17.03.16
La sintesi del cartoonist Carlos Latuff sui cupi scenari futuri del Brasile
pubblicato sulla pagina Facebook di Carlos Latuff il 17.03.16
Il governo federale attualmente mi fa venire in mente il personaggio di un romanzo di Jorge Amado, Quincas Berro D'Água . È morto, ma i suoi amici fanno di tutto per farlo sembrare ancora vivo.
La nomina a ministro di Lula (ndt. al Ministero della "Casa Civil", un superministero a cui spetta il coordinamento dell’attività di governo) non costituirà una virata a sinistra. Né Lula né Dilma hanno attualmente il sostegno del governo per poter promuovere riforme radicali.
Il PT (Partito dei Lavoratori) da molto tempo si è allontanato dalla sua base popolare, non potrà contare su di essa nelle piazze. Quanto alla base di sostegno politico, il PMDB è tanto affidabile quanto un'auto con gli ammortizzatori rotti. Nemmeno le concessioni fatte alle destre consentono a Dilma di allontanare da lei il fantasma dell'impeachment.
Il discorso della corruzione, che veniva usato solo dai settori più reazionari, fa parte oggi dell'immaginario collettivo di tutta la popolazione, grazie soprattutto al ruolo dei media, che battono su questo tasto giorno e notte.
Agli occhi dell'opinione pubblica, (ndr. alla luce anche delle intercettazioni delle conversazioni telefoniche tra Dilma e Lula che il giudice Sergio Moro ha pubblicamente divulgato nella serata di ieri) la nomina di Lula altro non sarebbe che una manovra politica per metterlo al riparo dall'offensiva della magistratura che, a sua volta, sarà ancora più assetata di sangue e con alla sua testa il nuovo "eroe" del popolo brasiliano, il giudice Sérgio Moro.
Il governo del PT è già morto, lo so, e stanno solo prolungando il suo funerale.
Quello che davvero mi preoccupa, e che costituirà il vero "golpe", sarà ciò che verrà dopo. Il vuoto lasciato dal PT non verrà occupato dalla sinistra, ancora più divisa o addirittura ingessata da anni di "Lulo-Petismo". È in arrivo un governo di destra e questo, secondo me, è certo. Il problema è che i reazionari deliranti che prima non erano più di una mezza dozzina, ridicoli, ora portano milioni di persone nelle piazze, e sembrano volere qualcosa di ancor più di destra del PSDB.
Basta guardare indietro nella storia per vedere che sempre, in tempi di crisi, si invocano con facilità regimi forti. Ma non saranno i militari a fare il lavoro sporco, loro non hanno più bisogno di far uscire dalle caserme i loro carri armati. Ci sono il potere giudiziario e i media per questo.
E con la legge antiterrorismo che presto sarà firmata dalla penna della Signora Dilma Rousseff, vedremo le poche conquiste sociali, comprese quelle che nulla hanno avuto a che fare con il PT, come una sorte di eredità che sarà combattuta da questa destra che è stata messa al potere.
Pregate che mi stia sbagliando. Pregate!