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L'Unità
23.11.2013

Ed uccisero la felicità...
di Marco Rovelli

 

Spesso,parlando con persone sub sahariane, mi é accaduto di sentir risuonare il nome di Thomas Sankara.

 

Un nome venerato ovunque, nella cosiddetta «Africa nera», come di un altro Che Guevara, quello del rivoluzionario burkinabé panafricanista che osó lottare per il diritto alla felicità del suo popolo, e per questo venne assassinato quando aveva trentotto anni da Blaise Compaoré.

 

Se andate sul sito del programma di Rai tre «C’era una volta» (ceraunavolta.rai.it), trovate ancora in homepage la puntata del gennaio di quest’anno dedicata appunto alla vicenda di Sankara, intitolata «...ed uccisero la felicità».

 

Il giorno dopo quella messa in onda, in rete si trovavano molti messaggi come questo di un ragazzo burkinabé: «Un documentario molto bello, ho pianto per lui, è stato tradito ma Dio veglia su di lui, per un’ora intera ho pensato che Sankara fosse ancora vivo. Grande Sank, Grazie Rai3». «Una delle cose più belle della tv italiana degli ultimi dieci anni», aveva scritto Cecilia Strada.

 

Da anni «C’era una volta» scruta i luoghi più nascosti del nostro paese e del mondo a cui nessun altro dà voce. È lí che nel corso degli anni si sono potute ascoltare le voci dei lavoratori clandestini che popolano Castelvolturno, o che vanno a raccogliere le arance a Rosarno, o le prostitute vittime della tratta, ma anche di uomini e donne brasiliani, del sud est asiatico: insomma le voci nascoste nelle pieghe del mondo.

 

Tutto questo grazie a Silvestro Montanaro, l’autore di questa trasmissione. Adesso pare proprio che «C'era una volta» debba chiudere.

 

E quelle voci diverranno impossibili da ascoltare. Nonostante una petizione firmata da trentamila persone, i vertici di Raitre sembrano inflessibili, e non giungere ad alcuna mediazione con Montanaro, che pure aveva dato anche la piú grande disponibilità economica in termini di produzione.

 

Al suo posto ci saranno programmi con voci piú «gradevoli» e «spendibili», e pure più e pure più costose. Servizio pubblico?

 

 

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