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Agosto 2014

30.08.14

Da Ferguson a Rio: due ragazzi neri uccisi dalla polizia, due reazioni molto diverse
Il genocidio brasiliano

La morte di Michael Brown a Ferguson, Missouri, ha innescato notti di violente proteste, critiche delle tattiche della polizia e sollevazioni razziali. Ma a Rio, la più grande città del Brasile, il quindicenne Lucas Lima è stato solo un altro dato statistico. Un articolo de "The Guardian".

20.08.14

Il genocidio brasiliano
Il genocidio brasiliano

A due giorni dalla II° Marcia (Inter) Nazionale contro il genocidio del popolo nero: il Brasile è uno stato genocida? Tutti i dati e le analisi sui 56.000 assassinati ogni anno, sui "desaparecidos", sulla pratica abituale della tortura e sulla brutalità della polizia sembrano indicare chiaramente di si. Il profilo delle vittime è sempre lo stesso, dal 1822, data di nascita dello stato brasiliano, ad oggi: sono giovani, neri o meticci, poveri ed abitanti delle favelas e delle periferie.

In studio, nella trasmissione Brasilianas.Org, condotta da Luis Nassif, ne hanno discusso Flávio Gomes, giurista e Deborah Maria da Silva, fondatrice e coordinatrice del Movimento Mães de Maio (Madri di Maggio).

15.08.14

-612! Lo sterminio dei giovani neri e poveri delle periferie
Lo sterminio dei giovani neri e poveri delle periferie

Un articolo sul "genocidio brasiliano" di Guilherme Boulos, coordinatore del MTST (Movimento dei Lavoratori Senza Tetto).

12.08.14

L'arrivo delle carceri private in Brasile:
quanti più sono i detenuti, maggiore è il profitto
QUANTI PIÙ SONO I DETENUTI, MAGGIORE È IL PROFITTO

Nel gennaio dello scorso anno (2013) è stato inaugurato il "primo carcere privato del paese", a Ribeirão das Neves, regione metropolitana di Belo Horizonte, nello stato di Minas Gerais.

Nel primo carcere brasiliano completamente privato fin dalla gara d'appalto, lo Stato garantisce il 90% minimo di posti occupati e la selezione dei detenuti per facilitare il successo del progetto.

Prigioni esternalizzate esistono già in almeno altre 22 località, ma la differenza è che questa di Ribeirao das Neves è stata progettata fin dall'inizio e poi data in appalto come "PPP" (partnership pubblico-privato)...

08.08.14

La libertà di manifestazione sul banco degli imputati
La libertà di manifestazione sul banco degli imputati

Un'analisi perfetta di Thiago Mello,  avvocato e coordinatore del DDH (Istituto dei Difensori dei Diritti Uumani) sulla "bassa intensità" della democrazia in Brasile.

06.08.14

La Polizia Militare di San Paolo quest'anno ha già ucciso il 62% in più rispetto al 2013
La Polizia Militare di San Paolo quest'anno ha già ucciso il 62% in più rispetto al 2013

La letalità della polizia militare di San Paolo è cresciuta del 62% nel 2014. È ciò che rileva il confronto sulle morti causate dai poliziotti durante le ore di lavoro e non durante i primi semestri del 2014 e 2013. Nella prima metà del 2014, la polizia militare di San Paolo ha ucciso 424 persone, una media di 5 morti ogni 2 giorni; nello stesso periodo dello scorso anno, la media era di 3 morti ogni 2 giorni. Anche il numero dei poliziotti uccisi è salito, da 33 a 44.

05.08.14

Jonathan, pacificato a 19 anni
Ana Paula Gomes de Oliveira

Rio, favela di Manguinhos. Ana Paula, una madre coraggio che chiede giustizia per suo figlio e per tutte le vittime della violenza della polizia pacificatrice.

04.08.14

In un video amatoriale, "l'esecuzione sommaria" da parte di poliziotti del CORE, di un giovane di 19 anni
video-l'esecuzione di Allyson

Allyson Fernandes Silva de Lima, 19 anni, aveva le mani in alto in segno di resa, ma è stato fatto inginocchiare e poi "giustiziato". L'agghiacciante episodio, avvenuto al Morro do Banco  a Rio de Janeiro, il 23 maggio scorso, era stato registrato come "Auto De Resistência", ma ora il video riapre il caso, sul quale indagherà lo stretto distretto di polizia da cui sono usciti i poliziotti "giustizieri".

01.08.14

C'è qualcosa di nuovo oggi in brasile, anzi... d'antico
L'esercito brasiliano rimodella il CIE (centro di intelligence) per monitorare i movimenti sociali

L'Esercito brasiliano crea un organo per monitorare le manifestazioni. La nuova organizzazione dovrà acquisire informazioni sui movimenti sociali. In Brasile, durante la dittatura militare, il CIE (Centro di Intelligence dell'Esercito) aveva totale autonomia operativa nella caccia agli avversari politici del regime, formando una sorta di governo parallelo. Ora torna ufficialmente ad organizzarsi per monitorare e combattere gli avversari politici del "regime democratico": i movimenti sociali, i movimenti dei senza tetto e dei senza terra, i "black bloc", ecc... ecc...

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