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15.02.15

Brasile: i fantasmi del pasato

Un eccellente documentario realizzato nel 2014 da Frédérique Zingaro e Mathilde Bonnassieux per la rete televisiva franco-tedesca Arte.

 

La dittatura militare in Brasile è durata 21 anni, dal 1964 al 1985. Il 10 dicembre 2014, Giornata Internazionale dei Diritti Umani, 50 anni dopo il colpo di stato, la Commissione Nazionale sulla Verità, incaricata dalla presidente Dilma Rousseff nel maggio 2012 di far luce sui crimini commessi in quegli anni sanguinari, ha presentato le sue conclusioni.

 

Il Brasile ha fatto un lavoro innegabile sulla memoria, che si è dimostrato però parziale e deludente per le vittime della dittatura e, soprattutto, continuerà a rimanere l'unico paese dell'America Latina che non giudicherà i suoi aguzzini, graziati con un'amnistia nel 1979.

L'impunità garantita ai militari di ieri è la stessa quasi sempre accordata a quelli di oggi. Le torture, i desaparecidos e gli assassini del regime di ieri, si perpetuano oggi nelle azioni della polizia militare.

 

"La dittatura non è mai finita", sostiene Débora Maria Da Silva, leader delle Mães de Maio (Madri di Maggio), in un intervista nel corso del documentario. La presidente Dilma Rousseff, ella stessa vittima della dittatura, ha rivendicato il suo passato di militante rivoluzionaria, durante la campagna elettorale, ed è stata rieletta alla Presidenza, ma ha prontamente chiuso il vaso di Pandora, per non ridare vita a vecchi fantasmi, ancora pericolosi.

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