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Vergognosi bugiardi | Silvestro Montanaro

17.12.13

Vergognosi e bugiardi
di Silvestro Montanaro

La Rai ha risposto, in sordina, alle interrogazioni parlamentari sulla chiusura di C’era una volta.

Avrei preferito il silenzio o la “coraggiosa “ affermazione di non volerlo più il mio programma. Mai avrei pensato che si potesse arrivare, invece, a tanto cinismo e a tanta falsità.

 

“ Cera una volta, realizzato da Silvestro Montanaro e basato su suoi reportage esteri, negli ultimi anni è andato in onda in sole due occasioni nel 2012 e due occasioni nei primi giorni del 2013, quindi non godeva di programmazione continua, a causa dei tempi e delle disponibilità dello stesso Montanaro. ”

 

Così racconta la scarna nota Rai. Da cui si apprende che il programma non aveva una sua definizione e continuità a causa di miei tempi e mancanza di disponibilità. La prova? Quattro documentari soltanto negli ultimi anni. Insomma, sarei un lavativo ed uno scansafatiche e a causa di queste mie caratteristiche avrei causato la morte del programma. Vergognatevi!

 

I quattro documentari di cui parlate fanno parte dell’ultimo anno di produzione di C’era una volta. L’anno precedente ce ne erano stati altri quattro e nel 2010 cinque. Tutti a mia firma, tutti da me realizzati. Sfido chiunque a realizzare quattro documentari internazionali, di quello spessore, ogni anno. Perderei la sfida solo con me stesso. Si, perché le risorse da voi messe a disposizione, le messe in onda da voi decise, erano quelle nonostante avessi più volte protestato per la loro riduzione e mi fossi detto sempre pronto a realizzarne, da solo, alcuni in più.

 

Da solo, perché voi in questi anni avete desertificato la fabbrica di C’era una volta, privandola via via di uomini e mezzi e impedendo ogni politica di rimpiazzo. Con quali fondi avremmo mai potuto chiamare altri giornalisti a collaborare, come in passato, alla realizzazione dei nostri racconti?

 

Lavativo e scansafatiche, lasciate intendere, senza aver neanche il coraggio di dirlo fino in fondo… Strano. Quando ho lasciato l’azienda avevo un monte ferie non godute da passare un anno e più in vacanza. Strano, perché come ben sapete le mie ferie ammontavano a ben altri numeri, ma essendo oramai solo a poter produrre, mi è toccato più volte far finta di andare in ferie, su vostra richiesta, mentre invece ero al lavoro. Siete sempre voi ad avermi umiliato con qualche spicciolo per i miei alti livelli di produttività. Avete forse perso la memoria? Ancor più strano che io sia uno scansafatiche, poi, visto che quasi mai ho goduto dei recuperi previsti per i tanti sabato e domenica lavorati. Sono davvero uno strano lavativo.

 

Ancora una volta, poi, affermate che io abbia deciso di lasciar la Rai scegliendo il prepensionamento. Falso, totalmente falso.
Mi avete costretto a scegliere tra le cure di cui un mio familiare ha stretto bisogno all’estero ed il rimanere in azienda. Avete rifiutato che io potessi continuare a produrre da quel paese ed a costi minori, avete umiliato ogni logica di buongoverno aziendale dicendo no a chi si offriva di collaborare, in aggiunta e a titolo gratuito, alla vostra sede in quel posto.

 

Dite che ora sarebbe impossibile ogni rapporto quando ben sapete che nulla vi vieta poter acquistare miei prodotti attraverso società esterne, ai prezzi che voi decidereste e come fate con altri nelle mie stesse condizioni.

La verità è una sola. Avete lentamente strangolato questo programma. Ed ora ne infangate il suo autore.

 

Dovrete rispondere di queste falsità e di queste ingiurie. Lo dovrete fare dinanzi ai telespettatori e soprattutto di fronte alle decine di migliaia di persone che hanno firmato la petizione perché C'era una volta torni in onda. Quelle che avete ignorato ed offeso finora. Verrà presto il tempo della vostra dipartita dalla Rai. E, come ben sapete, non se ne accorgerà nessuno, perché niente ci sarà da ricordare di voi se non l’ulteriore scempio di umanità e professionalità arrecato alla Rai.

 

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