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Giugno 2016

26.06.16

[video] Rio 2016. Conto alla Rovescia. Ep.1 - Rimozioni

[Video] Rio 2016. Conto alla Rovescia. ep.1 - Rimozioni

Nei tre mesi che precedono l'inizio dei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, la serie di documentari "Conto alla Rovescia" punta le cineprese sulle violazioni dei diritti umani che hanno segnato tutto il processo di preparazione della città. Le rimozioni forzate sono una delle eredità più perverse di queste Olimpiadi. Negli anni pre-olimpici, Rio de Janeiro ha conosciuto la più brutale politica di rimozioni della sua storia: più di 60.000 famiglie hanno perso le loro case dal 2009, anno in cui Rio de Janeiro è stata scelta come sede delle Olimpiadi del 2016. La storia della resistenza di queste famiglie è al centro del primo episodio di "Conto alla Rovescia", prodotta da Justiça Global e Couro de Rato.

 

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24.06.16

Loro continuano a sparare! di Bruno Rico

Loro continuano a sparare!

Liberi i poliziotti autori del massacro di Costa Barros a Rio: spararono senza motivo 111 colpi di fucile contro cinque giovani tra i 16 e 20 anni

 

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21.06.16

Rio de Janeiro odora di morte

Rio de Janeiro odora di morte

La campana ha suonato ancora una volta al Cimitero di Caju. Aliston, 17 anni, un'altra giovane vittima della polizia a Rio de Janeiro

 

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21.06.16

Vogliono farci morire di freddo

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Vogliono farci morire di freddo

Secondo il sindaco di San Paolo, Fernando Haddad (PT - Partito dei Lavoratori) occorre «evitare la "favelizzazione" e la privatizzazione del centro urbano» e così nelle strade di San Paolo la sua Guardia Civile Metropolitana con incursioni spesso violente, sequestra coperte, cartoni e tutti gli oggetti personali ai senzatetto. Almeno sei clochard sono morti di freddo nell'ultima settimana, che ha registrato le temperature più basse degli ultimi 22 anni...

 

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17.06.16

Massacro di Caarapó

Massacro di Caarapó

Massacro. La parola riassume il risultato dell'attacco subito martedì 14 giugno dai Guarani e Kaiowá della terra indígena Dourados-Amambai Peguá, nel municipio di Caarapó, nello stato del Mato Grosso do Sul, da parte di un gruppo di fazendeiros con i loro "pistoleiros" (sicari). L'indigeno Clodiode Aquileu Rodrigues de Souza, 26 anni, agente sanitario, è stato assassinato con almeno due spari ed è morto sul posto. Sei indigeni, anche loro raggiunti dagli spari dei fazendeiros, sono stati ricovera ti nell'ospedale più vicino; tra loro un bambino di 12 anni, colpito all'addome.

 

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15.06.16

San Paolo. Manifestanti bianchi applaudono i poliziotti che hanno ucciso un bambino

"Escrache" dei militanti neri e delle periferie a una manifestazione di bianchi a favore della morte di un bambino

Un gruppo di cittadini della San Paolo ricca e bianca, abitanti del quartiere Morumbi, hanno manifestato la loro solidarietà a favore dei poliziotti che hanno ucciso Italo, il bambino di 10 anni, freddato con uno sparo alla testa dopo il furto di un'auto. La manifestazione si è svolta davanti al palazzo del governatore di San Paolo. Il battaglione di poliziotti messo a guardia del palazzo si è messo sugli attenti per rendere omaggio a questi "cittadini perbene", che tra un'ovazione e l'altra alla polizia militare, hanno ribadito che poco importava “che avesse dieci, dodici o diciotto anni, in quel momento lui non era altro che un bandito, un criminale" e come tale la polizia ha fatto bene ad eliminarlo. Ad attendere i manifestanti ricchi e bianchi del Morumbi, un gruppo di militanti dei movimenti neri e delle periferie. Con i loro striscioni e cartelli,  i neri hanno rubato la scena della manifestazione dei bianchi proprio nel cuore di Morumbi, davanti al Palácio dos Bandeirantes, sede del governo Geraldo Alckmin.

 

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10.06.16

Che il Dio bianco ci perdoni

Che il Dio bianco ci perdoni

Siamo nel 2016, 128 anni dopo la Legge Aurea (ndt. Legge di "abolizione" della schiavitù in Brasile). Pochi mesi fa cinque ragazzi sono stati brutalmente uccisi, cosa che mi spinse a scrivere questo testo. Questa settimana un bambino di 10 anni, è stato assassinato. Ogni giorno loro vengono giustiziati. Ogni giorno. Che cosa hanno in comune? La negritudine.

"Sto dando alla luce mio figlio nero. Sulla barella in cui l'infermiera impaziente spinge la mia pancia. Mi libero dal dolore pensando al suo futuro. Ha appena fatto il bagno e ora, con la divisa della scuola, scende la stradina della favela: - Fai attenzione quando attraversi la strada! (Lui guarda indietro e sorride)- Non dimenticare la merenda eh, figlio? - Sì mamma !! - Sii sempre ben vestito (in modo che non ti confondano... con un ladro). - Non alzare mai la testa davanti a un poliziotto...

 

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10.06.16

Temer inaugura la repubblica evangelica

Temer inaugura la repubblica evangelica (di Luiz Ruffato)

Il fondamentalismo evangelico ha dalla sua parte il presidente ad interim Michel Temer.

Come se non fosse abbastanza la vergognosa performance del presidente ad interim Michel Temer – due ministri dimessi in appena 19 giorni di mandato, perché coinvolti in casi di corruzione – è proprio all’interno del suo governo che i religiosi si stanno conquistando uno spazio del tutto nuovo nella storia della Repubblica. Il fondamentalismo evangelico – con il suo ipocrita moralismo – ha dunque tutta la simpatia del presidente ad interim Michel Temer. Corriamo il rischio che, con il suo appoggio, assisteremo al crollo di quei pochi ma importanti pilastri costruiti nel corso di ben tre decenni di questa nostra debole democrazia...

 

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09.06.16

Tra la manipolazione della Bibbia e il possesso della vagina

Tra la manipolazione della Bibbia e il possesso della vagina (di Eliane Brum)

La sollevazione delle donne contro la cultura dello stupro nel paese governato dal presidente ad interim Michel Temer (PMDB) e del parlamento più retrogrado dal ritorno della democrazia compone il ritratto più preciso di questo momento storico così tanto particolare del Brasile. L’opposizione attuale non è tra un governo chiamato “golpista” ed un governo che fu presentato come “popolare”. Oppure tra la presidente allontanata tramite l’impeachment ed il vice che ha cospirato per allontanarla. Il confronto è tra il Brasile che è emerso dalle manifestazioni del giugno 2013 ed il Brasile che ancora si aggrappa ai propri privilegi di classe, di razza e di genere. È questo il confronto più ampio che determina il corso dei giorni...

 

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07.06.16

Ogni 23 minuti un giovane nero viene ucciso in Brasile

Ogni 23 minuti un giovane nero viene ucciso in Brasile

Quando avrai terminato di leggere questo testo e avrai preso un caffè, un giovane nero sarà stato ucciso in Brasile. È questo il paese che emerge dal rapporto finale della CPI (Commissione Parlamentare d'Inchiesta) del Senato sugli omicidi dei giovani, che sarà divulgato questa settimana a Brasilia: ogni anno, 23.100 giovani neri tra i 15 e i 29 anni vengono uccisi. Sono 63 al giorno. Uno ogni 23 minuti. Dopo sette mesi di lavoro, con ventuno udienze pubbliche in sette stati brasiliani, il rapporto del senatore Lindberg Farias presenta un’analisi ampia, con numeri e ricerche di varie fonti e periodi. “Il principale passo avanti della Commissione Parlamentrae d’Inchiesta è stato di riconoscere quello che i movimenti neri, soprattutto nelle loro espressioni più  giovani, vanno dicendo da molto tempo: si tratta di un vero e proprio genocidio della nostra gioventù nera”...

 

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07.06.16

Italo, 10 anni

Italo, il bambino di 10 anni colpito a morte da un poliziotto militare con uno sparo alla testa, voleva diventare un cantante

Due bambini, uno di 10 e l'altro di 11 anni, hanno rubato una macchina nel ricco quartiere Morumbi (San Paolo) e durante la fuga uno dei due, Italo (10 anni), è stato ucciso dalla polizia con uno sparo alla testa. Italo era un bambino con una storia difficilissima alle spalle, che non ha mai avuto una "casa" e che spesso, quando i soldi che guadagnava facendo il lustrascarpe non erano abbastanza, era costretto a rubare per sfamarsi. Si è trattato probabilmente di una vera e propria esecuzione, malgrado la polizia tenti di presentare una versione dei fatti nella quale il bambino sarebbe stato armato e, nel corso della breve fuga in auto, avrebbe sparato per ben tre volte, aprendo e poi richiudendo il finestrino, in direzione degli agenti che lo inseguivano.

 

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05.06.16

È triste per la morte di Muhammad Ali, ma è razzista in Brasile di Leonardo Sakamoto

È triste per la morte di Muhammad Ali, ma è razzista in Brasile

La morte di Ali ha coperto le nostre bacheche di commenti di persone che lodano lo sportivo e dimenticano l'attivista, come se le foglie di un albero esistessero senza il suo tronco ed i rami...

 

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01.06.16

Io provo odio.

Io provo odio.

Questi trenta e più aguzzini che hanno voluto mostrare al mondo di aver lacerato una vagina non sono pazzi. Sono uomini educati in una società maschilista

 

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01.06.16

Su stupro, razzismo, omofobia, ecc... di Luiz Ruffato

Su stupro, razzismo, omofobia, ecc... di Luiz Ruffato

Il problema principale del Brasile è il fallimento totale del sistema di educazione... cosa c'entra questo con il titolo? C'entra, eccome...

 

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