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Febbraio 2016

25.02.16

Approvata legge antiterrorismo

Approvata la Legge Anti Terrorismo

La Camera dei Deputati ha approvato ieri, 24 febbraio, la nuova legge che definisce ed introduce il reato di terrorismo. Secondo molte organizzazioni per i diritti umani (sono state ben 42 le ONG che hanno seguito l'avanzamento della proposta di legge, definendola incostituzionale), il progetto rappresenta un grave passo indietro sul piano democratico, perché, con la giustificazione di proteggere il paese, criminalizza le lotte sociali, le organizzazioni e gli attivisti che si battono per i diritti. Secondo queste entità, l'ampia definizione dl terrorismo e le pene molto severe per reati già previsti dal codice penale sono i punti più controversi. Rafael Custodio, coordinatore dell'ONG Conectas, ha affermato: "Ancora una volta, il terrorismo è servito come scusa per restringere lo spazio democratico per la protesta e le libertà individuali. Nessun paese al mondo è diventato più sicuro per aver reso più dure le sue leggi contro il terrorismo. L'eredità che le Olimpiadi lasceranno al Brasile sarà l'indebolimento della democrazia"

 

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24.02.16

Rapporto Amnesty Internacional 2015-16

Presentato il Rapporto 2015/16 di Amnesty International sulla situazione dei diritti umani nel mondo

Il rapporto sullo  "Stato dei diritti dell'uomo" del 2015 che Amnesty International invierà alla Presidente Dilma Rousseff, ministri e governatori ha, purtroppo, molto in comune con il Brasile del passato. La morte dei giovani neri, le esecuzioni extragiudiziali, gli abusi della polizia, la mancanza di trasparenza e la vulnerabilità dei difensori dei diritti umani nelle zone rurali rimangono, e questo da circa 30 anni, le principali preoccupazioni della ONG britannica, senza che le autorità si siano mobilitate in modo efficace per mutare questo scenario."Negli ultimi anni abbiamo sempre lanciato l'allarme abbiamo sugli stessi problemi. Il Brasile vive in uno stato permanente di violazione dei diritti umani di una parte importante della sua popolazione. Si tratta di una violazione altamente selettiva", lamenta Atila Roque, direttore esecutivo di Amnesty International in Brasile. "Il paese pur avendo compiuto passi avanti nel campo delle politiche di riduzione della povertà, ha mantenuto un alto grado di violazioni dei diritti in altri ambiti"...

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22.02.16

Su aborto, disabilità e limiti (di Eliane Brum)

Su aborto, disabilità e limiti

di Eliane Brum

Una malattia non è mai solo una malattia. Ci racconta di disuguaglianze e fallimenti e anche di passioni. Lo zika virus, da quando è stato associato alla microcefalia, ha rivoltato le profondità del pantano in cui la società brasiliana nasconde i suoi preconcetti e totalitarismi, molte volte portandoli in superficie coperti da una maschera di virtù. È su questo argomento scottante il dibattito sul permesso all’aborto in caso di microcefalia.  Di fronte alla crisi sanitaria rivelata dall’ Aedes brasilis, nome molto opportunamente dato alla zanzara, il prossimo futuro dipende da quel che siamo capaci di pensare, anche se questo significa scottarsi le mani. Pensare e parlare, il che implica mettersi nei panni dell’altro prima di ripetere vecchi cliché usati come scudi contro i cambiamenti.  Se non siamo capaci di superare il comportamento da ultrà neanche di fronte a un’epidemia considerata “emergenza globale”, la zanzara è il minore dei nostri problemi...

 

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17.02.16

Lo Zika virus smaschera le disuguaglianze e l'indifferenza del Brasile

Lo Zika virus smaschera le disuguaglianze e l'indifferenza del Brasile di Eliane Brum, pubblicato il 16.02.16 su The Guardian

Un essere malvagio e silenzioso lungo meno di un centimetro è oggi il più grande "delatore" in Brasile. La zanzara Aedes aegypti non è solo un vettore del virus Zika, ma sta anche attirando l'attenzione su patologie croniche che non sono ancora state sconfitte da una delle 10 più grandi economie del mondo. L'Aedes sta smascherando un paese caratterizzato da enormi disuguaglianze, un fragile sistema sanitario pubblico e da una vergognosa mancanza di servizi igienici di base, in cui meno della metà della popolazione ha accesso a sistemi fognari. Questa zanzara ci mostra anche una società contaminata da una morale religiosa che opprime le donne. Nel 2015 "delatore" è diventata una delle parole più frequentemente pronunciate dai brasiliani. Gli arresti nell'ambito della cosiddetta operazione Lava Jato (Autolavaggio), l'inchiesta sul giro di tangenti tra grandi imprenditori e governo...

 

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15.02.16

Zika virus e aborti clandestini

Epidemia di microcefalia in Brasile

I CASI DI MICROCEFALIA RIACCENDONO LA DISCUSSIONE SULL’ABORTO LEGALE IN BRASILE E IN TUTTA L'AMERICA LATINA

L’allarme per il virus zika nel continente americano e il suo legame con i casi di microcefalia nei neonati ha portato le autorità di paesi come Ecuador, Colombia e El Salvador a consigliare alle donne di evitare la gravidanza. Una raccomandazione difficile da seguire in una regione dove i programmi di educazione sessuale sono quasi inesistenti. Secondo l’Onu, circa 24 milioni di donne della regione non hanno accesso a metodi contraccettivi. Il virus si va diffondendo in una regione del mondo che è tra quelle con maggiori restrizioni all’interruzione di gravidanza: solo sei paesi permettono l’aborto per malformazioni fetali; in altri sette non è autorizzato neppure per salvare la vita della donna...

 

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06.02.16

Per non dimenticare Cabula

Per non dimenticare Cabula

Esattamente un anno fa, all'alba del 6 febbraio, 13 giovani neri venivano trucidati dalla polizia di Salvador da Bahia. Più di 500 colpi sparati, un'autentica esecuzione sommaria di massa. Segni di tortura, braccia spezzate ed occhi affondati... Esattamente un anno fa Rui Costa, governatore dello stato di Bahia, del PT (Partido dos Trabalhadores, il partito della presidente Rousseff e dell'ex presidente Lula) legittimava questo massacro della polizia come si fosse trattato di un "GOL spettacolare"... Poco meno di un anno fa, la giudice Marivalda Almeida Moutinho assolveva tutti e nove i poliziotti coinvolti, probabilmente con la sentenza più rapida della storia della giustizia brasiliana. La giustizia è sempre molto celere quando si tratta di legittimare il razzismo ed il genocidio nero...

 

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04.02.16

21 città brasiliane tra le 50 più violente del mondo

Cosa lasceremo ai nostri figli

La violenza si diffonde come una metastasi cancerogena, raggiungendo gli angoli più remoti del paese. E noi brasiliani mostriamo ogni giorno di più la nostra mancanza di impegno verso la collettività. 
di Luiz Ruffato

...sono brasiliane 21 delle 50 città più violente del mondo. Sono dati statistici, indiscutibili, che si riferiscono al numero di omicidi ogni 100 mila abitanti nei comuni con una popolazione di oltre 300 mila abitanti. In termini assoluti, il Brasile è al primo posto nella classifica, secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): ogni 100 omicidi in tutto il mondo, 13 si verificano in Brasile. Nel 2014, 56.000 persone hanno perso la vita - 29 omicidi ogni 100.000 abitanti, più di quattro volte la media mondiale di 6,9 morti...

 

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03.02.16

Intervista Ailton Krenak

...nel mezzo del cammino c'era una pietra

Emozionante intervista di Laura Capriglione ad Ailton Krenak, uno dei leader indigeni più sensibili del nostro tempo, che ci parla della tragedia ambientale che ha colpito il Rio Doce, che per gli indios è una divinità e che chiamano "Uatu". 

 

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02.02.16

Caso Amarildo: sentenza di condanna per i poliziotti

Caso Amarildo: condannati i poliziotti
Condanna a 13 anni e sette mesi di carcere per il comandante delle UPP della favela da Rocinha e pene che variano tra gli 11 ed i 10 anni per altri 12 poliziotti militari accusati delle torture, della morte e della sparizione di Amarildo.

 

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