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05 giugno 2014

Igienizzazione della Coppa: denunciata la prefettura di Salvador da Bahia. Senza fissa dimora scacciati con idranti e aggrediti dalla polizia militare. I loro averi finiscono nei camion della nettezza urbana.

 

dall'articolo di Cláudia Cardozo pubblicato sul sito Bahia Noticias

traduzione in italiano: Carlinho Utopia

La Defensoria Publica di Bahia ha intentato una causa civile contro il sindaco di Salvador, ACM Neto, il segretario comunale di Promozione sociale e di riduzione della povertà (Semps), Henrique Trindade, e il presidente dell'Azienda pubblica di nettezza urbana (Limpurb), Katia Alves, per  violazione dei  diritti umani delle persone che vivono sulla strada. Secondo il difensore pubblico Fabiana Miranda, è già in corso l'iter giudiziario presso il tribunale di Salvador.

 

"Nell'azione giudiziaria, chiediamo che la prefettura della città smetta di lanciare  getti d'acqua ai senza fissa dimora, che non raccolga le loro cose su camion come se si trattasse di spazzatura e che non li porti in ricoveri non riconosciuti dal Ministero dello Sviluppo sociale e della Lotta contro la fame", ha detto il difensore. Nel procedimento si chiede che il Tribunale sanzioni il comune di Salvador e gli organismi responsabili per la lesione ai diritti delle persone che vivono in strada, nel caso che le azioni incriminate non cessino. "Abbiamo ordinato un risarcimento per danni morali a favore delle persone senza fissa dimora che hanno subito le aggressioni."

Senza fissa dimora nei pressi dello stadio di Salvador

Senza fissa dimora nei pressi del nuovissimo stadio di Salvador da Bahia

Fabiana Miranda ha indicato in 5 milioni di reais la richiesta di risarcimento dei danni collettivi di 5000 mila dollari contro le autorità locali e di 50 000 per ogni abitante di strada. Si stima che non siano meno di 4000 le persone che vivono per le strade di Salvador. La cosiddetta "pratica igienista", secondo il difensore, è stata adottata dagli organi pubblici in ragione della Coppa del Mondo.

 

Le denunce vengono vagliate dalla Pubblica Difesa di Bahia dal settembre dello scorso anno, ma solo nel mese di aprile di quest'anno l'organo federale è stato in grado di raccogliere testimonianze e documenti per intentare la causa. "I senzatetto hanno paura di venire da noi per denunciare le violazioni subite. Se non avessero avuto paura, avremmo potuto procedere prima, nel mese di novembre. Le persone non hanno ancora il coraggio di denunciare", spiega.

 

Miranda racconta che dall'inizio delle indagini, è  stato identificato un convoglio composto da un camion della Prefettura, veicoli privati senza insegne, un furgone e un camion della nettezza urbana, che, durante la notte, "invitava" la gente ad entrare nel furgone per essere rimossa dalle aree in cui sostavano. Secondo i rapporti, chi ha opposto resistenza agli inviti, ha subito aggressioni fisiche.

 

La Limpurb è responsabile dei getti d'acqua lanciati contro i senza fissa dimora che si rifiutano di lasciare i luoghi che si intende ripulire. Inoltre, vengono loro tolti gli oggetti personali, quali documenti, coperte, vestiti e scarpe, che vengono gettati sui camion come se fossero spazzatura. L'azione giudiziaria è basata sulle testimonianze di 12 senza fissa dimora che hanno firmato le denuncie. Le altre vittime hanno avuto paura di rappresaglie.

 

La denuncia comprende anche la testimonianza di sei professionisti che operano con la popolazione senza fissa dimora a Salvador e che hanno assistito o ascoltato i racconti delle violazioni dagli stessi senza fissa dimora. Uno dei casi è quello di una donna identificata come Julia, un nome fittizio per proteggere la vittima.

 

Julia racconta che intorno alle 03 del mattino, è stata svegliata di sorpresa. Nella denuncia circostanziata si legge tra l'altro:

 

"Oltre al mezzo idrante che la bagnava, c'era un altro camion in cui sono stati collocati i suoi averi (materasso, zaino con i vestiti ed i documenti, fogli ecc.).. Entrambi i camion avevano la scritta 'Prefeitura de Salvador’. C'erano anche due veicoli della polizia militare, con i poliziotti in uniforme all'interno. I poliziotti, scesi dalle macchine, si sono avvicinati alle persone che già erano state bagnate, minacciandole armi in pugno, e ordinando loro di lasciare il posto senza prendere nulla. (...) Nel frattempo, un uomo è sceso dal camion ed ha cominciato a gettarvi dentro gli effetti personali delle persone. Quelli che si sono lamentati, chiedendo i loro averi e i documenti, sono stati fisicamente aggrediti dalla polizia. Quando la donna ha avvicinato uno dei poliziotti chiedendogli di poter riavere almeno i documenti ed alcune richieste di esami medici, senza nemmeno pretendere di riavere le lenzuola o altre cose, il poliziotto gli ha detto di andarsene. E' scappata di corsa, perché intanto un altro poliziotto è venuto verso di lei per aggredirla. Alcune persone sono rimaste ferite a causa delle aggressioni della polizia. Questa tipo di pratica è ricorrente, non è la prima volta che succede. Le persone senza fissa dimora vengono colpite da getti d'acqua e costrette ad andare via, perdendo i tutti gli effetti personali."

 

Secondo il Difensore Pubblico, che nel frattempo ha preso contatto con istituzioni nazionali ed internazionali per denunciare la situazione, la Limpurb e la Prefeitura de Salvador, interpellate, hanno negato ogni addebito.

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