Vigilia della finale della Coppa del Mondo: a Rio de Janeiro è "stato di polizia". Decine di arresti arbitrari di attivisti, insegnanti, studenti, anche minorenni, ed avvocati
L' OAB (Ordine degli Avvocati Brasiliani) ed Amnesty International hanno definito questi arresti "incostituzionali ed intimidatori".
Gli arrestati sono anche accusati di formazione di banda armata. Altre 9 persone potrebbero essere arrestate nelle prossime ore nell'ambito dell'operazione battezzata "Firewall 2", che sta impegnando 25 funzionari di polizia, 80 agenti ed addirittura un aereo.
13.07.14
Gli arresti alla vigilia della finale della Coppa del Mondo sollevano critiche
12 luglio 2014
di Jefferson Puff e Ricardo Senra, BBC Brasil / traduzione Carlinho Utopia
La polizia di Rio de Janeiro ha arrestato sabato almeno 37 persone per supposta connessione con le manifestazioni convocate in concomitanza con la finale della Coppa del Mondo fra Argentina e Germania in programma questa domenica allo stadio Maracanã. L' OAB (Ordine degli Avvocati Brasiliani) ed Amnesty International hanno definito questi arresti "incostituzionali ed intimidatori". Gli arrestati sono anche accusati di formazione di banda armata.
Altre 9 persone potrebbero essere arrestate nelle prossime ore nell'ambito dell'operazione battezzata "Firewall 2", che sta impegnando 25 funzionari di polizia, 80 agenti ed addirittura un aereo.
Per il presidente della Commissione dei Diritti Umani dell' OAB (Ordine Avvocati Brasiliani) dello Stato di Rio de Janeiro, Marcelo Chalreo, gli aresti sono incostituzionali. "Gli arresti hanno carattere intimidatorio, senza alcun fondamento legale, di evidente natura politica e con modalità di stampo fascista molto marcate. L'obbiettivo è chiaramente quello di allontanare le persone dalle manifestazioni pubbliche".
Insieme ai rappresentanti della Commissione Diritti Umani dell'Assemblea Legislativa dello Stato di Rio de Janeiro (Alerj) e di alcuni collettivi di avvocati, Chalreo ha dichiarato alla BBC Brasil che saranno presentate fin da oggi richieste di "habeas corpus" per i detenuti, e che "nessuno di loro resterà senza assistenza legale".
Complessivamente, il giudice Flávio Itabaiana de Oliveira Nicolau, della 27ª Vara Criminal dello Stato, ha emesso 26 mandati di detenzione temporanea, che consentono fino a cinque giorni di detenzione, di cui 17 sono già stati eseguiti. Altre due persone sono state arrestate "in flagranza di reato" e due minorenni sono stati arrestati attraverso mandati di perquisizione e arresto. Altre 16 persone sono state arrestate senza un mandato, solo perché si trovavano nelle case dei sospetti arrestati, come ha riferito l'ufficio stampa della Polizia Civile.
Porto d'armi scaduto e marijuana
Secondo la polizia uno degli arrestati "in flagrante" sarebbe il padre di uno dei giovani su cui pesa un mandato d'arresto. Entrando nell'abitazione per arrestare il sospetto, la polizia ha trovato una pistola, presumibilmente una calibro 38.
Secondo le prime informazioni, il porto d'armi scaduto in possesso del padre del sospetto ha portato la polizia ad arrestarlo in flagrante, e la pistola in questione sarebbe stata la base dell'accusa di formazione di banda armata, che avrebbe a capo l'attivista Elisa Quadros Pinto Sanzi, di 28 anni. Conosciuta come "Sininho", la giovane che vive a Rio de Janeiro, è stata arrestata a Porto Alegre.
Gli arrestati saranno accusati di formazione di banda armata, secondo l'articolo 288 del codice penale brasiliano. Secondo la polizia, anche se non tutti sono stati trovati con armi in casa, i sospetti avrebbero commesso atti monitorati durante l'inchiesta che hanno permesso agli investigatori di concludere che hanno partecipato ad atti di violenza, anche se non direttamente.
L'altro arresto "in flagrante" sarebbe stato quello di un giovane che è stato trovato in possesso di marijuana in casa di un sospetto e che per questo è stato poi accusato di "possesso di droga".
Chalreo, dell'OAB, dice che bisogna fare attenzione ai termini utilizzati negli atti d'accusa. "Dire armi e droga, quando in realtà si tratta della pistola del padre e di marijuana, significa creare una falsa illusione di pericolo", dice.
Sono state trovate anche ginocchiere, maschere antigas, giornali e bandiere di movimenti sociali, che, nella visione della polizia sarebbero indizi del coinvolgimento dei giovani nelle manifestazioni.
"Abbiamo sequestrato giornali, bandiere e altri materiali cosiddetti inoffensivi perché rafforzano i legami di appartenenza tra le persone che sono state arrestate. Anche chi possiede semplicemente un giornale a casa potrebbe aver partecipato ad azioni violente e tutto sarà chiarito entro cinque giorni" ha detto il capo della polizia civile di Rio, Fernando Veloso.
Sempre secondo il capo della polizia l'operazione di sabato mattina è il risultato di un'inchiesta avviata nel mese di settembre. "Oggi cominciamo a smantellare una banda organizzata. L'indagine è iniziata nel mese di settembre", spiega. "Queste persone vogliono fare la guerra, vogliono provocare il caos e la polizia non può permetterlo", ha aggiunto.
Amnesty International
L'organizzazione per i diritti umani Amnesty International ha richiamato l'attenzione sul fatto che arresti analoghi si erano verificati soprattutto a Rio de Janeiro e San Paolo prima delle manifestazioni. Per la ONG, l'azione è "preoccupante, perché sembra ripetere un modello di intimidazione che era già stato individuato dall'organizzazione prima dell'inizio dei Mondiali".
Questo il comunicato emesso da Amnesty International:
Amnesty International manifesta la sua preoccupazione per gli arresti occorsi questa mattina, 12 luglio, a Rio de janeiro alla vigilia della finale della Coppa del Mondo.
Alla vigilia della finale della Coppa del Mondo, con tutta una serie di eventi e manifestazioni già fissati a Rio de Janeiro, la notizia che oltre 20 attivisti sono stati arrestati oggi (12 luglio) in città e che per altri sarebbero già pronti mandati di detenzione temporanea è preoccupante, in quanto sembra ripercorrere quegli standard di intimidazione che la nostra organizzazione aveva già denunciato prima dell'inizio dei mondiali. La libertà di espressione e manifestazione pacifica sono un diritto umano e devono essere rispettati e garantiti dalle autorità in ogni situazione, Coppa del Mondo compresa. Nessuno deve essere arrestato o detenuto solo per aver partecipato ad una manifestazione ed aver quindi esercitato un proprio diritto.
Amnesty International chiede alle autorità di Rio de Janeiro che:
- garantiscano il diritto di riniune e manifestazione pacifica e smettano di agire in maniera intimidatoria nei confronti dei manifestanti;
- garantiscano che tutti gli arrestati e attualmente detenuti abbiano pieno accesso all'assistenza legale e giuridica e che gli avvocati siano autorizzati ad esercitare le loro funzioni professionali senza alcuna intimidazione, ostacolo o interferenza indebita.
Il documento dei movimenti sociali che si sono riuniti in Assemblea Plenaria ieri sera (sabato 12) a Rio de Janeiro
LA FALSA DEMOCRAZIA SI RIVELA
manifesto dei movimenti sociali sulle illegalità del governo brasiliano
Con le giornate di giugno del 2013 si è tornati a vedere, finalmente, il desiderio di libera manifestazione da parte della società, che da allora, però è stato duramente represso dai vari organi di governo. E' importante lasciare ben chiara la responsabilità della presidente Dilma (PT), del ministro della Giustizia Cardozo (PT), dei governatori Cabral/Pezão (PMDB), del Segretario per la Sicurezza, Beltrame e del sindaco Eduardo Paes (PMDB) nella repressione e criminalizzazione dei movimenti sociali che non si limitano solo allo stato di Rio de Janeiro, e tanto meno a questi partiti. Vale la pena ricordare che PSDB, PSB, PCdoB hanno responsabilità diretta o indiretta di governo.
Si deve rilevare che queste azioni hanno il massiccio sostegno dei grandi media, in particolare delle organizzazioni della Rede Globo. Alla vigilia della finale della Coppa del Mondo della FIFA, un'articolazione tra governo federale e quelli statali ha portato all'arresto di 18 persone, tra cui avvocati, insegnanti, studenti e minorenni.
Oggi, 12 luglio, 26 persone hanno ricevuto l'ordine di arresto determinato dal giudice Flávio Itabaiana de Oliveira Nicolau. Tuttavia, secondo la Commissione dei Diritti Umani dell'OAB (Ordine degli Avvocati), nessuna prova tra quelle impugnate caratterizza il reato di formazione di banda armata. Oltre a questo, quel giudice non ha competenza nel disporre l'arresto di minorenni. E questo tipo di pratiche non sono certamente nate oggi ...
La repressione delle forze di pubblica sicurezza militarizzate hanno violentato insegnanti, vigili del fuoco, netturbini e qualsiasi cittadino abbia sfidato l'ordine costituito. In questo senso, viviamo la sospensione dei diritti politici, quali: sciopero, manifestazione e di organizzazione. In un anno di manifestazioni, abbiamo assistito solo all'aumento nel numero dei contingenti di polizia e delle violenze in ogni manifestazione di piazza. Capiamo che la tendenza sta tendendo al peggio.
Per garantire la democrazia e fermare l'avanzare dello stato di eccezione, facciamo appello a tutti i lavoratori, ai giovani ed alle popolazioni oppresse perché dimostrino il loro sdegno per gli eventi accaduti e riaffermino il loro diritto alla libera manifestazione.
LIBERTA PER I PRIGIONIERI POLITICI. DITTATURA MAI PIÙ!
Firmatari:
Oltre 300 attivisti presenti all'Assemble Plenária
Coletivo Mariachi
Sindsprev RJ
Comissão de Direitos Humanos da OAB]
Frente Independente Popular –FIP
Mídia Independente Coletiva- MIC
Sindicato Técnico de Radiologia
Mandato Janira Rocha (PSol)
Rede Estudantil Classista e Combativa – RECC
CEBRASPO
Universidade Suellen Nômade
FIST
Grupo Tortura Nunca Mais
Associação de Moradores e Amigos de Santa Tereza
Associação Mulheres de Ação e Reação Vidigal
Coletivo Marxista
MIDI
Comitê Popular da Copa - Fortaleza
Comitê Popular da Copa – Rio
Associação de Docentes da UFRJ
Movimento Unido dos Camelos – MUCA
Centro de Estudos Ruy Mauro Marinho
Centro Acadêmico de Filosofia Gerd Bornheim - CAFIL-GB – UERJ
SEPE Rio
SEPE Caxias
Núcleo Sindical INCA
Articulação Nacional dos Comitês Populares da Copa
Conjunto de Favelas da Maré
Comissão de Pais e Alunos da Escola Pública
Sindicato dos Jornalistas do Rio de Janeiro
Unidade Vermelha
Jornal Opinião de brasileiro
Vidibolg Vidigal
Fora do Eixo
Mídia Ninja
Associação de Trabalhadores em Educação – ASUNIRIO
Transformiga
Coletivo Projetação
Coletico Ecossocialista Libertário (Ecossol)
Associação de Moradores do Vilarde
Forum de Saúde do Rio de Janeiro
Coletivo Central de Vídeo Ativismo
Coletivo Carranca
Uma outra opinião