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17 aprile 2014

La Coppa del Mondo: una grande illusione preparata per i "gringos"

Il giornalista danese Mikkel Jensen aveva un grande sogno: poter seguire la Coppa del Mondo in Brasile, il "paese del calcio". Per realizzarlo si è preparato per bene: ha studiato il portoghese, si è documentato sul paese ed è arrivato in Brasile nel settembre del 2013. Ma il sogno si è trasformato in un incubo. Nei giorni scorsi ha deciso di abbandonare il Brasile ed il suo lavoro di corrispondente. Quella che segue è la sua lettera.

di Mikkel Jensen

fonte: Tribuna do Ceara

traduzione in italiano di Carlinho Utopia

Quasi due anni e mezzo fa sognavo di fare la copertura giornalistica della Coppa del Mondo in Brasile. Il miglior sport al mondo in un paese meraviglioso. Ho fatto un piano e sono andato a studiare in Brasile, ho imparato il portoghese ed ero pronto a ritornare. Sono tornato nel settembre 2013. Il sogno si sarebbe realizzato. Ma oggi, due mesi prima della festa della Coppa del Mondo, ho deciso che non voglio più continuare a rimanere qui. Il sogno si è trasformato in un incubo.

Durante cinque mesi ho documentato le conseguenze della Coppa. Ce ne sono tante: corruzione, sgomberi di intere famiglie e progetti sociali cancellati dentro le comunità più povere, forze armate e polizia militare nelle favelas. Ho scoperto che tutti i progetti e i cambiamenti sono fatti a causa di persone come me, un "gringo", uno straniero, oltre che per una parte della stampa internazionale. Sono solo uno strumento usato per fare impressione.

 

Nel mese di marzo, sono stato a Fortaleza per conoscere la città più violenta (ndt. secondo le statistiche delle Nazioni Unite) che avrebbe ospitato la Coppa del Mondo. Ho parlato con alcune persone che mi hanno messo in contatto con i bambini di strada, e ho scoperto che molti di loro sono "desaparecidos", sono scomparsi. Spesso vengono uccisi nel sonno, di notte, mentre dormono in zone con molti turisti. Perché? Per lasciare la città pulita per i gringos e per la stampa internazionale? Per causa mia?

La Coppa del Mondo - una grande illusione preparata per i "gringos". di Mikkel Jensen

A Fortaleza ho incontrato Allison, 13 anni, che vive nelle strade della città. Un ragazzino dalla vita molto dura. Non aveva nulla - solo un pacchetto di noccioline. Quando ci siamo incontrati mi ha offerto tutto quello che aveva, ossia, le noccioline. Questo ragazzo, che non ha nulla, ha offerto l'unica cosa di valore che aveva a un "gringo" che portava con se un'attrezzatura fotografica del valore di 10.000 dollari e una Master Card in tasca. Incredibile. Ma la sua vita è in pericolo a causa di gente come me. Lui sta correndo il rischio di diventare la prossima vittima della pulizia etnica in corso nella città di Fortaleza.

Non posso coprire questo evento dopo aver appreso che il prezzo della Coppa non è solo economicamente il più alto di sempre nella storia , ma è anche un prezzo, ne sono sono convinto, che comprende la vita di questi bambini. Oggi, farò ritorno in Danimarca e non tornerò più in Brasile. La mia presenza contribuisce solo ad uno spettacolo disgustoso del Brasile. Uno spettacolo, quello della Coppa del Mondo, al quale solo due anni e mezzo fa stavo sognando di partecipare, ma che da oggi farò tutto quanto in mio potere per criticare e metterne a fuoco il prezzo reale.

Qualcuno vuole due biglietti per Francia : Ecuador del 25 giugno?

Mikkel Jensen - Giornalista freelance, dalla Danimarca.

31.05.14 Aggiornamento.
On line da ieri il video realizzato da Mikkel.
Lo abbiamo sottotitolato in italiano.

Il prezzo della Coppa del Mondo (The price of the World Cup)

documentario realizzato dal giornalista danese Mikkel Jensen Keldorf

versione italiana e sottotitoli: Carlinho Utopia

link al video originale su Youtube

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