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28.12.15

NOTTE DI NATALE A RIO DE JANEIRO

tra torture e abusi sessuali a minori, spari, estorsioni e rapine da parte di una pattuglia di otto poliziotti militari e della polizia pacificatrice

Nello spazio di un turno di servizio, otto poliziotti militari e delle Unità di Polizia Pacificatrice torturano ed obbligano a fare sesso orale quattro giovani (due dei quali minorenni), sparano a una ragazza ferendola di striscio al volto, e aggrediscono e rapinano, oltre che i quattro ragazzi, un altro uomo dopo un tentativo di estorsione cui lo stesso si era opposto.

 

Coraggiosamente denunciati dalle vittime, i poliziotti sono stati arrestati "amministrativamente". I quattro ragazzi (due dei quali minorenni) erano stati fermati nella zona di Rio Comprido, nord di Rio de Janeiro, perché andavano senza casco su due moto. Sono stati denudati, bruciati ripetutamente con un coltello caldo, picchiati e minacciati di morte. Uno di loro è stato costretto a fare sesso orale con un amico, mentre uno dei poliziotti filmava la scena con il telefono cellulare, tra gli sghignazzi e gli insulti dei colleghi.

I ragazzi, dopo essere stati liberati, hanno coraggiosamente sporto denuncia alla polizia civile, che ha aperto un'inchiesta. Nelle loro deposizioni, hanno raccontato che stavano tornando da una festa di Natale nella favela di Santo Amaro, nella notte di Natale, quando sono stati fermati dalla pattuglia, composta da poliziotti militari e dell'Unità di Polizia Pacificatrice (UPP) delle favelas Coroa, Fallet e Fogueteiro.

Al distretto di polizia civile, due fratelli di 23 e 20 ani, hanno mostrato tagli e bruciature sulle gambe e le braccia, risultato delle torture cui sono stati sottoposti con un coltello riscaldato sulla fiamma di un accendino. I fratelli hanno raccontato di essere stati anche colpiti ripetutamente con pugni al volto. A un altro ragazzo di 17 anni sono stati bruciati i capelli con l'accendino e i testicoli con un coltello caldo ed è stato costretto a fare sesso orale con uno degli amici. Il quarto dei ragazzi ha solo 13 anni. Le vittime hanno anche denunciato di essere stati derubati dai poliziotti militari di tutto il denaro che avevano con loro, dei cellulari, di una catenina d'oro, di un paio di sandali e di un cappellino.

Mentre tutto questo avveniva, i poliziotti hanno anche sparato verso una motocicletta che transitava nei pressi. Una giovane donna che sedeva sul lato posteriore della sella è stata colpita al volto, fortunatamente di striscio e, dopo essere stata medicata all'ospedale, si è recata anche lei al distretto di polizia civile per denunciare l'accaduto.

Poche ore prima un altro motociclista, fermato dalla stessa pattuglia di poliziotti perché senza casco, era stato malmenato e rapinato di un orologio da polso dopo essersi rifiutato di pagare 50 reais per essere liberato. I familiari dei ragazzi che si sono recati al distretto di polizia civile per denunciare i poliziotti militari hanno detto di temere per le loro vite, essendo stati minacciati di morte nel caso li avessero denunciati.

Liberati i poliziotti torturatori

Aggiornamento 29.12.15

 

RIO DE JANEIRO: LIBERATI I POLIZIOTTI TORTURATORI

Sono stati rilasciati nella giornata di ieri, lunedì 28 dicembre, gli otto poliziotti militari denunciati per aver torturato con un coltello rovente, rapinato ed umiliato quattro giovani tra i 13 ed i 23 anni nel quartiere di Santa Teresa, a Rio de Janeiro, nella notte di Natale. Nella sede dell'Unità di Polizia Pacificatrice delle favelas Coroa, Fallet e Fogueteiro, i poliziotti militari sono stati tenuti agli "arresti amministrativi" per le canoniche 72 ore ed ora presteranno funzioni d'ufficio. Il comando della polizia militare non ha comunicato la sede presso la quale gli 8 torneranno in servizio.

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