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31.01.15

Uno studio stima che oltre 42.000 adolescenti, soprattutto neri, saranno assassinati entro il 2019 prima di aver compiuto i 19 anni

Uno studio pubblicato ieri, 28 gennaio 2015, denominato IHA (Indice di Omicidi Adolescenza), elaborato sulla base dei dati del 2012, stima che più di 42.000 adolescenti di età compresa tra i 12 ed i 18 anni corrono il rischio di essere assassinati nei comuni brasiliani con più di 100.000 abitanti.

Per i giovani neri, il rischio di essere assassinati è di tre volte superiore rispetto ad i giovani bianchi. Secondo i dati Unicef, solo la Nigeria supererebbe il Brasile per numero assoluto di adolescenti uccisi.

 

Secondo la proiezione, che copre il periodo tra il 2013 ed il 2019, di 1000 adolescenti che nel 2012 hanno completato i 12 anni di età, il 3,32% moriranno prima di compiere 19 anni.

L'indice del 2012 è il peggiore dal 2005 in poi (l'aumento a partire dal 2011, quando l'IHA era al 2,84%, è stato del 17%). La tendenza, da allora, è di costante aggravamento.

 

 

L'indagine è stata condotta in collaborazione dall'UNICEF, la SDH (Segretariato per i diritti umani della Presidenza), la ONG Observatório de Favelas e la LAV-UERJ (Laboratorio di Analisi della Violenza dell'Università di Rio de Janeiro).

Lo studio mostra anche che è il Nord-Est del paese a presentare una maggiore incidenza di violenza letale contro gli adolescenti, con un indice del 5,97. Al contrario, sud-est ha il valore più basso, con un indice di 2,25 giovani per mille. Tra le capitali, le cinque più violente per i ragazzi sono: Fortaleza, Maceió, Salvador, João Pessoa e Belém. São Paulo ha un indice dell'1.62 (per mille) e Rio de Janeiro del 2.06.

Secondo il rapporto IHA, gli omicidi hanno rappresentato, nel 2012, il 36,5% delle cause di morte tra gli adolescenti del paese. Per elaborare lo studio, sono state analizzate 288 città con oltre centomila abitanti. I ricercatori hanno utilizzato i dati dei censimenti del 2000 e del 2010.

Lo sterminio quotidiano della gioventù brasiliana

Continua a crescere, implacabile e senza sosta, il numero degli adolescenti assassinati in Brasile. I dati percentuali degli assassini di adolescenti nelle città con più di 100.000 abitanti, presentati questa settimana dalla Segreteria dei Diritti Umani, sono spaventosi.

 

In città come Fortaleza, Maceiò, Salvador da Bahia, per ogni mille giovani tra i 12 ed i 18 anni, dagli 8 ai 10 muoiono assassinati.

La violenza della polizia è la prima responsabile di questo terribile ed inaccettabile sterminio quotidiano.


Nel breve filmato tratto da un telegiornale brasiliano di 2 giorni fa, a parlare è Ana Paula Gomes de Oliveira, madre di Johnatha, ucciso a 19 anni nella favela Manguinhos a Rio de Janeiro, da poliziotti della UPP (unità di polizia pacificatrice), mentre accompagnava a casa la sua fidanzata. 

Di Ana Paula, una delle tanti madri coraggio che si battono per la giustizia, oggi attivista del Fórum Social de Manguinhos e della tragica vicenda di Johnatha, abbiamo parlato nel nostro sito: Johnatha, "pacificato" a 19 anni dalla UPP di Manguinhos (05.08.15)

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