esiste dialogo possibile, abbiamo tentato di tutto!"

 

"I giovani che stavano nella manifestazione e adesso vengono inseguiti e cacciati per le strade di San Paolo dalla polizia militare, potranno ora capire bene cosa è stata l'occupazione nazista e cosa significa resistere!"

 

Atila Roque:

"Il governo di San Paolo sta mostrando tutta la sua intolleranza contro una manifestazione pacifica mandando le truppe antisommossa a reprimere persone immobili"

 

"Il governo e la polizia militare di San Paolo coprono di vergogna il Brasile e offendono gravemente lo stato di diritto"

 

"Persone ferite dalla polizia, bombe di gas e granate stordenti utilizzate senza che ci fosse la minima minaccia di violenza da parte dei manifestanti, polizia antisommossa che ha accerchiato i manifestanti fermi, tutto filmato, scene che offendono i principi più elementari del diritto alla libera manifestazione. Il nome di tutto questo è vandalismo istituzionale capitanato dal governo di San Paolo"

 

"La polizia militare continua ad inseguire persone lungo le strade di San Paolo, entrando con le motociclette dentro i palazzi, accerchiando, lanciando bombe. La copertura dei media è stata infame, contraddicendo le sue stesse immagini. Chiamano "fuoco del tumulto" dei giovani disperati che tentano di liberarsi dall'accerchiamento di moto e che cercano di respirare... vergogna!"

SAN PAOLO, 11.01.16 - ADDESTRAMENTO DELLA POLIZIA MILITARE CONTRO I MANIFESTANTI

Un video mostra il violento addestramento della polizia militare di San Paolo in vista della manifestazione prevista oggi contro l'aumento delle tariffe dei trasporti publici.

Un video amatoriale mostra come la Polizia Militare si sta preparando per la seconda manifestazione promossa dal Movimento Passe Livre contro l'aumento delle tariffe dei trasporti pubblici a San Paolo.La tariffa, già molto cara per le tasche medie dei brasiliani, diventa sempre più insostenibile ed è passata dai 3,50 ai 3,80 reais, riguardando le singole corse sui bus, sulla metropolitana ed i treni metropolitani.La prima manifestazione, che ha visto scendere in piazza non meno di 15.000 persone, è stata violentemente repressa dalla polizia, che ha trasformato la piazza in uno scenario di guerra, con feriti ed almeno 15 persone arrestate.La tattica utilizzata dalla polizia militare nell'addestramento è quella dell'accerchiamento dei manifestanti, che scaturisce in una sorta di vera e propria prigione collettiva che secondo molti avvocati costituirebbe un atto assolutamente sproporzionato e lesivo della libertà di manifestazione garantita dalla Costituzione. Questa tattica è già stata usata nel corso delle manifestazioni del 2014 contro la Coppa del Mondo, quando centinaia di manifestanti pacifici, tra i quali molti giornalisti e reporter, vennero tenuti isolati per ore, tra intimidazioni e percosse, per poi essere tratti in arresto pur senza essere responsabili di alcunché. La seconda manifestazione contro l'aumento delle tariffe è stata convocata per oggi a partire dalle 17 nella centrale Praça do Ciclista

MANIFESTAZIONI CONTRO L'AUMENTO DELLE TARIFFE ANCHE A RIO DE JANEIRO, DOVE VA IN SCENA L'ANACRONISTICA REPRESSIONE DELLA POLIZIA MILITARE 

Rio de Janeiro, 08.01.16

La cavalleria della Polizia Militare sguaina le spade (si, avete letto bene... SGUAINA LE SPADE!) e decide di attaccare un gruppo di giovani al termine della manifestazione contro l'aumento delle tariffe dei trasporti pubblici che, così come a San Paolo, ha vissuto a Rio momenti di grande tensione e una forte azione repressiva da parte della polizia. Gli agenti a cavallo si sono lanciati all'attacco in una stretta stradina nelle vicinanze del centro, trovandosi così accerchiati dai manifestanti. Dopo aver investito un signore (fortunatamente in maniera non grave) ed aver subito il lancio di vari oggetti e di molti insulti da parte dei giovani, i nostri eroi sono stati tratti "in salvo" dall'intervento di colleghi motorizzati.

Foto Marta Zoet

#‎PerLaFineDellaPoliziaMilitare‬ brasiliana!
La dittatura militare in Brasile si è formalmente conclusa nel 1985 ma da allora, come ricorda Debora Maria da Silva, leader delle Mães de Maio (Madri di Maggio), non è ancora stato possibile festeggiarne la fine, perché tutti i governi democraticamente eletti da allora si sono dimenticati di avvisare la polizia militare. Nel breve video, oltre alle parole di Debora, un estratto di un'intervista televisiva a Martim de Almeida Sampaio, presidente dell'OAB (Ordine degli Avvocati Brasiliani), andata in onda nei giorni successivi alla violentissima repressione della polizia a San Paolo, nel corso delle manifestazioni contro l'aumento delle tariffe pubbliche. De Almeida Sampaio ha ricordato che l'unica soluzione possibile è quella di sciogliere definitivamente la polizia militare, così come suggerito da una risoluzione del Comitato per i Diritti Umani dell'ONU nel 2012. La polizia Militare, ha detto, è incompatibile con uno stato democratico di diritto.

14.01.16

I NUOVI BLINDATI DI FABBRICAZIONE ISRAELIANA IN DOTAZIONE ALLA POLIZIA MILITARE DI SAN PAOLO SONO COSTATI OLTRE 30 MILIONI DI REAIS

Il giro di affari e collaborazioni tra l'industria bellica israeliana e quella brasiliana è notoriamente fiorente ed in costante crescita, una partita da miliardi di dollari cresciuta nell'era delle presidenze Lula e Dilma Rousseff. Lo è anche nel campo degli armamenti per la gestione dell'ordine pubblico, come dimostrato dall'acquisto da parte del governo di San Paolo, di questi mezzi blindati ipertecnologici che, al costo di oltre 30 milioni di reais, vanno a rafforzare la dotazione della sua polizia militare. Sei dei quattordici mezzi ordinati sono già operanti, come abbiamo visto nelle drammatiche scene della violentissima repressione alla manifestazione del 12 gennaio scorso contro l'aumento dei trasporti pubblici. Le industrie israeliane fornitrici sono la PLASAN Secutiry Solutions e la Hatehof Armored Vehicles LTD. Per approfondire l'argomento dei rapporti in campo di forniture belliche tra Brasile ed Israele, leggi qui

San Paolo 12.01.16
San Paolo 12.01.16

San Paolo, 08.01.16

PADRE JULIO LANCELLOTTI, UN PRETE SEMPRE IN PRIMA LINEA

Breve intervista a Padre Julio Lancellotti durante la manifestazione contro l'aumento delle tariffe dei trasporti pubblici che si è svolta ieri (08 gennaio) a San Paolo, violentemente repressa dalla polizia. Padre Julio è da sempre un punto di riferimento importantissimo per i poveri, i senzatetto, i tossicodipendenti e tutti gli emarginati del centro di San Paolo. Un prete di strada, sempre al fianco dei giovani e dei movimenti sociali. Un prete che ci ricorda tanto il nostro grande Don Gallo.

San Paolo, 08.01.16

POLIZIA CREA FALSE PROVE PER ARRESTARE UN MANIFESTANTE
Scene già viste e riviste in ogni manifestazione che si svolge in Brasile. Lo stesso vecchio film con gli stessi attori di sempre: i poliziotti militari. Durante la manifestazione di ieri (8 gennaio) contro l'ennesimo insostenibile aumento delle tariffe dei trasporti pubblici, vengono fermati quattro giovani manifestanti, tutti studenti. I poliziotti militari, dopo averli messi faccia al muro e perquisiti, collocano nello zainetto di uno di loro, nel quale c'erano solo libri e quaderni, del materiale sospetto, probabilmente dei petardi, trovato nelle vicinanze. Le prove adesso sono "evidenti" ed i ragazzi arrestati e portati al distretto di polizia. Il giovane nel cui zainetto è stato intenzionalmente introdotto dalla polizia il materiale sospetto si trova tuttora in stato di arresto.

San Paolo, 08.01.16

LA VIOLENZA DELLA POLIZIA LIQUIDA LA PRIMA MANIFESTAZIONE CONTRO L'AUMENTO DELLE TARIFFE DEL TRASPORTO PUBBLICO A SÃO PAULO

Nella prima grande manifestazione dell'anno nella capitale paulista, che ha radunato non meno di 15.000 partecipanti, la polizia militare ha mostrato ieri (8 gennaio) che nulla è cambiato per quanto riguarda la repressione dei movimenti sociali giovanili. La prima manifestazione contro l'aumento delle tariffe di metropolitana, treni e autobus da R$ 3,50 a R$ 3,80 si è conclusa con una pioggia di gas lacrimogeni, proiettili di gomma, auto della polizia a tutta velocità per le vie del centro di San Paolo, e molti manifestanti arrestati e feriti. Nonostante la forte repressione, il Movimento Passe Livre, già protagonista delle grandi manifestazioni del 2013 e degli anni successivi, ha convocato una nuova manifestazione per il prossimo Martedì (12) e garantisce che continuerà a scendere in piazza fino a quando l'aumento non sarà revocato.

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