top of page

Giugno 2014

Se mai ce ne fosse stato bisogno, anche l'istituto brasiliano di ricerca e statistica Datafolha conferma, dati alla mano, ciò che già appariva chiaro a qualunque osservatore, anche solo televisivo: a fare il tifo per la seleção brasiliana negli stadi dei mondiali è la sola "elite bianca".

La Polizia Militare ha ucciso 10.152 persone nello stato di São Paulo negli ultimi 19 anni (luglio 1995-aprile 2014). Dalle nostre statistiche, una media di 45 persone sono state uccise dalla PM ogni mese nello Stato di San Paolo, in uno scenario in cui anche i poliziotti sono vittime (una media di cinque poliziotti morti al mese). In questi dati tutto il fallimento della politica di Sicurezza Pubblica del governo.

Luiz Felipe, 4 anni. Stava dormendo insieme alla madre, nella sua casa della favela di Morro da Quitanda, parte dell'insieme di favelas Chapadão, nella zona di Costa Barros (a mezz'ora dallo stadio Maracanã). È stato ucciso da una "bala perdida" (così si chiamano da queste parti le pallottole vaganti) del fucile di un poliziotto militare delle Unità di Polizia Pacificatrice (UPP) che gli ha letteralmente distrutto il volto.

"La festa negli stadi non vale le lacrime delle ‪favelas" è stato lo slogan della manifestazione promossa dalla Rede de Comunidades e Movimentos Contra a violência (Rete delle comunità e dei movimenti contro la violenza). Hanno partecipato alla manifestazione anche rappresentanze delle comunità che hanno sofferto sfratti e rimozioni forzate a causa delle opere per i mondiali, le olimpiadi e, soprattutto, per la speculazione immobiliare selvaggia che li accompagna.

La Coppa del Mondo per gran parte della popolazione in condizioni di povertà, è un naufragio. Le persone reali che sono sopravvissute alle onde giganti della violenza e dell'esclusione si aggrappano ai loro diritti rifiutandosi di consegnare le conquiste sociali. Le occupazioni urbane e rurali, le marce costanti per le strade, sono gli ideali che li tengono a galla in mezzo a uno tsunami che non cessa mai. Sidnéia è venditrice ambulante di pizzette, vive nell'occupazione di terra denominata "Coppa del Popolo", a São Paulo, proprio nei pressi dello stadio che sta ospitando la Coppa...

Oltre 800 persone hanno partecipato all'alba di oggi all'occupazione di un terreno di 200.000 m2 nel quartiere Morumbi, a São Paulo. L'azione è stata realizzata in poche ore, con l'arrivo di 14 autobus ed il montaggio di oltre 200 baracche di bambù e teloni di plastica. Il quartiere è una delle aree più colpite dalla speculazione immobiliare nella capitale, con aumenti selvaggi degli affitti, che espellono intere famiglie verso altri quartieri con meno strutture.

"I contribuenti hanno pagato il conto, la FIFA non ha speso nulla". Le proteste in Brasile contro gli abusi della multinazionale del pallone hanno fatto sì che per la prima volta la FIFA si sia presentata in pubblico per dare spiegazioni; la qual cosa non significa certo dire tutta la verità come ben evidenzia nell'articolo il giornalista sudafricano Edward Cottle.

SAN PAOLO PER NOI (...o era Genova?)

20.06.14

Esattamente un anno fa, il Movimento Passo Livre di San Paolo diede l'avvio alle grandi manifestazioni che portarono in piazza milioni di brasiliani. Ieri circa 5000 manifestanti del Movimento sono tornati in piazza, pacificamente. Poi è accaduto qualcosa... ve lo raccontiamo nell'articolo ed attraverso un video scioccante.

Nella serata del 15 giugno, si è svolta a Rio de Janeiro una manifestazione contro la Coppa del Mondo in occasione della prima partita dei mondiali al Maracanã, tra  Bosnia e Argentina. La Polizia Militare ha attaccato i manifestanti che hanno risposto lanciando bottiglie molotov. Due poliziotti, uno in divisa a bordo di una motocicletta ed uno in borghese (infiltrato nella manifestazione) hanno sparato diversi colpi in direzione dei manifestanti. Nel video tutti i momenti salienti dell'accaduto.

L'unico avversario del Brasile è il Brasile, abbiamo vinto la partita inaugurale della Coppa del Mondo, ma abbiamo perso una battaglia decisiva. Le immagini di repressione poliziesca e brutalità contro i manifestanti in diverse città all'apertura della Coppa è scoraggiante! Bombe, arresti, attacchi contro manifestanti, giornalisti e lavoratori della metropolitana. Il problema non è che ci siano brasiliani contro la Coppa, il problema è che ci sia una Coppa contro il Brasile e contro i brasiliani. (dal sito Midia Ninja)

La violenta repressione della polizia per le strade di San Paolo, lacrimogeni e pallottole di gomma che hanno ferito manifestanti e giornalisti presenti. Numerosi i fermi e gli arresti. La presidente Dilma Rousseff, malgrado abbia evitato precauzionalmente il rituale discorso d'apertura, è stata pesantemente e ripetutamente contestata all'interno dello stadio dell'inaugurazione. Sugli spalti la tocida verde-ouro era "sfacciatamente bianca" di pelle, a dimostrazione di quanto questo evento sia fruibile esclusivamente dalle elites del paese. In campo, un Brasile deludente vince la prima partita contro la Croazia anche grazie ad un arbitraggio a dir poco discutibile, suscitando proteste ed alimentando i già grandi sospetti di favoritismo.

I Comitês Populares da Copa sono l'articolazione dEi movimenti sociali che da tre si sono organizzati nelle città sede dei Mondiali per monitorare e segnalare le violazioni dei diritti umani della Coppa del Mondo FIFA. Ci spiegano perché le proteste proseguiranno in queste giornate dei mondiali.

Alla vigilia della Coppa del Mondo, FBI ed altre agenzie americane, tra cui anche la (famigerata) Accademi (il nuovo nome della società militare privata Blackwater) hanno addestrato centinaia di poliziotti militari e civili brasiliani. Un reportage di Pública (Agência de reportagem e jornalismo investigativo) con dati e documenti ufficiali.

Alla vigilia della Coppa del Mondo, attivisti arrestati (preventivamente) a Rio de Janeiro. 17 i mandati di cattura. Sequestrati computer, pendrives, cellulari ed altri beni personali. Perquisizioni ovunque.

Questa intervista a Socrates, è andata in onda il 26 ottobre 2011. Si tratta di una delle sue ultime apparizioni televisive prima di lasciarci, poco più di un mese dopo, il 4 dicembre 2011.

"...penso che per il paese sarebbe molto meglio se non si facesse questa Coppa. La FIFA arriva qui, porta il "Circo" e poi si porta via tutto. In un mese si porta via tutto! A noi cosa resta? Quasi niente." versione italiana e sottotitoli: Carlinho Utopia

SÃO PAULO, 9 giugno. "Oggi il Movimento dei Lavoratori Senza Tetto ha coronato le giornate di mobilitazione degli ultimi mesi, con una grande vittoria: il governo federale, quello statale e della città di San Paolo hanno accolto tutte le nostre rivendicazioni", ha detto Guilherme Boulos, coordinatore nazionale del movimento.

"In questi ultimi giorni prima del mondiale di calcio in Brasile, infuria la polemica. Avevo sperato che le intelligenze si destassero e finalmente facessero i conti con questo sempre più mostruoso colosseo che sono gli eventi messi in piedi dalla Fifa. Niente contro il calcio, per carità, ma quanto calcio è restato in questo business miliardario che ancora ne porta il nome?" I mondiali in Brasile dal punto di vista di Silvestro Montanaro. Un durissimo atto d'accusa a chi si ostina a raccontare bugie per professione.

di Carlinho Utopia.

Il "caso" Mikkel Keldorf  Jensen. In questi giorni ho assistito con sconcerto, ad operazioni di autentico "sciacallaggio" in rete, relativamente a quanto scritto e poi documentato in un video dal giornalista danese...

La Defensoria Publica di Bahia ha intentato una causa civile contro il sindaco di Salvador, ACM Neto, il segretario comunale di Promozione sociale e di riduzione della povertà (Semps), Henrique Trindade, e il presidente dell'Azienda pubblica di nettezza urbana (Limpurb), Katia Alves, per  violazione dei  diritti umani delle persone che vivono sulla strada. I senza fissa dimora vengono scacciati con l'uso di idranti e aggrediti dalla polizia militare. I loro averi finiscono nei camion della nettezza urbana.

L'onda rossa degli oltre 20.000 manifestanti del MTST (Movimento dei Lavoratori Senza Tetto) e del Frente de Resistência Urbana (Fronte di Resistenza Urbana) hanno bloccato ieri sera diverse strade a San Paolo, marciando verso lo Stadio Itaquerão, che la prossima settimana inaugurerà la Coppa del Mondo. "Se le nostre richieste rimarranno senza risposta, saranno molte le persone senza biglietto che vorranno entrare per assistere alla partita inaugurale della Coppa del Mondo a San Paolo", ha detto il coordinatore nazionale del movimento, Guilherme Boulos tra gli applausi di migliaia di lavoratori presenti.

di Carlinho Utopia. Due fatti molto significativi sono accaduti nelle ultime 48 ore in Brasile. Il riconoscimento implicito da parte del ministro della Giustizia José Eduardo Cardoso, della veridicità delle tesi sostenute in un "fantasioso" articolo pubblicato dal quotidiano O Estado de São Paulo che annuncia una presunta alleanza nelle manifestazioni di piazza contro la Coppa, tra Black Blocs e PCC (Primo Commando della Capitale. La più potente organizzazione criminale che controlla il narcotraffico nella capitale paulista) e l'annuncio ufficiale della presenza dell'esercito per le strade di San Paolo nel periodo dell'evento mondiale.

Rio de Janeiro, Favela Metrô-Mangueira, gennaio 2014. Sgomberi forzati di centinaia di famiglie, case demolite, violenza della polizia. Il tutto per "ripulire" un'area che si trova nei pressi dello stadio Maracanã. La Coppa del Mondo è alle porte e su quell'area dovrebbe sorgere un parcheggio. La voce della favela...

Un video prodotto dal Coletivo Mariachi sottotitolato in italiano da Carlinho Utopia

Please reload

VAI AGLI ARTICOLI PRECEDENTI  2014
DICEMBRE | NOVEMBRE | OTTOBRE | SETTEMBRE | AGOSTO | LUGLIO | GIUGNO | MAGGIO | APRILE | MARZO | FEBBRAIO

bottom of page