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22.07.16

"Adeus" al Resto Del Carlinho... giammai all'Utopia!

Pubblicato sulla pagina Facebook de il Resto del Carlinho Utopia

 

"Quando tutto è grido, non c’è più grido. Quando tutto è urgenza, niente è urgenza. Alla fine del giorno che non finisce resta l’illusione di aver lottato tutte le lotte, di esser intervenuti in tutti i processi, di aver protestato contro tutte le ingiustizie. Gli spasmi scaricano, esauriscono, consumano. Ma non muovono. Placano, ma non muovono. Intorpidiscono, ma muovono, forse?"

 

Amici e amiche di questa pagina, dopo circa tre anni mi sento "ESAUSTO-E-DI CORSA-E-DOPATO" anch'io... mi interrogo sul valore e sui risultati delle mie "grida" e "urgenze"... l'apertura dei Giochi Olimpici è imminente e la macchina mediatica è pronta ad accendere i riflettori sulla realtà che ho cercato di raccontarvi nel corso di questi anni.

Quando quei riflettori si accendono riescono sempre paradossalmente ad oscurare ancor di più le realtà che hanno volutamente tenuto in ombra prima di allora. Confesso di non riuscire a mantenere la lucidità necessaria di fronte a questo oceano di (dis)informazione che, soprattutto qui in Italia, comincia a circondare le vicende brasiliane. Mi prende la nausea... quella vera, non figurata! Ne starete già sentendo e ne sentirete di tutti i colori... gli avvoltoi non fanno altro che il loro sporco mestiere di sempre e potranno contare sui "clic" dei social network, diventati, scrive Eliane Brum, "come i remi delle antiche galere: Remate! Remate! Remate! Cliccate! Cliccate! Cliccate!", schiavi delle loro manipolazioni.

 

Nessuno qui da noi, nemmeno sui media più "indipendenti", avrà il coraggio di chiamare col vero nome quanto sta accadendo ai giovani neri delle periferie e delle favelas, così come alle popolazioni indigene e quilombolas e questo nome, lo scrivo volutamente in grassetto, perché lo sto gridando forse per l'ultima volta, è GENOCIDIO.


Non ce la faccio più. Scusate, ho i miei limiti (anche in termini di salute mentale e fisica) e sono esausto! Esausto.

"Bisogna ascoltare il malessere e non farlo tacere". Ho bisogno di fermarmi. Per sempre? Non lo so... a volte, come si dice, ritornano... 

 

carlinho

21.07.16

Black Lives Matter a Rio de Janeiro

Black Lives Matter a Rio de Janeiro

Stati Uniti, Rio de Janeiro, San Paolo... rappresentanti dei movimenti neri brasiliani, delle favelas e delle periferie e madri e familiari delle vittime della violenza della polizia hanno incontrato oggi, 20 luglio, a Rio de Janeiro, i rappresentanti del movimento Black Lives Matter. Un incontro che si svilupperà per tre giorni, ricchi di iniziative, dibattiti e manifestazioni. Un momento storicamente importantissimo. La lotta contro il razzismo, contro la violenza della polizia, contro il genocidio del popolo nero è globale; questo incontro riafferma e rafforza la resistenza, costruisce organizzazione e crea solidarietà. John Selders, un pastore attivista di Hartford, Connecticut, ha detto che i punti in comune tra la situazione dei neri in Brasile e negli Stati Uniti creano un legame che trascende barriere linguistiche e culturali. "Voi non siete soli qui in Brasile. Noi siamo voi. Voi siete noi. Noi siamo un solo popolo."

 

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18.07.16

 Esausti-e-di corsa-e-dopati

Esausti-e-di corsa-e-dopati  di Eliane Brum

Nella società della prestazione siamo riusciti nella grande impresa di ospitare il padrone e lo schiavo nello stesso corpo...

Ci crediamo tanto liberi in quanto proprietari di tablets e cellulari, in internet andiamo in qualunque posto, lottiamo anche per le cause di paesi dell’altro lato del pianeta, partecipiamo a proteste globali e quasi non ci rendiamo conto di creare una post-sottomissione. O un tipo più pericoloso e insidioso di sottomissione. Ci siamo sforzati liberamente e con grande tenacia per raggiungere la meta di lavorare ventiquattro ore al giorno, sette giorni su sette. Nessun capitalista aveva sognato tanto... Siamo esausti-e-di corsa. Esausti-e-di corsa. Esausti-e-di corsa. E la cattiva notizia è che continueremo esausti-e-di corsa perché esausti-e-di corsa è diventata la condizione umana di quest’epoca. E ci siamo già resi conto che questa condizione umana un corpo umano non la regge...

 

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17.07.16

Pacificare per chi?

Pacificare per chi?

Noi, Tupinambá, ci rivolgiamo al Governo brasiliano e chiediamo: che ci restituiscano le nostre terre o che ci mandino ad uccidere e mettano i bianchi al nostro posto. Ma che prendano una decisione adesso. Né gli adulti, né i bambini, possono vivere in questo inferno. Stiamo nella nostra terra, lavoriamo e, quando meno ce lo aspettiamo, la polizia arriva per mandarci via. Negli ultimi anni, la polizia ha tentato di ucciderci decine di volte. Rendetevi conto della gravità di ciò che diciamo: noi non ci stiamo riferendo ad azioni di fazendeiros o imprenditori; è il governo brasiliano, attraverso la sua polizia, che tenta di metter fine alla nostra comunità a qualunque costo. Come possiamo affrontare una lotta come questa? Che possibilità abbiamo di vincerla?

 

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16.07.16

Pagliacci e/o assassini

Pagliacci e/o assassini

Nelle due foto, un poliziotto in divisa e con il volto coperto da una maschera da pagliaccio punta una pistola ed un'accetta contro un giovane nero che, a mani giunte, sembra implorare di non ucciderlo. Sullo sfondo, si vede un'auto della polizia. Le due foto sono cominciate a circolare e ad essere condivise in gruppi privati di poliziotti militari su Whatsapp. Poi sono diventate virali in vari gruppi, specialmente nella zona nord di San Paolo. Le foto sono state condivise con questo testo: "Ha un tatuaggio da pagliaccio, ma quando si vede un poliziotto davanti ha paura", il che lascia supporre che il giovane nero minacciato (e ci auguriamo nulla di più...) avesse tatuato sul corpo un pagliaccio. Cosa significa questa frase e la maschera da pagliaccio che il poliziotto indossa?...

 

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09.07.16

Rapporto Human Rights Watch

Human Rights Watch - Rapporto sulla violenza della polizia a Rio de Janeiro

Negli ultimi dieci anni, la polizia di Rio de Janeiro ha ucciso 8.000 persone, almeno 645 nel solo 2015 e il 77% delle vittime sono nere. In moltissimi casi, questi omicidi sono vere e proprie esecuzioni sommarie...

 

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08.07.16

In memoria di Biel e Italo: i bambini che la polizia brasiliana uccide

In memoria di Biel e Italo: i bambini che la polizia brasiliana uccide

Valdik Gabriel, "Biel", 11 anni e Italo, 10 anni. Uccisi entrambi a pochi giorni di distanza.Le famiglie reagiscono a quella che chiamano "diffamazione postuma"...

 

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07.07.16

Mi chiamo Ana Paula e la polizia di Rio de Janeiro ha ucciso mio figlio

Mi chiamo Ana Paula e la polizia di Rio de Janeiro ha ucciso mio figlio di Ana Paula Oliveira

Il mio nome è Ana Paula Oliveira, sono pedagogista e ho 39 anni e vivo nella favela Manguinhos, a Rio de Janeiro.  Mio figlio Johnatha aveva 19 anni quando è stato ucciso dalla polizia con uno sparo alla schiena nel 2014, l'anno della Coppa del Mondo in Brasile. Sto scrivendo questo testo qui da Ginevra, in Svizzera...

 

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06.07.16

Il golpe e i golpeados (Il colpo di stato e i colpiti)

Il golpe e i golpeados (Il colpo di stato e i colpiti) 

di Eliane Brum

La barbarie in un paese in cui le parole non dicono più niente.

“Genocidio” è una parola che in Brasile ormai non dice più nulla. Se c’è un genocidio nero, se c’è un genocidio indigeno, e conosciamo le parole, e le pronunciamo, e non succede niente, si è creato qualcosa di nuovo nel Brasile attuale.... parole che non dicono nulla. Questo è il golpe...

 

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01.07.16

Valdik Gabriel, 11 anni

Valdik, 11 anni

Valdik Gabriel, 11 anni, è stato ucciso con uno sparo alla nuca da un agente della Guardia Civile Metropolitana di San Paolo durante un inseguimento. Come Italo, 10 anni, ucciso pochi giorni prima...

 

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01.07.16

Jhonata, 16 anni

Jhonata, 16 anni

Un altro giovane nero di una favela di Rio ucciso dalla polizia militare nella favela do Borel. Un sacchetto di pop corn "confuso" con un sacchetto di droga...

 

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28.06.16

Video reportage di Johnny Harris (Vox.com)

Olimpiadi 2016: quello che Rio non vuole che il mondo veda

Un ottimo video reportage di Johnny Harris (Vox.com)

 

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26.06.16

[video] Rio 2016. Conto alla Rovescia. Ep.1 - Rimozioni

Rio 2016. Conto alla Rovescia. ep.1 - Rimozioni

Doc. di Luis Carlos de Alencar, prodotto da Justiça Global e Couro de Rato.

 

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24.06.16

Loro continuano a sparare! di Bruno Rico

Loro continuano a sparare!

Liberi i poliziotti autori del massacro di Costa Barros a Rio: spararono senza motivo 111 colpi di fucile contro cinque giovani tra i 16 e 20 anni

 

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23.06.16

Rio de Janeiro odora di morte

Rio de Janeiro odora di morte

La campana ha suonato ancora una volta al Cimitero di Caju. Aliston, 17 anni, un'altra giovane vittima della polizia a Rio de Janeiro

 

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21.06.16

Vogliono farci morire di freddo

Vogliono farci morire di freddo

Secondo il sindaco di San Paolo, Fernando Haddad (PT - Partito dei Lavoratori) occorre «evitare la "favelizzazione" e la privatizzazione del centro urbano» e così nelle strade di San Paolo la sua Guardia Civile Metropolitana con incursioni spesso violente, sequestra coperte, cartoni e tutti gli oggetti personali ai senzatetto. Almeno sei clochard sono morti di freddo nell'ultima settimana, che ha registrato le temperature più basse degli ultimi 22 anni...

 

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15.06.16

"Escrache" dei neri a una manifestazione di bianchi a favore della morte di un bambino

"Escrache" dei militanti neri e delle periferie a una manifestazione di bianchi a favore della morte di un bambino

La San Paolo bianca e ricca del quartiere Morumbi manifesta in favore dei poliziotti che hanno ucciso italo, un bambino di 10 anni. I poliziotti si mettono sugli attenti per rendere omaggio ai manifestanti. La contro-protesta dei militanti dei movimenti neri delle periferie...

 

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17.06.16

Massacro di Caarapó

Massacro di Caarapó

Guarani e Kaiowá della terra indígena Dourados-Amambai Peguá, nel municipio di Caarapó, nello stato del Mato Grosso do Sul, sono stati attaccati martedì 14 giugno da un gruppo di fazendeiros con i loro "pistoleiros" (sicari). Un indigeno Clodiode Aquileu Rodrigues de Souza, 26 anni, agente sanitario, è stato assassinato ed altri sei, tra cui un bambino di 12 anni colpito all'addome, sono rimasti feriti e ricoverati nell'ospedale più vicino...

 

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13.06.16

Che il Dio bianco ci perdoni

Che il Dio bianco ci perdoni

Siamo nel 2016, 128 anni dopo la Legge Aurea. Pochi mesi fa cinque ragazzi sono stati brutalmente uccisi... questa settimana un bambino di 10 anni, è stato assassinato. Ogni giorno loro vengono giustiziati. Ogni giorno. Che cosa hanno in comune? La negritudine...
Un bellissimo testo di Luara Colpa

 

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Alcuni degli ultimi post pubblicati sulla pagina Facebook

10.06.16

Temer inaugura la repubblica evangelica

Temer inaugura la repubblica evangelica
(di Luiz Ruffato)

Il fondamentalismo evangelico ha dalla sua parte il presidente ad interim Michel Temer...

 

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09.06.16

Tra la manipolazione della Bibbia e il possesso della vagina

Tra la manipolazione della Bibbia e il possesso della vagina
(di Eliane Brum)

La sollevazione delle donne contro la cultura dello stupro nel paese governato dal presidente ad interim Michel Temer...

 

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08.06.16

Ogni 23 minuti un giovane nero viene ucciso in Brasile

Ogni 23 minuti un giovane nero viene ucciso in Brasile

 

Quando avrai terminato di leggere questo testo e avrai preso un caffè, un giovane nero sarà stato ucciso in Brasile. Ogni anno, 23.100 giovani neri tra i 15 e i 29 anni vengono uccisi. Sono 63 al giorno. Uno ogni 23 minuti...

 

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05.06.16

È triste per la morte di Muhammad Ali, ma è razzista in Brasile di Leonardo Sakamoto

È triste per la morte di Muhammad Ali, ma è razzista in Brasile

La morte di Ali ha coperto le nostre bacheche di commenti di persone che lodano lo sportivo e dimenticano l'attivista, come se le foglie di un albero esistessero senza il suo tronco ed i rami...

 

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07.06.16

Italo, 10 anni

Italo, il bambino di 10 anni colpito a morte da un poliziotto militare con uno sparo alla testa, voleva diventare un cantante

Due bambini, uno di 10 e l'altro di 11 anni, hanno rubato una macchina nel ricco quartiere Morumbi (San Paolo) e durante la fuga uno dei due, Italo (10 anni), è stato ucciso dalla polizia con uno sparo alla testa...

 

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01.06.16

Io provo odio.

Io provo odio.

Questi trenta e più aguzzini che hanno voluto mostrare al mondo di aver lacerato una vagina non sono pazzi. Sono uomini educati in una società maschilista...

 

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01.06.16

Su stupro, razzismo, omofobia, ecc... di Luiz Ruffato

Su stupro, razzismo, omofobia, ecc... di Luiz Ruffato

Il problema principale del Brasile è il fallimento totale del sistema di educazione... cosa c'entra questo con il titolo? C'entra, eccome...

 

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