15.07.14
OCCHI NEGLI OCCHI, SIGNORA DILMA ROUSSEFF !
14.07.14 - dalla pagina Facebook delle Mães de Maio*
traduzione Carlinho utopia
Leggi anche il dossier del 16/07:
Brasile: l'eredità della coppa del mondo sarà lo "stato di eccezione" permanente?
Il gruppo Mães de Maio (Madri di maggio) riunisce i familiari delle vittime della violenza di stato, più specificamente persone uccise dalla polizia militare di San Paolo.
Il gruppo è stato fondato nel 2006, dopo che polizia e gruppi di sterminio legati alla polizia militare promossero l'omicidio di di circa 600 persone: oltre 400 di loro giovani, neri, afro-indigeno-discendenti e poveri.
La stragrande maggioranza di loro è stata giustiziata sommariamente, in un intervallo di tempo di poco di più di una settimana. Questa serie di episodi sono rimasti noti come "Crimini di maggio".
L'anno scorso, Debora Maria da Silva, fondatrice e coordinatrice del Movimento, ha ricevuto il Premio per i Diritti Umani dalle mani della presidente Dilma Rousseff.
OCCHI NEGLI OCCHI, SIG.RA DILMA ROUSSEFF!
La foto qui sopra integrava la fedina penale e penitenziaria forgiata dalla dittatura militare contro la studentessa Dilma Vana Rousseff, nei passati anni '70. Oggi, 13/07/2014, come presidente della Repubblica Federativa del Brasile, Dilma è una delle principali responsabili dello stato di sospensione delle libertà fondamentali che stiamo vivendo e che in questo momento sta detenendo illegalmente in carcere molti studenti, insegnanti, lavoratori e altri manifestanti legittimi di varie regioni del paese.
Dalle parole di oggi del Delegato di polizia Orlando Zaccone D'Elia Filho: "La presidente Dilma è responsabile non solo per agli arresti dei manifestanti di Rio, ma anche di quelli di San Paolo e del resto del paese. La strategia adottata di addebitare agli attivisti "reati" come la formazione di banda armata, l'associazione a delinquere, la cospirazione, ecc. è stata definita in una riunione insieme al ministro della Giustizia [José Eduardo Cardozo] ed ai segretari di Stato per la sicurezza. Sfortunatamente lei si è già espressa in merito agli arresti, determinando così che i singoli stati procedessero. A peggiorare la situazione, tutto questo movimento di intervento federale nelle competenze investigative criminali degli stati viene visto come un grande successo. Recentemente, la presidente ha parlato della necessità di dare maggiori poteri al governo federale nella gestione delle forze di polizia. Quindi, purtroppo, tutto ciò che sta accadendo porta la firma della Presidente."
Noi del movimento indipendente Mães de Maio (Madri di Maggio) possiamo solo chiederle, Signora Presidente, di guardarsi nei suoi stessi occhi, attraverso il tempo, e di mettersi nei panni degli arrestati e delle arrestate illegali del presente, sotto il giogo arbitrario e abusivo dello Stato democratico di diritto da Lei presieduto. Lei può intervenire oggi a favore delle loro libertà fondamentali, così come in altri tempi ha desiderato che qualcuno intervenisse per le sue stesse libertà.
Che il suo Passato e il suo Presente si guardino in faccia, che i suoi occhi si guardino bene nei suoi stessi occhi!
*Abbiamo già parlato del movimento delle Mães de Maio in questo articolo
Sempre sulla loro pagina, le Mães de Maio puntualizzano le responsibilità del governo centrale e della presidente Rousseff.
Schematizzando sulla responsabilità
della presidente Dilma nello stato di Sospensione delle Libertà Fondamentali che stiamo vivendo
Primo, le parole del Delegato di Polizia Orlando Zaccone:
"La presidente Dilma è responsabile non solo per agli arresti dei manifestanti di Rio, ma anche di quelli di San Paolo e del resto del paese. La strategia adottata di addebitare agli attivisti "reati" come la formazione di banda armata, l'associazione a delinquere, la cospirazione, ecc. è stata definita in una riunione insieme al ministro della Giustizia [José Eduardo Cardozo] ed ai segretari di Stato per la sicurezza. Sfortunatamente lei si è già espressa in merito agli arresti, determinando così che i singoli stati procedessero. A peggiorare la situazione, tutto questo movimento di intervento federale nelle competenze investigative criminali degli stati viene visto come un grande successo. Recentemente, la presidente ha parlato della necessità di dare maggiori poteri al governo federale nella gestione delle forze di polizia. Quindi, purtroppo, tutto ciò che sta accadendo porta la firma della Presidente."
Poi è la stessa Dilma a confermarlo (ndt. in un'intervista televisiva andata in onda il 12 luglio scorso alla Globo News che potete vedere a questo link)
"Il Brasile è riuscito a costruire una politica federativa di sicurezza, perché oggi a garantire la sicurezza di questi Mondiali è l'interazione tra l' Esercito Brasiliano e le forze armate, perché anche l'Aeronautica e la Marina sono coinvolte in questo, e la Polizia Federale, Stradale, le polizie militari (importantissime quelle degli stati!) e la Polizia Civile degli Stati. In tutti i luoghi, nelle 12 città sede della Coppa, la sicurezza non è una questione di un governatore o un altro... Tutti hanno contribuito a garantire uno standard di sicurezza, perché lo abbiamo programmato insieme e lo eseguiamo insieme."
Per ultimo, la dichiarazione del Ministro della Giustizia Cardozo:
"Il Ministro della Giustizia José Eduardo Cardozo, ha dichiarato lunedì, 14/07, che gli arresti e la detenzione di 19 persone eseguiti dalla Polizia Civile di Rio de Janeiro la scorsa domenica, con l'accusa di atti di vandalismo durante manifestazioni nel periodo della Coppa del Mondo e fin dal giugno dello scorso anno, non sono stati un affronto alla libertà di libera organizzazione e manifestazione." (dichiarazione rilasciata qui)
E il simbolico silenzio della Segreteria dei Diritti Umani:
"Presente alla riunione convocata dal governo per presentare i risultati della Coppa, la ministra della Segreteria dei Diritti Umani della Presidenza della Repubblica, Ideli Salvatti, non si è pronunciata sul caso..."
p.s. Provate ora ad immaginare cosa non deve essere stato concordato in privato tra il governo federale e quelli statali se due delle maggiori autorità del paese, malgrado tutto il peso dei loro incarichi, hano rilasciato questo tipo di dichiarazioni.