Il signor Hilário pensa di avere circa 79 anni. È arrivato da Bahia 30 anni fa, con la moglie, Dona Iracema. Lei ha 64 anni, ed è in attesa della sognata pensione che le consentirà di aiutare il marito con le spese.

Nonostante l'età avanzata, Hilário lavora duro e fa qualunque lavoro gli capiti, dalla raccolta di lattine per rivenderle a peso, ai lavori in edilizia. Ma si lamenta: "Quando ero giovane, potevo fare di tutto, lavoravo nei campi, ero forte. Oggi le gambe a volte non rispondono, sono diventato più debole. Vorrei solo potermi riposare un po'."

La coppia vive in affitto proprio lì in quella regione, ma hanno grandi difficoltà nel trovare i soldi ogni mese per pagare l'affitto, a causa della loro età avanzata. Dona Iracema racconta, che hanno tempo fino al 20 di questo mese (maggio) per lasciare la casa in cui vivono. Ancora non hanno un posto dove andare, e quando gli domandiamo cosa pensano di fare, rispondono: "Resteremo qui (nell'occupazione "Coppa del Popolo") almeno non si soffre la fame, e poi ci siamo fatti anche degli amici."

Per il signor Hilário "soffrire la fame non è un problema", ci racconta che "quando i suoi figli erano piccoli, ai tempi che arrivarono a San Paolo con l'illusione che tutto sarebbe migliorato, rinunciava al suo pranzo per poterli far mangiare la sera."

Mentre ricorda, il signor Hilário non riesce a trattenere le lacrime che, vincendo la sua resistenza, gli scendono sul volto. Subito dopo mi dice: "Sai figlio mio, mi piace vivere! Mi piace mangiare un po' di riso e fagioli. Non ho bisogno di lusso, volevo solo riposare un po' nella mia vecchiaia, volevo solo aver da mangiare tutti i giorni."

Questa è solo una storia di quelli che stanno lì.

Questa è solo una storia di qualcuno che non è stato beneficiato da questa Coppa degli squali.

Questa è solo un'altra storia di sofferenza e lotta quotidiana per avere almeno qualcosa da mangiare e dove dormire.

Davvero pensate ancora che questa Coppa del Mondo stia portando benefici a qualcuno, a parte che alle grandi imprese e allo Stato? Pensateci!