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04.08.14

In un video amatoriale, "l'esecuzione sommaria" da parte di poliziotti del CORE, di un giovane di 19 anni, Allyson Fernandes Silva de Lima

Il giovane aveva le mani in alto in segno di resa, ma è stato fatto inginocchiare e poi "giustiziato". L'agghiacciante episodio, avvenuto al Morro do Banco, a Rio de Janeiro, è stato registrato come "Auto De Resistência"

 

Allyson Fernandes Silva de Lima

La vittima si chiamava Allyson Fernandes Silva de Lima, ed aveva solo 19 anni.

Ora ad indagare sulla sua morte violenta sarà lo stesso distretto di polizia cui appartengono i poliziotti giustizieri.

 

Se le indagini si sono messe in moto è solo perché un abitante della favela ha filmato l'accaduto con un cellulare. Se questo non fosse accaduto, l'omicidio sarebbe stato immediatamente archiviato come "Auto De Resistência" .

 

Secondo gli amici ed i familiari, Allyson si era trasferito in quella favela da meno di tre mesi ed aveva incominciato a spacciare droga. Il suo grande sogno di diventare un calciatore professionista non si era realizzato.

"Nessuno di noi aveva capito perché Allyson avesse abbandonato la comunità dove viveva prima. Era un ragazzo scherzoso e molto animato. Mi ricordo che ogni mattina era lui a svegliare tutti cantando a voce alta delle canzoni a sfondo religioso." racconta un'amica della favela dove il ragazzo aveva sempre abitato.

Prima di mettersi a spacciare, Allyson aveva anche lavorato come aiutante muratore. Quando quel lavoro era terminato, si era fatto convincere da amici ad entrare nel "giro". Un parente prossimo racconta che la famiglia aveva saputo ed aveva cercato di dissuadere il ragazzo a continuare su quella "brutta strada", ma "era difficile uscire dal giro" avrebbe detto loro Allyson.

Il deputado Marcelo Freixo, presidente della Comissione per i Diritti Umani dell' Assemblea Legislativa di Rio de Janeiro (Alerj), ha dichiarato ieri che seguirà tutto lo sviluppo del caso e che la Commissione contatterà i familiari del giovane Allyson per offrire supporto legale ed aiuto psicologico.

 

"Il caso è gravissimo. Tutti gli indizi mostrano che si sarebbe trattato di una esecuzione sommaria. Siamo arrivati ormai in fondo al baratro e quanto accaduto ribadisce la necessità di riformare le polizie Civili e Militari." ha detto Freixo.

Un video amatoriale inviato al giornale Extra, mostra "l'esecuzione sommaria" di un giovane da parte di poliziotti in una favela di Rio de Janeiro. Il giovane era disarmato ed aveva le braccia alzate in segno di resa, ma è stato fatto inginocchiare dagli agenti ed è stato colpito mortalmente.

I poliziotti hanno poi registrato il loro omicidio come "Auto De Resistência", una pratica abituale e quotidiana, smascherata in questo caso dal video di un cittadino. Gli "autos de resistência" (atti di resistenza, detti anche "atti di resistenza seguiti da morte") sono un artificio legale della polizia per archiviare senza indagini l'omicidio di "soggetti che hanno opposto resistenza all'arresto".

Questo strumento, una sorta di vera e propria "licenza d'uccidere impunemente" è stato creato durante la dittatura militare per legittimare la repressione poliziesca dei movimenti che lottavano per riportare la democrazia nel paese.

Una ricerca condotta su 12.000 "autos de resistência" registrati a Rio de Janeiro negli ultimi anni, ha dimostrato che nel 60% dei casi si è trattato di pure e semplici "esecuzioni", molte delle quali con spari alla nuca e alle mani delle vittime, che si trovavano chiaramente in posizione di difesa e non di attacco.

Le ultime statistiche mostrano che la gioventù brasiliana nera e povera sta venendo letteralmente decimata nelle periferie e nelle favelas e sappiamo che parte di questo fenomeno è il risultato del "confronto" con la polizia.

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